martedì 30 ottobre 2012

DA VERCELLI OGGI: AGGIORNAMENTO PROCESSO TERRE D'ACQUA

Ieri mattina  si è svoltaun’altra  udienza del processo di Terre d’Acqua nelle austere aule del Tribunale di Vercelli con l’ ascolto dei teste portati dalla Difesa.  Sono stati ascoltati dal collegio presieduto da Maria Teresa Guaschino (a latere Marco Dovesi e Andrea Massaro) le deposizioni dei testi citati dalla difesa, in particolare sono stati interrogati dall’ Avv. Giuseppe Greppi, difensore dell’ ex assessore in comune di Trino Alessandro Giolito. I teste sono stati interrogati anche dal difensore dell’ Ing. Nicola Sirchia, Avv. Alessandro Bazzi controinterrogati dalla Pubblica Accusa rappresentata dal p.m. Pier Luigi Pianta.

 Presente in aula l’ On. Roberto Rosso. Il primo ad esser ascoltato è stato Giovanni Rosso, vice sindaco di Trino all’ epoca dei fatti, che si ricorda essere il periodo compreso tra gli anni 2006 e 2007 periodo del passaggio del regime di Terre d’ Acqua da Società Consortile ad In House. Le domande della difesa hanno riguardato quasi sempre la sede che la società aveva a Trino, in particolare riguardo l’ ampiezza dei locali e i loro arredi. E’ emerso dalle testimonianze, non sempre completamente concordi, che la sede era piccola e con pochi arredi, composti da qualche mobile e forse un computer. Inoltre la società non disponeva di autovetture o simili.

 Dopo la prima deposizione è stata la volta di Maria Franca Giorcelli, all’ epoca segretario comunale di Trino. La difesa chiede. “I rapporti con Terre d’ acqua da chi erano tenuti?” La risposta al quesito: “Quasi sempre da Alessandro Giolito, raramente da altri membri del c.d.a.” E ancora: “La sede di Terre d’ acqua era fornita dal comune di Trino?” La sede- ha ricordato il segretario-  che consisteva in un monolocale sicuramente non adatto per fare riunioni è stata fornita dopo il cambiamento del regime societario” La breve testimonianza di Cinzia Cavano, allora dipendente della Cassa di Risparmio di Alessandria dove la società aveva il proprio conto corrente ha ribadito che Alessandro Giolito si occupava dei rapporti con la banca. E’ stata accolta in seguito la testimonianza di Fabio Margara, il dottore commercialista titolare dello studio incaricato di tenere e controllare la contabilità di Terre d’ Acqua. “Il mio studio ha tenuto  i contatti con Alessandro Giolito prima, poi con l’ Ing. Nicola Sirchia ed infine con Tino Candeli.” La collaboratrice nello studio del commercialista Maria Torchia ha ribadito le fattezze della sede e parlato del lavoro svolto. Il giudice Guaschino le ha rivolto la domanda: “Dai verbali delle perquisizioni allo studio commercialistico è emerso che sono stati trovati verbali redatti ma non trascritti. Come mai?” Il teste ha ribattuto: “Sono state delle semplici dimenticanze.” E poi: “Ha ricevuto finanziamenti per alcune feste organizzate negli anni 2006/2007 Terre d’ Acqua?”Non ricordo. Il 2006 è stato un anno chiuso con forti perdite dalla società, il 2007 invece è stato chiuso positivamente”. E’ stata inoltre sentita sempre per lo studio commercialistico Lucia Tortora. Gianna Mattei, dirigente del settore finanziario della Provincia di Vercelli ha ricordato come prevalentemente fossero Giolito e Sirchia i referenti per la società e per le rendicontazioni che andavano presentate dopo aver svolto le attività per cui i finanziamenti sono stati ricevuti. Infine sono stati ascoltati Daniele Pane eAlessandro Barberis entrambi organizzatori di alcuni eventi progettati e poi realizzati da Terre d’ Acqua. L’udienza quindi, senza particolari colpi di scena o risvolti si è chiusa in attesa della prossima dell’ 8 novembre.

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