APPELLO
URGENTE +++ L'acqua non si vende, sindaci vercellesi prendano posizione +++
Roma 17 mar. "Dopo il referendum
sull'acqua pubblica che ha decretato con 27 milioni di sì un risultato
inequivocabile, finalmente arriva in porto la Legge popolare per la
Ripubblicizzazione dell'Acqua. Un nome che già da solo rende l'idea dei
contenuti di questa legge.
Ma il deputato del Pd Enrico
Borghi ha presentato in
questi giorni un emendamento che cancella il fulcro vitale della legge,
l'articolo 6 che prevede che l'acqua e la sua gestione siano pubbliche e che
pubbliche siano anche le infrastrutture dei servizi idrici. Insomma il Pd
strappa il cuore a una legge che a parole promuove.
Come M5S combatteremo con ogni mezzo. Se non otterremo
risultati la prima firmataria della legge, Federica
Daga, ritirerà la sua firma
e insieme a lei tutti i 5Stelle. Preferiamo uscire dal Palazzo e scendere in
piazza con i cittadini e i comitati per l'acqua, dove spiegheremo anche ai
giornalisti quello che sta succedendo".
Lo dichiara Mirko Busto, deputato della Commissione
Ambiente.
Busto precisa: "Assieme ai cittadini ideatori di
questa legge d'iniziativa popolare, tra cui lo stesso comitato per l'acqua
pubblica di Vercelli,non possiamo avallare con le nostre firme un simile
scempio. Il vercellese è anche conosciuto per la sua tenace resistenza
ambientalista e sono numerosi associazioni e cittadini che si stanno battendo
per la trasparenza sui dati e per una qualità ottimale dell'acqua che sgorga
dai nostri rubinetti".
"Invito enti, associazioni e tutti cittadini a
prendere una posizione in merito a una legge attesa da un decennio e scaturita
dall'impegno incessante del Forum Italiano dei Movimenti per l'Acqua Pubblica.
Chiedo una presa di posizione in particolare ai primi cittadini, al di là del
colore politico e della popolosità del proprio Comune. L'acqua è vita per il
territorio e per i suoi abitanti. Il 29 Marzo la Legge arriverà in aula alla
Camera: cosa ne pensano i sindaci vercellesi, in particolare il primo cittadino
di Vercelli che ha avvallato la cessione della maggioranza societaria di Atena
al colosso Iren? Questa società multiservizi, che a Torino controlla
l'inceneritore, potrebbe avere interessi a espandersi anche nel settore rifiuti
del vercellese, a maggior ragione se si sentirà protetta da una legge che cede
al privato il controllo di un bene primario come l'acqua per uso civile. Come
M5S, non possiamo consentire che la volontà popolare venga tradita, faremo
sentire la pressione per la nostra acqua pubblica e contro quelle potentissime
società per azioni che ci stanno assetando usando le bollette come
bancomat!" conclude il parlamentare.
Nessun commento:
Posta un commento