domenica 27 novembre 2011

REDAZIONALE: IL CONVEGNO SUL DISALVEO DELLA GHIAIA DAI FIUMI ORGANIZZATO DAL CONSIGLIERE REGIONALE LUCA PEDRALE ALL'ANGELINI SABATO 26 NOVEMBRE

Un pubblico numerosissimo e attento quello che si è radunato sabato mattina all'auditorium Angelini di Crescentino per  seguire il convegno organizzato dal consigliere regionale pdl Luca Pedrale sul disalveo dei fiumi, la famosa pulizia dalla ghiaia e dagli inerti che tanto ha fatto discutere negli anni, concausa di alluvioni e dissesti e di dispute tra ambientalisti reazionari (come quelli che si sono divertiti ad impallinare Pedrale nei commenti nel post firmato Riccardo Piolatto e che magari non hanno mai avuto l'acqua in casa come ha avuto il blogger e che sicuramente sono amici di coloro che dicono che  il fiume va lasciamolo andare ) e normali cittadini che vogliono solo vivere un pochino tranquilli quando piove.


Al convegno hanno partecipato oltre a Pedrale,  molti amministratori locali, Riccardo Piolatto, consigliere provinciale e comunale,  che ha aperto la giornata (la relazione è sul blog nel post precedente ), il Presidente della Provincia Riva Vercellotti che ha rivolto un saluto, parlato dell'emergenza di inizio novembre e di come l'organizzazione sia stata perfetta e l'assessore regionale all'ambiente Ravello.


Pedrale ha iniziato ricordando la tragica alluvione del 1994 con un minuto di silenzio dedicato alle sorelle Ierino', vittime innocenti di quella notte tremenda di inizio dicembre, quando Crescentino e le sue frazioni vennero colpite di sorpresa e senza avvertimenti dall'alluvione,  Pedrale mi ha gentilmente citato ricordando le ore immediatamente successive , quando dopo l'allarme da me lanciato , appena i telefoni hanno ripreso a funzionare , l'allora coordinatore cittadino di Forza Italia , si era attivato immediatamente per rendersi conto dei danni.


Con questa legge regionale Pedrale ha affermato,  che non si torna a draga selvaggia, quello che accadeva negli anni 60 e 70 , i cui eccessi hanno portato alla situazione di non fare piu' interventi nei fiumi, ma con studi approfonditi sugli alvei e sulle aste di fiumi e torrenti, verranno individuati le zone dove si puo' intervenire.


Verranno fatti avvisi d'asta e le ditte che vorranno procurarsi gli inerti dei fiumi potranno partecipare, non si potrà togliere assolutamente piu' inerti di cio' che è stato programmato di togliere.


Oltre alla regione, anche i comuni potranno naturalmente segnalare alle autorità se nei tratti di fiumi e torrenti prospicienti vi siano zone di pericolo e di accumulo .


Le imprese che si aggiudicano i lavori, potranno anche invece di pagare , fare lavori in aree golenali .


Sono quattro i vantaggi offerti da questa legge.


Si riducono gli effetti delle alluvioni.


Gli enti locali possono incassare soldi che saranno vincolati per fare opere pubbliche o di manutenzione argini.


Non si aprono nuove cave 


Si offrono o si mantengono posti di lavoro con la movimentazione della ghiaia.


Pedrale ha concluso dicendo che l'ottenimento di questa legge è stata una battaglia di buon senso, il fiume deve tornare amico, deve essere rispettato e non abbandonato,  Pedrale ha sottolineato che il tutto va al di la delle idee politiche.


Pedrale ha invitato il vice sindaco di Crescentino Allegranza a portare un saluto alla platea,  Allegranza si è detto non convinto del funzionamento della legge ,  si è detto d'accordo a pulire i fiumi, ma che deve anche essere fatta una corretta manutenzione degli argini che in questo momento non viene fatta,  Allegranza ha affermato che nei giorni di emergenza , a Crescentino sono stati fatti dei sopralluoghi e si sono rilevate delle incongruità che avrebbero potuto provocare moltissimi problemi nel caso che la piena diventasse massiva.  Questi problemi ha proseguito Allegranza , sono stati segnalati all'AIPO. Allegranza ha ringraziato tutti coloro che hanno collaborato durante l'ultima emergenza, compreso il Presidente provinciale Riva Vercellotti.


Nell'intervento di Riva Vercellotti è stato sottolineato che a Crescentino e Trino comunque la situazione non è quella del 2000, men che meno quella del 1994, che lavori ne sono stati fatti molti,  il presidente della provincia ha invitato anche la regione a dare i fondi ricavati dall'asportazione della ghiaia alle provincie che li possono reinvestire per opere sul territorio .


L'intervento dell'assessore regionale Ravello con l'aiuto di un tecnico di area è entrato nel cuore del provvedimento.


Dopo aver illustrato il lavoro fatto durante l'emergenza di inizio novembre che ha visto attenzione massima per i giorni della perturbazione, Ravello ha spiegato che sui corsi d'acqua piu' problematici, sono stati fatti studi molto costosi ed approfonditi,  sono stati fatti esempi di corsi d'acqua che hanno creato problemi come Pellice e Chisone, ma anche Tanaro, Dora Baltea, Sesia e naturalmente Po. Su tutte le aste fluviali le ricerche sono state mirate a capire quali siano state le massime portate, anche risalendo ad alluvioni dei secoli scorsi. 


I lavori possono anche portare alla correzione di anomalie che si sono verificate nei corsi d'acqua in seguito ad alluvioni .  E' stato fatto l'esempio lampante con un caso che ci interessa da vicino: la confluenza di Dora Baltea nel Po nei pressi di Crescentino,  ora il fiume che arriva dalla Valle d'Aosta si immette nel Po quasi in senso contrario perfino un po' controcorrente, a causa di un ghiaione che si è formato negli anni e mai rimosso,   questa confluenza anomala in caso di portate elevate puo' essere causa di un riflusso di acqua a monte che potrebbe oltre che causare l'esondazione della Dora verso I Galli e Landoglio  (come è accaduto per ben tre volte negli ultimi 20 anni ) , abbattere il ponte di Sant'Anna e creare una onda anomala verso i territori di Saluggia con tutte le conseguenze del caso.


La confluenza quasi sicuramente verrà corretta, ed è stato mostrato un progetto tramite slides.  


Altro torrente sotto stretta sorveglianza e che ci interessa è l'Orco,  lavori ci sono da fare da Castellamonte fino alla confluenza nel Po a Chivasso.


Gli slides hanno mostrato tutte le fasi della legge,  dallo studio, all'effettivo disalveo del fiume,  o del rialveo, perchè in alcuni casi dopo le erosioni  , potrebbe esserci bisogno addirittura di riportare ghiaia per rendere omogeneo il corso dei fiumi.


Una giornata utile quindi, per capire una legge molto articolata, che si spera, risolva almeno in parte un problema molto sentito e molto dibattuto.


In ultimo, visto che se ne è parlato anche sui giornali locali e non,  al convegno si è reso noto che al contrario di cio' che si pensa, non è vietato raccogliere legname nei fiumi piemontesi.


  Mauro Novo
mauroatlarge
ma-no@libero.it

6 commenti:

  1. Non è vietato togliere il legname, solo che prima di avere il permesso se l'è già portato via la piena successiva.
    Non vedo traccia della discussione assai accesa insorta fra Allegranza e l'assessore Ravello... non è politically correct?

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  2. il blogger era andato via....accontentatevi di cio' che è accaduto prima , oppure caro anonimo mi faccia un bel racconto che lo pubblichiamo in gran spolvero, cosi' facciamo un altro post sull'argomento.
    su mia dia una mano.....non posso sempre far tutto io.
    parlo sul serio
    grazie
    mauro

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  3. la parte più interessante e trasparente della mattinata è stata omessa

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  4. Infatti la parte più bella della mattinata è stata la figuraccia del vicesindaco.

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  5. Ribadisco ancora che dopo le 12 avevo un impegno per pranzo e sono andato via, quindi NON HO OMESSO NULLA DI CIO' CHE HO SENTITO CON LE MIE ORECCHIE, il resto visto che siete tanto intelligenti , raccontatelo voi.
    Il mio impegno è stato quello di raccontare l'ufficialità della cosa con gli interventi ufficiali SUFFICIENTEMENTE riassunti, onde evitare di far diventare l'iliade un semplice post.
    Se avete qualcosa da aggiungere, fatelo
    il blogger

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  6. figuraccia mica tanto. portare alla luce le tante falle di questa iniziativa pedraliana che come la panissa, i vigili del fuoco ecc ecc sono solo boutade non è certo una figuraccia. e l'applauso dei presenti ne è la dimostrazione.

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