martedì 27 gennaio 2015

COMUNICAZIONI DA MIRKO BUSTO , DEPUTATO M5S

ROMA - 27 gennaio - Il M5S prosegue nel suo cammino verso il ritiro della nomina di Antonio Agostini a capo dell'ISIN, ente che vigilerà sullo smantellamento nucleare italiano, ed ha già acquisito diversi documenti.

Ad annunciarlo il deputato Mirko Busto durante un evento pubblico nel vercellese, provincia italiana che raccoglie oltre il 96% delle scorie radioattive totali italiane.

"Si tratta di un nome inaccettabile che va contro la direttiva europea sulla gestione del nucleare negli Stati membri (Direttiva 2011/70/EURATOM)" precisa Busto "Per questo ci stiamo preparando a dar battaglia in ogni sede possibile con l'acquisizione di documenti di varia natura".

"Al centro del contendere c'è, anche se non ancora conclusa, la vicenda giudiziaria di Agostini, braccio destro del ministro dell'Ambiente Galletti e indagato per abuso d'ufficio e turbativa d’asta" precisa il deputato vercellese "L'obiettivo del 5 Stelle sarà dimostrare quanto basti la sola indagine, per fatti avvenuti mentre Agostini operava presso il MIUR nel 2011, a ledere l'indiscussa moralità richiesta a un direttore chiamato a vigilare su un business danaroso e delicato.

Agostini non ha inoltre competenze in campo nucleare essendo uomo d'apparato e avvocato".

Tornando all'incubo delle scorie nel vercellese, in particolare a Saluggia dove sono in costruzione nuovi complessi, Busto conclude e ammonisce: "In questi giorni si fa tanto parlare di Deposito unico nazionale e molti cittadini di ogni parte d'Italia si interrogano su ciò con preoccupazione.

Tale deposito conterrà però soltanto i rifiuti radioattivi a bassa e media intensità. I materiali più pericolosi resteranno confinati in Piemonte, alcuni tra l'altro in un fazzoletto di terra a forte rischio inondazione? Anche su questo la battaglia del M5S sarà dura e al fianco di comitati e popolazione, che reclamano certezze per la sicurezza e la salute pubblica".


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