mercoledì 27 giugno 2012

RICEVO E PUBBLICO DAL GRUPPO SENZA SEDE DI TRINO

TRINO – Il Gruppo Senza Sede interviene sulla situazione amministrativa trinese – Indirizza una lettera al Presidente della Repubblica


Il Gruppo Senza Sede 


Gentile Direttore,



ci consenta di indirizzare una supplica dalle pagine del Suo giornale : 


“ Egregio Signor Presidente della Repubblica, ci rivolgiamo a Lei meravigliati, che dall’alto della Sua autorevolezza ed esperienza politica, nel momento in cui ha pensato al governo tecnico come “cura” per la crisi, non abbia avuto la lungimiranza per mettere subito a punto un antidoto a tutela di quei territori fuori porta, patria dei parlamentari, nelle cui ataviche cittadine di provincia alcuni fanno ritorno, inoccupati e, forse in cuor loro, timorosi di poter essere i primi a sperimentare l’articolo 18 alle prossime elezioni. Ancora ebbri di ponentino e di stipendioni, riversano sugli indigeni lettere/promemoria/progetti auto-celebrativi, sperando di convincerli che hanno sempre in tasca la ricetta per rimettere in moto il volano dell’esangue economia e nel cui testo predomina il vocabolo “soldi”, quasi lugubre premonizione. Molti di coloro che le ricevono, sono ancora anestetizzati da precedenti promesse elettorali spesso a rotoli, in preda ad un tenore di vita sicuramente o pressochè allo sfascio e desiderosi innanzitutto di concretezza, onestà e serietà amministrativa, ma consci di quanto l’Italia abbia bisogno di rafforzare la propria credibilità internazionale. Per quest’ultima ragione, Signor Presidente, La preghiamo di chiamare a sé quei cervelli, spremendoli per progetti che vadano oltre il provincialismo. Trovi loro una sistemazione, magari in Via Panisperna e gli dia carta bianca, con qualche indicazione iniziale sulla grandezza degli obiettivi ad ampio respiro internazionale, che avrebbero ricadute positive non solo sugli sperduti borghi natii. Vogliamo contribuire alla pianificazione, con qualche idea alla loro portata che, a nostro avviso, potrebbe far impennare le ancora fragili quotazioni mondiali del paese : allargamento del Canale di Suez; capottina frangivento sullo Stretto di Gibilterra; sradicamento degli improvvidi scogli nei pressi delle isole e vendita come componenti d’arredo; posizionamento di maxi sagoma di Paperon de Paperoni sulla Porta di Brandeburgo; megaparco fotovoltaico nei giardini di Versailles, per alimentare i giochi d’acqua; centrali a biomasse in Siberia per far funzionare un soffione che spinga la neve verso il Circolo Polare in crisi per le mutazioni climatiche; innalzamento o abbassamento, secondo le esigenze di mercato, della Grande Muraglia cinese; ringiovanimento dei Palazzi Vaticani oppure, a scelta e di massima utilità, rimozione con pala di macerie nelle zone terremotate. Presidente ci pensi, se li tenga vicini, perché certe capacità non si dissolvano solo all’ombra di una banale Centrale Nucleare .


“Noi, Presidente, per queste importanti missioni avremmo un nome da suggerirLe : l’on. Roberto Rosso la cui modestia (pensi che, per il futuro, si è messo in testa di fare semplicemente il Sindaco di Trino) è a tutti nota”. 


Cordiali saluti.


Associazione culturale  Gruppo senza sede

2 commenti:

  1. TRINO - L’ex sindaco Marco Felisati risponde al Gruppo senza Sede: "il Comune di Trino aveva già scelto cosa fare nel processo Terre d’Acqua"


    Marco Felisati


    Egregio direttore,



    riprendo le dichiarazioni del Gruppo senza Sede per puntualizzare quanto segue:


    “sempre a proposito di ex Sindaci, non è meno sconcertante (per non dire inquietante) il comportamento tenuto sulla stessa vicenda da Marco Felisati, che nel corso di ben cinque mesi (gennaio-maggio 2012) non è stato in grado di decidere sulla costituzione in giudizio del Comune di Trino, in quanto parte offesa, nel processo Terre d’Acqua”. Ovviamente, come spesso accade, l’unica cosa inquietante di chi scrive queste fesserie ... è che le scriva.


    In Italia, la parte offesa da un eventuale illecito penale, può decidere di costituirsi parte civile nel processo penale o avviare una procedura di risarcimento del danno in sede civile qualora e dopo sia stato accertato il reato penale. Le due strade sono alternative e non fanno venire meno alla parte offesa il diritto al risarcimento del danno, qualora accertato.


    In coerenza con questa duplice alternativa il Comune di Trino aveva già scelto di muoversi in questa direzione già nel precedente procedimento penale a carico dell’ex sindaco Giovanni Ravasenga, quello relativo al caso della “punto grigia”. Anche in quel caso il Comune di Trino non si costituì parte civile attendendo l’esito del procedimento penale che, come ben ricorderà, non ha accertato violazioni e tantomeno risarcimenti. Nessuna attesa ingiustificata, quindi. Nessuna dietrologia da “trattativa politica”, ma semplicemente l’attesa degli esiti del corso della giustizia.


    La ringrazio.


    Marco Felisati

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  2. QUESTA E' LA VERGOGNA DELLA POLITICA TRINESE .
    TRINO E ORA CHE VI SVEGLIATE DI TUTTE LE FALSERIE CHE SONO STATE DETTE E I SOLDI CHE SONO STAI BUTTATI VIA IN QUESTI ANNI.
    SOLO CON I SOLDI DELLE FESTE SI POTEVA ASFALTARE TUTTO TRINO

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