venerdì 21 febbraio 2014

IL GIOCO DELLE DIVERSITA': CENIRENTOLA...FIABA MODERNA, STORIA INVENTATA DAI BAMBINI DI 5 ANNI DELLA SCUOLA DELL'INFANZIA PETER PAN DI CRESCENTINO

IL GIOCO DELLE DIVERSITA’: Cenerintola… fiaba moderna

(Storia inventata dai bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia “Peter Pan” di Crescentino con Giovanni Mongiano nel laboratorio teatrale: “Il gioco delle diversità”)

Noi bambini della scuola dell’infanzia “Peter Pan”, trasformati, in soli dieci incontri, in attori provetti, dal nostro amico Giovanni, abbiamo fatto un gioco, quello del teatro!

Stanchi di ascoltare le solite storie che nonne e maestre tramandano da una vita abbiamo deciso di inventarcene una tutta nostra…Cari scrittori, Perrault, Grimm, ecc., andatevene tutti a casa! Siamo nel 2014, diamine! Il principe azzurro è un ragazzo moderno che sa il fatto suo, ama la sua motocicletta come le patatine fritte ed è proprio da questa moto che ha inizio la storia di Cenerintola…no! Non affrettatevi in compiaciute risatine, non è un errore di battitura, trattasi proprio di Cenerintola, perché Cenerentola, quella sì che è superata, deriva da ceneri, per cui, detto fatto, eccola trasformata in Cenerintola! Anche la matrigna cattiva è stata mandata in pensione per essere sostituita, ahimé, … da un patrigno non proprio malleabile, capace di distruggere sogni e desideri a tutte le Cenerintole di questo mondo! Ma veniamo al punto: i principi azzurri dopo prove tecniche di accensione, messa in moto e verifica motori, brom, brom, brom, in sella ad Harley-Davidson tirate a lucido, andarono a caricare donzelle decise a recitare nel ruolo di eleganti principesse, mica in ruoli di affaccendate Cenerintole! Abbandonato al castello il patrigno cattivo se ne andarono a palazzo reale per una serata mondana, niente techno, ma minuetto! La serata danzante ebbe inizio: i principi si prodigavano in educate riverenze, le fanciulle rispondevano con eleganti inchini…Ad un certo punto le aspiranti attrici nel ruolo di principesse furono risucchiate dall’eco del patrigno cattivo che le reclamava al castello, iniziando a sbraitare a pieni polmoni:” dov’è finita Cenerintola? Perché non ha lavato i piatti? Perché non ha spazzato il pavimento? Perché non ha dato da mangiare al gatto? Perché non ha acceso il camino sporcandosi tutta di cenere?”. Allo scoccar della mezzanotte le donzelle, per nulla pentite della serata mondana, tornarono al capezzale del cattivo patrigno regista, che preso da un attacco di bile andò su tutte le furie. Nessuna fanciulla era riuscita a perdere la fatidica scarpetta, Egli tuonò tutta la rabbia che aveva in corpo, minacciandole, disse loro che sarebbero state licenziate da qualunque ruolo fiabesco!! Al bando tutti i sogni! Il patrigno regista, inoltre, mai avrebbe immaginato di dover dare prova pratica di come si sfila con grazia una scarpetta o meglio uno scarpone…Finalmente le aspiranti principesse perdettero la scarpetta…o più di una…I principi, orfani delle amate, andarono dal re sordo e vecchio con migliaia di quesiti circa la sorte delle amate Cenerintole ormai introvabili. “Dov’è Cenerintola?? Chi?? Paperentola? Coccodentola? Merementola? Ah! Cenerintola!! Tempo perso…il re con le trombe di eustachio sfondate ed i principi a bocca asciutta…In città non si parlava d’altro: tantissime scarpette perse nel tunnel del bosco, dell’autobus, del tubo, sugli alberi, nell’acqua, nel mare! Anche l’elicottero in cerca delle scarpette e delle donzelle, sparite nel nulla!! I principi sconsolati tornati a palazzo si piazzarono davanti all’oggetto preferito da tutti i principi del regno, la TV! Muniti di telecomando di fortuna si sintonizzarono sul programma preferito “R. Gulp”, “K2”, “Boing”, ma ad un certo punto balzò fuori la pubblicità e in video si presentarono proprio loro!! Cenerintole, tutte quante! I principi sbalorditi dallo stupore si trovarono dinanzi ad uno spot di effetto: “Scarpe comode! Scarpe morbide! Scarpe resistenti! Scarpe Cenerentola! O Cenerintola….”. Alle fanciulle non importava proprio nulla dei principi, ma da emancipate ragazze del 2014 avevano gettato scope, stracci, camini e cenere al vento per inseguire i propri sogni…Grazie Giovanni!

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