martedì 23 luglio 2013

IL FILM DEL GIORNO: FACCIAMOLA FINITA

Il canadese Jay Baruchel si reca a Los Angeles, città che non ama, per trascorrere un weekend in compagnia dell'amico di vecchia data Seth Rogen. Verso sera, Seth lo trascina ad una festa piena di celebrità a casa di James Franco, ma ecco che accade l'impensabile e si scatena l'Apocalisse. Le colline di L.A. vanno a fuoco, la popolazione viene risucchiata in massa nelle viscere della terra e i pochi sopravvissuti, barricati nella villa di Franco, devono cercare di capire come dividersi le riserve di cibo e riscattarsi da vizi e crimini di una vita, per poter aspirare alla salvezza eterna. 
La capacità e la versatilità di una generazione come quella che qui si mette in scena facendo sfoggio di autoironia e vanità insieme, è cosa rara e ammirabile. Attori, sceneggiatori e (soprattutto) produttori dei progetti degli amici ma non solo, personaggi come Seth Rogen e Evan Goldberg, - che con Facciamola finita intraprendono una nuova carriera ancora, quella di registi - non mancano certo di consapevolezza del proprio valore e del proprio potere. Lo dimostra la scelta niente meno che della fine del mondo come cornice di questo divertissement, summa e punto di arrivo di una serie di esperienze seminate per strada. 
Rogen e Golberg sviluppano, infatti, sollecitati dal successo in rete, un cortometraggio di Jason Stone del 2007 (Jay and Seth Versus the Apocalypse), chiamano quindi a raccolta i compagni di set di Suxbad - 3 Menti sopra il pelo e Strafumati e si divertono a proporre delle versioni eccessive e parodistiche di loro stessi, dove la chiave estetica dell'horror gioca a corrispondere in parte con l'abiezione morale di cui si accusano per il bene ultimo della commedia le stars hollywoodiane coinvolte, e in parte con lo spirito nerd che contraddistingue il clan di Apatow e il suo pubblico. 
L'idea non oltepassa lo status di trovata, ma è innegabile l'efficacia del lavoro di scrittura, contenuto per scelta ed esercizio di stile in un solo ambiente o quasi, ed è impossibile non ridere in più di un'occasione. Che sia la deriva di Michael Cera o l'esorcismo di Jonah Hill, la presa in giro della passione di James Franco per l'arte o il suo ripostiglio di memorabilia: non si può non farsi contagiare dallo spirito dell'operazione, almeno a tratti (più scontati sono, invece, la fine di Rihanna e Paul Rudd e il ruolo di Emma Watson). 
Non cercate, però, la commedia veramente dissacrante, né lo spunto intelligente: l'ordine resta, da cima a fondo, quello di non prendersi mai sul serio.

RECENSIONE DA WWW.MYMOVIES.IT
IL PARERE DEL BLOGGER: Attori che si prendono in giro e prendono in giro i loro precedenti films di successo,  ecco cosa succede in questa commedia demenziale filosofica dal titolo Facciamola Finita.  Chiusi nella casa di James Franco, gli attori piu' demenziali del cinema americano odierno devono fronteggiare l'apocalisse,  il demonio e Dio che non li vuole proprio salvare facendoli ascendere al cielo come la Bibbia comanda per i buoni alla fine dei giorni.  Situazioni inverosimili al limite e oltre al cattivo gusto, ma nel film c'è una vena anche filosofica religiosa di fondo,  DA VEDERE per chi ama il demenziale spinto.

Mauro Novo
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