Il fascismo nel 1938 aveva istituito in Italia le leggi razziali che poco per volta esclusero dalla vita pubblica tutti i soggetti di religione ebraica ( allora oltre 38 mila persone ). Nel 1943 dopo l'8 settenbre iniziarono gli arresti e le deportazioni , in moltissimi casi gli arresti erano fatti direttamente dalle autorità italiane e non dai nazisti.
Lovatto ha detto che e' fondamentale il ricordo, la memoria e che in questo libro con in copertina due ragazze , una ebrea che mori' in un campo e l'altra cattolica ma entrambe italiane, ha voluto parlare delle singole persone e non dei simboli che ci ve
ngono in mente quando pensiamo alla Shoa'. al cancello di Auschwitz Birkenau, alle persone ridotte come scheletri e ai mucchi di cadaveri che i soldati russi trovarono al loro ingresso.Anche l'Assessore alla cultura e all'istruzione Dassano ha sottolineato il dovere di ricordare anche in questo periodo molto travagliato , mentre Marilena Vittone per ANPI ha ricordato anche la storia degli internati politici e ha parlato di Mario Vecchia che fu fatto prigioniero a Verrua Savoia mentre era nei Partigiani e portato a Bolzano in un campo di transito e costretto ai lavori forzati. La Vittone ha altresi' parlato di un Ebreo casalese salvato dal parroco di San Grisante, Don Bianco che lo mise in una baracca tra San Grisante e Lamporo.
Un pomeriggio molto interessante a cui il pubblico ha ben risposto, tutti i libri in vendita sono andati esauriti.
Mauro Novo
mauro at large
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