martedì 16 febbraio 2010

CASO MASOERO: LA PROCURA DI VERCELLI DICE " NON E' UN REGOLAMENTO DI CONTI NELLA PDL"

Importanti dichiarazioni vengono sul caso Masoero dalla procura di Vercelli, i quotidiani oggi riportano varie indiscrezioni, la piu' importante che trapela dagli uffici della procura è che gli inquirenti sono ormai sicuri che tutto cio' che è accaduto non si è originato a causa di una faida interna al PDL vercellese e anzi, c'era contrarietà ad intervenire in questo momento.

I boatos registrati ovunque su delle presunte soffiate che avrebbero alimentato questo caso, si sono quindi sgonfiati e dalla procura vengono messi in rilievo tre filoni dell'inchiesta:

i 10 mila euro dati dal piccolo imprenditore, la cava Ballina di Livorno e anche le dichiarazioni dell'addetto stampa della provincia Sig. Guelpa che avrebbe denunciato di aver dovuto passare una parte dello stipendio nei primi mesi di assunzione proprio a Masoero.

Nessuno mette in dubbio, pare nemmeno Masoero che ci sia stato il passaggio dei 10 mila euro, ma si contesta l'interpretazione che si fa di questo passaggio di denaro.

A questo punto Masoero ha anche deciso di lasciare cadere la sua candidatura per le regionali.

Masoero è stato prontamente sostituito da Cortopassi , la cui candidatura risulta ora doppia, sia nel listino che nell'elezione diretta.

Bagarre ieri in consiglio provinciale, sia sul caso Masoero che per la presenza dei lavoratori di Phonemedia e dei sindacalisti, la seduta serviva ad approvare il passaggio di fondi in denaro provenienti dalle famose riserve Scanzano, circa 500 mila euro, la minoranza voleva destinare almeno 1 milione di euro e ha nuovamente chiesto le dimissioni di Masoero.

Dopo che la minoranza aveva lasciato polemicamente l'aula, la maggioranza ha votato un documento di solidarietà al presidente.

Questi i fatti, nel PDL invece continuano le preoccupazioni e anche le frecciatine, questa volta è il sindaco di Ronsecco Gilardino che fa notare a Pedrale che sui suoi manifesti (appesi da oggi anche a Crescentino) c'è una chiara allusione a Forza Italia, partito che oramai si è fuso nella PDL, va da se che forse, ricordare all'elettore la propria provenienza non è un delitto e che anzi, è una buona informazione, questa è una mia opinione personale e non polemica nei confronti del primo cittadino di Ronsecco.


A Livorno invece continuano le manifestazioni di stima e rispetto al primo cittadino, c'è rabbia e sconcerto, testimoniata da alcune dichiarazioni da me ricevute stamane e che rispecchiano fedelmente cio' che viene continuamente riportato sulle pagine Facebook di Masoero, umanamente li capisco, ma se, dopo il giudizio Masoero fosse giudicato colpevole, dovrà sicuramente scontare la sua pena, la magistratura faccia dunque il suo lavoro.

Mauro Novo
mauroatlarge@aol.it

4 commenti:

  1. la preoccupazione che ci dovrebbe far riflettere è la possibilità che queste inchieste, siano fatte soltanto quando qualche candidato non è gradito, aspettiamo il dopo elezioni e chiediamo a gran voce la dichiarazione pubblica, di tutti i candidati della provenienza dei fondi per fare campagna politica, gli scandali e le denunce non possono avere una programmazione. Bisogna punire le persone che sono a conoscenza dei fatti prima, e non fanno nulla.

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  2. Ingenuità allo stato puro.
    In Italia non c'è una dichiarazione di redditi credibile al di fuori dei lavoratori dipendenti e pensiamo che la facciano corretta per le campagne elettorali?
    Punto uno: possiamo ipotizzare tutti i complotti possibili, le faide interne ed esterne, i candidati graditi e non... ma qui non ci sono scuse che tengono.
    Punto due: quindi condanniamo chi sa e non chi fa? Che bella pensata.
    saluti
    S.J.

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  3. E' triste per un giudice dover precisare che lui fa il giudice e opera da giudice perchè è il suo incaricoe deve intervenire quando c'è notizia di reato.
    Che arresta perchè e il suo dovere farlo non perchè deve favorire Tizio , Luca o Sempronio,
    perchè si vota Tizio , Renzo o Sempronio.
    perchè governa Tizio , Silvio o Sempronio
    Non serve andare a Roma o a Arcore per trovare frotte di politologi e garantisti che urlano al complotto se tocchi uno dei loro

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  4. scoop omaggio per Mauro

    http://www.facebook.com/posted.php?id=298398305813&share_id=497088385483&comments=1

    Lettera di Renzo ai sostenitori

    da cui si intuisce che non c'è volontà di dimettersi

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