sabato 22 maggio 2010

IL CAFFE' LETTERARIO DI VENERDI' 21 CON BRUNO TINTI


Un successo crescente di settimana in settimana, questi caffe' letterari del venerdi' sono diventati una consuetudine di un pubblico attento e interessato ai vari libri ed argomenti proposti.

Bruno Tinti, che ho presentato mercoledi' in modo piu' che esauriente, autore per i tipi di Chiarelettere del volume LA QUESTIONE IMMORALE, ha parlato con passione del suo passato e del suo presente, non ha solo presentato un libro, ma ha tenuto una vera e propria lezione sulla giustizia, spaziando su vari campi e rispondendo alle domande del numerosissimo pubblico presente in biblioteca.

Partendo da un escursus su come anche in alcuni altri paesi europei la giustizia non sia poi cosi' amata dalla politica, e ha ricordato di come negli Stati Uniti, in Francia e in Svizzera i magistrati non siano poi indipendenti, ma di nomina politica, ha affermato che la situazione in Italia a termine di legge sarebbe migliore, visto che la legge , per ora, garantisce la totale indipendenza dei giudici dalla politica, ma ha asserito che la giustizia in Italia funziona poco ed è lenta a causa di fattori che vengono da lontano.

La colpa della debacle della giustizia in Italia, e' stata forse di Tangentopoli, con un esempio molto chiaro e interessante su come , leggendo i tre moschettieri e conoscendo un po' la storia di Francia, tra il Cardinal Mazzarino e il Re Sole, si capisce come le inchieste di tangentopoli siano state possibili in quel periodo , anche perchè il sistema processuale di quel 1992, consentiva in toto il controllo della legalità, non c'era ancora la legge restrittiva in vigore per la prescrizione, per cui i termini, per alcuni processi di falso in bilancio o di natura tributaria sono ampiamente insufficienti.

I politici, ha affermato Tinti han fatto si che con le loro leggi restrittive in campo giustizia penale abbiano impedito ad alcuni processi di concludersi , alla fine l'imputato ne è uscito senza poter provarsi il fatto e poterlo condannare.

Un escursus è stato fatto anche sulla nuova legge sulle intercettazioni in discussioni in parlamento , fatta per mettere il bavaglio a giornali e riviste e intralciare in modo particolare la giustizia.

La sindaca Venegoni presente in sala ha poi lanciato una provocatoria domanda , se alla luce della proposta di legge sulle intercettazioni ci sia o no qualcuno a destra che ha rispetto nei giudici .

Tinti ha risposto che se anche ci sono singoli deputati a disagio su alcuni punti della proposta di legge, questa loro contrarietà non serve a nulla, per non parlare della area di Fini, che poco puo' fare in questo contesto. Lo scrittore ha detto poi che anche a sinistra non esiste poi tutto questo amore per la giustizia, tantoche' lo scittore pensa che gli atteggiamenti sull'argomento siano simili nei due partiti principali.

Per avvalorare tale tesi ha ricordato che nella maggioranza con Prodi, c'era l'ex magistrato D'Ambrosio, che scrisse una decina di progetti di leggi argomento giustizia, tutti ignorati, Tinti sul governo di centro sinistra di Prodi , ha detto che la sinistra non cancello' le leggi vergogna di Berlusconi.

Ad una domanda di un presente in sala su come secondo Tinti , possano cambiare le cose e gli atteggiamenti verso la politica , Tinti non ha dato una risposta immediata, tantoche ha ribadito ancora di come tutto il malaffare sia esattamente trasversale.

Tinti ha poi risposto ad alcuni quesiti nati dal ricordo che si è fatto di alcuni errori giudiziari , lo scrittore ha fatto notare che un giudice è un essere umano che puo' anche sbagliare e che quindi la sentenza che emette è un puro fatto tecnico.

Bruno Tinti ha concluso la serata con l'informazione e con il modo in cui darla, l' informazione sostiene Tinti serve anche a dar la sveglia alle persone.

Mauro Novo
mauroatlarge@aol.it

4 commenti:

  1. Grande trasporto fra i bloggers cittadini sulla cultura. Eppure, anche questa serata con l'ex giudice è stata interessante assai. Bravo chi gli è venuto in mente di fare questa iniziativa, si ripeterà?
    Elvira

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  2. la mente è la sindaca e l'iniziativa verrà ripetuta
    mauro novo

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  3. Non è questione di cultura Blogger, ma di chi crede di farla.
    (e mi riferisco agli autori di qualche libro)
    Saluti da Proust
    Saint-Just

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  4. Già Saint-Just. E poi c'è anche chi crede di essere colto.
    Elvira

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