TITOLO:
GLI ACCORDI DIMINUITI
Oggi parliamo di accordi diminuiti, ricordando quanto segue: mentre gli accordi maggiori, minori ed in settima sono molto usati, gli accordi diminuiti non sono così frequenti, almeno nella musica per tastiera. Bisogna però studiarli perché sono un altra “triade” (gruppo di 3 note minime
per formare un accordo) di base per tutti gli altri accordi composti, ed inoltre hanno una sonorità molto particolare e distintiva rispetto agli altri accordi. Ancora un po' di vocabolario.
· Nelle alterazioni che abbiamo visto la volta scorsa, capitano cose buffe, come ad esempio che il mi diesis (mi#) sembra proprio essere un fa: in realtà non è così, come vedremo in seguito, ma per il momento potete fare finta di niente. Lo stesso capita per il do diesis ed il re bemolle (do#, reb), e per molte altre note. I nomi che vengono dati alle note dipendono dalla composizione degli accordi e delle tonalità.
· Differenza tra chiave di violino e di basso e voci da coro. La prima serve per le note più alte e la seconda per le note più basse scritte nei Pentagrammi (a loro volta composti da 5 righe e 4 spazi). In realtà ci sono sette chiavi (il setticlavio), anche se in pratica si usano principalmente le due già citate. La chiave di violino, o di SOL, è quella che si usa generalmente per la melodia o, nelle partiture da coro, per le parti di soprano (voce alta femminile) e contralto (voce bassa femminile), e si usa con la mano destra. La chiave di basso, o di FA, viene tipicamente usata per la mano sinistra del pianoforte, e serve a suonare l’accompagnamento (accordi oppure, nelle partiture da coro, la parte di basso, o voce bassa maschile, e tenore, o voce alta maschile). Ci sono altre 2 voci nei cori che sono 2 voci solo soliste, e cioè mezzo-soprano (o voce mediana femminile), e baritono (o voce mediana maschile), anche se poi i compositori hanno trovato il modo di includerle in partitura con altri nomi, eludendo la regola (es. secondo soprano, che è molto simile al mezzo-soprano, anche se leggermente più alta del mezzo-soprano, oppure secondo tenore, che è simile al baritono, anche questa leggermente più alta del baritono).
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Come si costruisce un accordo diminuito.
Ponetevi davanti ad una tastiera musicale oppure osservate l’immagine della tastiera riprodotta all’inizio di questo Post. Procediamo quindi con la costruzione dell'accordo di Do diminuito (si scrive Dodim, che è corrispondente nei paesi anglosassoni a: Cdim).
- si individua la nota Do
- si procede verso destra contando 3 semitoni (che, come spiegato nella prima lezione, devono includere assolutamente anche, se presenti, i tasti neri) e si arriva così alla nota MIb (MI bemolle, e cioè il secondo tasto nero nel gruppo dei 2). Quindi ora abbiamo DO-Mib
- dal MIb si procede ulteriormente verso destra contando 3 semitoni e si arriva così alla nota SOLb (SOL bemolle, e cioè il primo tasto nero nel gruppo dei 3). L'accordo di Dodim è così costituito dalle note DO-MIb-SOLb, che, come potete facilmente notare, è costituito da 1 tasto bianco e da 2 tasti neri. La sequenza d'intervallo è quindi 3/3, e cioè abbiamo una distanza di 3 semitoni dal DO al MIb ed una di 3 semitoni dal MIb al SOLb. Una cosa importante da dire è che solitamente questo accordo richiede una quarta nota, ma, dato che si tratta della famosa “settima”, ne parlerò la prossima volta; per il momento è sufficiente ricordare che chi forma un accordo diminuito aggiunge in genere, non obbligatoriamente, una settima, cioè una quarta nota.
Come è facile intuire, le distanze (o intervalli) sono diverse rispetto agli accordi maggiori e minori: l’accordo maggiore era costituito dagli intervalli 4/3; quello minore dagli intervalli 3/4, mentre quello diminuito dagli intervalli 3/3. Un trucco per sveltire la ricerca dell’accordo diminuito? Partendo dall’accordo maggiore, abbassate semplicemente il secondo tasto ed il terzo tasto di un semitono, cioè delle note più vicine sulla sinistra; partendo invece dall’accordo minore, abbassate semplicemente il terzo tasto di un altro semitono. In pratica, osservando la tastiera, noterete che l’accordo minore si “stringe” rispetto a quello maggiore, e quello diminuito si “stringe” ulteriormente rispetto a quello minore (“stringere” vuole dire andare verso la sinistra della tastiera). Questa “chiusura” dell’accordo determina una sensazione di PATHOS che hanno molti brani musicali. E’ come se una persona allargasse le braccia (accordo maggiore), poi le unisse come per pregare (accordo minore), e successivamente le stringesse avviluppandole attorno al suo corpo (accordo diminuito); queste sensazioni le potete provare quando suonate ogni singolo accordo sul pianoforte (o equivalente).
Se ci siete riusciti avete imparato come si costruisce un accordo diminuito.
Come esercizio per la prossima volta ora partite dalla nota FA e costruite l'accordo di FA diminuito (Fadim - in inglese Fdim).
La prossima volta formeremo gli accordi in settima con un altro po’ di teoria generale.
Come sempre, a disposizione per chiarimenti.
P.S. – non fatevi problemi a porre domande o a inserire esercizi anche sbagliati: si impara facendo (molti) errori.
RISOLUZIONE ESERCIZI DELLA LEZIONE PRECEDENTE SUGLI ACCORDI MAGGIORI:
- Domanda: Costruite l'accordo di FA maggiore (FA+)
- Risposta: L’accordo di Fa+ è costituito dalle note FA-LA-DO. Se infatti contate i semitoni a partire dal FA con la sequenza di intervalli semitonali 4/3 otterrete proprio queste note (4 semitoni dal Fa al La ed altri 3 per arrivare al Do, tenendo presente che vanno contati anche tutti i tasti neri, quando presenti)
RISOLUZIONE ESERCIZI DELLA LEZIONE PRECEDENTE SUGLI ACCORDI MINORI:
· Domanda: Se dovessimo aggiungere una quarta nota all’accordo di DO, quale grado sarebbe?
· Risposta: Dal momento che i gradi (o note) dell’accordo di base sono sempre dispari, la quarta nota sarebbe un SI, e cioè avremmo un accordo formato così: Do-Mi-Sol-Si (1°, 3°, 5° e 7° grado)
· Domanda: Costruite l'accordo di FA minore (FAm)
· Risposta: L’accordo di Fa- è costituito dalle note FA-LAb-DO. Se infatti contate i semitoni a partire dal FA con la sequenza di intervalli semitonali 3/4 otterrete proprio queste note (3 semitoni dal Fa al Lab ed altri 4 per arrivare al Do, tenendo presente che vanno contati anche tutti i tasti neri, quando presenti). Una piccola annotazione: la nota di Lab corrisponde anche alla nota di Sol# ma in questo caso la dobbiamo chiamare sempre Lab perché vanno sempre tenuti presenti i nomi delle note dell’accordo che si sta costruendo.
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