sabato 7 settembre 2013

SABATO TRAFFICATO SUL BLOG, IL DIRETTORE DELLA GAZZETTA RISPONDE AL VICE ALLEGRANZA A TEMPO DI RECORD

Egregio dr. Allegranza,
Le rispondo punto per punto.

1. Che gli amministratori del Comune di Crescentino - o, perlomeno, quelli iscritti al Partito Democratico - conoscessero da tempo, prima che fosse depositato, il progetto della Società CH4, non è affatto illegale, e non ho mai scritto questo. Che però abbiano messo a conoscenza dell'iniziativa - che, come ben sa, “muove” cospicui valori economici e immobiliari in un'ampia area territoriale - solo i frequentatori del circolo Pd e non tutta la cittadinanza, mi sembra alquanto disdicevole. E' come se, alla vigilia di un'operazione che coinvolge aziende quotate in Borsa, qualcuno che è in possesso di informazioni riservate le rivelasse solo ad alcuni operatori, e non ad altri: è l'anticamera dell'insider trading. O è come se, alla vigilia dell'approvazione di una variante urbanistica, gli amministratori comunali ne informassero preventivamente solo alcuni “privilegiati”, e altri no: è l'anticamera della speculazione edilizia. L'aver rivelato l'esistenza del progetto, e dei contatti fra amministratori comunali e soci della CH4, solo agli iscritti al Pd... a me sembra un esempio di cattiva politica, e di commistione fra politica ed interessi economici. A mio modesto parere, per correttezza avreste dovuto informare dell'operazione CH4 l'intera popolazione di Crescentino, senza aspettare che lo facesse - a modo suo, cosa che vi ha dato enormemente fastidio - qualcun altro.

2. Il Comune, quando la CH4 ha depositato il progetto, non ha verificato se questo aveva i requisiti di “assetto cogenerativo” previsti dalla legge vigente come indispensabili per poter accedere alla Procedura Abilitativa Semplificata. Nella determina autorizzativa e nella documentazione reperita all'ufficio tecnico, questa verifica (che non è opinabile: consiste nell'inserire dati in una formula e accertare se supera o no un valore di soglia) non c'è. E infatti, quando i cittadini hanno presentato ricorso al Tar, la CH4 si è premurata - solo allora: un anno dopo, ad autorizzazione già concessa! - a presentare uno pseudo-contratto per dimostrare che avrebbe fornito calore anche al supermercato (cosa che poi, come sappiamo, non è avvenuta: il Tar è stato turlupinato), e che grazie a questa ulteriore fornitura avrebbe superato la “soglia” che permette all'impianto di definirsi cogenerativo. Se il Comune, all'atto del deposito del progetto, avesse fatto quella verifica (e quindi avesse accertato che l'impianto non aveva i requisiti per dirsi “cogenerativo”), allora sì che la procedura autorizzativa sarebbe stata “identica a quella seguita per la costruzione della centrale in frazione Cerrone”: perché l'autorizzazione sarebbe passata in capo alla Provincia, come è accaduto per l'impianto dei fratelli Greppi, e non al Comune.



3. Può darsi che l'Amministrazione comunale, in totale buona fede, pensasse - con l'operazione CH4 - di fare una cosa utile per la cittadinanza. Ma siccome non ha voluto ascoltare i suggerimenti che provenivano da cittadini e associazioni ambientaliste (farla costruire altrove, e non alimentarla solo con mais), ha aderito totalmente e acriticamente al progetto dei signori Barra & Brizio. Non avendo inserito nell'autorizzazione prescrizioni cogenti e verificabili, ora il Comune si trova nell'impossibilità di farle rispettare. L'obiettivo di portare al Comune un beneficio economico sarà forse raggiunto (quando CH4 pagherà al Municipio quel che gli deve, e che non ha ancora versato...), ma a scapito dei valori immobiliari - e della qualità della vita - di decine, forse centinaia di cittadini. Non mi sembra un gran risultato, per Crescentino e per i crescentinesi.

4. Sul presunto danno immobiliare all'Infermeria Santo Spirito non ho mai scritto nulla, e non ho quindi nulla da replicare. Potrà eventualmente farlo chi ha tirato fuori anche quest'argomento.

5. La compravendita del terreno su cui è sorta la centrale è stata una trattativa fra privati, certo. Ma l'averlo acquistato “al buio”, ancor prima della presentazione del progetto in Comune e della relativa autorizzazione, a un prezzo che è quattro/cinque volte quello di un terreno agricolo presupponeva, a mio avviso, la “certezza” della Società CH4 di poter realizzare lì quell'impianto: non si spende quella cifra per un campo in cui piantare patate o frumento. E a me questa “certezza preventiva” da parte degli imprenditori ha sempre insospettito, anche perché - in presenza di testimoni - uno di loro ha affermato di essere stato “indirizzato” ad acquistare quel terreno e non un altro, che pure era disponibile. Non mi arrischio a dire oltre, anche perché se avessi le prove di qualcosa di illegale nel rapporto fra CH4 e Amministrazione comunale sarei già andato in Procura.

6. La Società CH4 non è un soggetto con cui “dialogare”: la sindaca ci prova da mesi, e continuano a prenderla a pesci in faccia. La CH4 è un soggetto imprenditoriale a cui, quando ha deciso di insediarsi sul territorio di Crescentino, il Comune - nel suo ruolo di soggetto concedente, e non di “pari grado” - avrebbe dovuto imporre prescrizioni tali da evitare nella maniera più assoluta ogni possibile disagio per la popolazione. Non ha voluto farlo (o non è stato capace di farlo, scelga Lei: il risultato è lo stesso). E allora adesso la Società CH4, con in mano quel titolo autorizzativo, scritto in quel modo, e rilasciato dal Comune di Crescentino, in quell'impianto fa quello che le avete permesso di fare. Né più né meno.

Quand'era il momento, egregio dr. Allegranza, avete lasciato troppa briglia alla CH4, perché era un cavallo di cui avevate fiducia e non siete stati tanto a sottilizzare su obblighi e prescrizioni. Ora il cavallo vi è scappato, sta facendo danni e non sapete come riprenderlo. E' per questo che i cittadini, esasperati, anziché linciare Barra & Brizio se la prendono con voi.

Cordiali saluti

Umberto Lorini
direttore@lagazzetta.info

6 commenti:

  1. Gian Maria Mosca07 settembre, 2013 23:53

    Mia moglie mi ha appena detto "aspetta, stai calmo, rifletti".
    Siccome di regola ha ragione lei, scrivo solo una cosuccia, piccola piccola. Nulla per esempio a proposito del fatto che questi imprenditori di Monza-Carmagnola abbiano acquistato un terreno a sette volte il suo valore pagando un primo acconto nel dicembre 2010, cioè oltre un semestre prima della presentazione dell'ipotesi di progetto all'Angelini (Allegranza sul palco per l'amministrazione).
    Scrivo quindi solo questo: tra le tutte cose controvertibili (documenti alla mano) che ha scritto il Vice-Sindaco, una e' veramente un'eresia enorme. Un'eresia punto, non scrivo altro.
    Garantisco pubblicamente - chiunque mi smentisca se ne e' in grado con cognizione di causa - che nessuna "omissione" o "abuso d'ufficio" sarebbe stato commesso dagli amministratori impedendo la realizzazione della CH4. Sarebbe stato sufficiente, per impedire tale scempio, non accettare il teleriscaldamento (Allegranza dimentica che la CH4 non ha versato un centesimo di Euro e che ad oggi il Comune non ha guadagnato nulla, altro che 35.000 immaginari Euro). Inoltre avrebbero potuto codesti amministratori non scegliere deliberatamente di derogare ad un limite urbanistico (fascia di rispetto Roogia Camera).
    Nella loro assoluta discrezionalità avrebbero POTUTO COMPIERE LEGITTIMAMENTE tali sagge scelte. Chi afferma il contrario ipotizzando omissioni/abusi d'ufficio, afferma il falso, come il sig. Allegranza.
    Chiunque provi a dimostrare il contrario.
    Avv. Gian Maria Mosca

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  2. Di quale danno immobiliare si parla riguardo al terreno dell'Infermeria S.Spirito?
    Parliamo del terreno dietro al Peso Pubblico.
    Il termine "danno" non è appropriato, si tratta di un terreno già posto in vendita, ma che inizialmente aveva la necessità, per vincoli del piano Regolatore, di dover essere lottizzato nella sua interezza (Quel terreno, prospicente la centrale Ch4, appartiene solo per circa il 60 per cento all'Ente). In seguito questo vincolo è stato rimosso e la costruzione del supermercato Mercatò aveva sicuramente valorizzato quell'area. In considerazione della situazione più favorevole, era stato nuovamente messo in vendita, (il valore si aggira/va. sui 300.000 euro, da perizia asseverata), ma già circolavano le prime voci sulla Ch4. E qui faccio presente il discorso di Lorini.
    Resta il fatto che non è stato venduto.
    L'Amministrazione dell'Ente, nella fase autorizzativa della Ch4, aveva inviato una lettera al Comune, esprimendo le sue preoccupazioni.(a protocollo)

    Ora, quel terreno è edificabile, paga l'IMU, piuttosto sostanziosa, (ma per dettagli aggiornati bisognerebbe chiedere all'attuale amministrazione) ho visto che è stato coltivato a mais, e magari la gente può pensare che si tratti di un terreno agricolo.
    NON LO E', quello è un terreno EDIFICABILE. Chi voglia edificarvi però, nel punto più puzzolente di Crescentino.. lo chiedo agli amministratori comunali, magari loro hanno qualche idea.
    Era persino circolata l'assurda voce di un campo nomadi, fortunatamente subito smentita. Era una bufala (..questo termine mi ricorda qualcosa..)
    Riepilogando, al momento non si tratta di un danno, ma di un mancato introito. (di conseguenza, anche le tasse della compravendita, le nuovi lottizzazioni possibili e le imposte che avrebbero pagato i nuovi residenti, in parte allo Stato, in parte al Comune, andrebbero messe alla voce "mancati introiti".)
    Il danno, quello vero, sarebbe se il terreno fosse "degradato" a terreno agricolo. Spero non si arrivi a tanto.
    Cordiali saluti
    Mauro Omassi
    ex amm. dell'Ente.

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  3. Caro Omassi, il terreno, come ben sai è stato messo in vendita con il nuovo piano regolatore approvato dalla giunta di centro destra alla quale apparteneva la tua corrente politica. Da quel giorno (gennaio 2009) nulla è cambiato. Le regole sono sempre le stesse. Voglio inoltre ricordarti che quel terreno è edificabile fin dal lontano 1987 (piano regolatore precedente.)
    Informati meglio
    Tuo amico da sempre

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  4. Amico di sempre, firma col tuo nome.
    Su cosa dovrei essere più informato? Guarda che io ho preso molto sul serio quell'incarico, non fare sottovalutazioni.
    Pensi di avere scoperto l'acqua calda ricordando che quel terreno (una donazione), è edificabile da molto tempo? La prima cosa che abbiamo saputo all'insediamento è che quel terreno era stato valutato 700.000.000 di Lire dall'amministrazione nominata dalla sinistra prima del 2001.
    Quella cifra, eccessiva per l'epoca, ma era andata bene così per chi aveva fatto fare la perizia, e le valutazioni successive molto più realistiche, è conteggiata come patrimonio dell'Ente.
    Il Mercatò è realizzazione recente, che poteva favorire lo sviluppo di quella zona e la vendita del terreno, per questo era stato rimesso in vendita. Ma lei, tu, l'avresti più comperato sapendo cosa bolliva in pentola? Non si è venduto. Per la centrale? Per il costo? Per la crisi? Chi lo sa, ma non l'ha comprato nessuno.

    Ma mi pare di leggere un certo compiacimento sul fatto che quel terreno non si venda, invece chi ha a cuore l'interesse di un ente benefico pubblico come l'Infermeria S.Spirito, dovrebbe cercare di contribuire affinchè possa realizzare la vendita alle migliori condizioni. E non certo coltivarlo a mais.
    Cordiali saluti
    Mauro O.

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  5. MI PARE MOLTO SCONVENIENTE PARLARE DI QUESTIONI DELICATE COME QUELLA DEL TERRENO DI PROPRIETA' DELL' INFERMERIA SU UN BLOG, IO FAREI UN ATTIMO DI ATTENZIONE IN PIU',
    IL BLOGGER CHE SI RISERVA POI LA DECISIONE DI PUBBLICARE ALTRI COMMENTI SULL'ARGOMENTO
    ATTENZIONE ANCHE CHE SULLA CH 4 SU ALCUNE COSE SCRITTE C'E' ODORE DI QUERELA.....IO VI HO AVVERTITO
    IL BLOGGER

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  6. Ha ragione Sig. Novo, sono cose delicate, mi scuso se eventualmente sono andato oltre il necessario, ma mi permetta un'ultimo pensiero, dopo tanti anni come amministratore dell'Infermeria S. Spirito, alla quale ho dedicato tanto tempo e impegno, mi addolora leggere che c'è qualcuno a Crescentino che sembra compiacersi che un terreno, il cui ricavato poteva essere di grande utilità all'Ente, non si riesca a vendere.
    Cordiali Saluti
    Mauro Omassi.

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