In una comunicazione con il blog stamane Giuseppe Arlotta ha voluto dire la sua su due commenti pubblicati ieri nel post di ringraziamento che Gabriele Massa ha voluto fosse insierito sul blog.
Una certa Alessia scriveva circa alcune comunicazioni sulle pagine Facebook di Arlotta stesso, con Massa e Taverna de La città che cambia. Alessia con malizia si chiedeva quali rapporti intercorressero tra i tre e di che cosa si ringraziavano a vicenda, come ci fosse qualche accordo sotterraneo o cose simili.
Arlotta e i due si sono concessi l'amicizia sul noto social network , pregherei quindi tutti i lettori che intendono mettere commenti di collegare la testa prima di scrivere qualunque cosa.
Arlotta ha anche puntualizzato che non vi sono fibrillazioni nella nuova maggioranza, dove sono in corso naturalmente delle discussioni sugli incarichi , non ci sono state decisioni particolari sugli assessori, si sta vagliando la nuova legge sulle quote rosa che parrebbe assegnare due assessorati proprio alle piu' giovani in lista che hanno ottenuto un numero elevato di preferenze. Su questo punto pero' sono in corso valutazioni. Arlotta non conferma e non smentisce l'attribuzione dell'assessorato alla cultura e delle politiche sociali alla sua persona ma ammette che si sta pensando alle figure di vice assessori da affiancare algi assessori che saranno scelti nei prossimi giorni.
Mauro Novo
mauroatlarge
Mi raccomando Arlotta, porti i suoi manipoli a bivaccare nel nuovo teatrino, l'avevo profetizzato alla ex sindaca.
RispondiElimina(nel senso di sfruttarlo al massimo per spettacoli e divertissemnet)
E si ricordi di togliere le barriere architettoniche, nella fretta di inaugurarlo si sono dimenticati.. ma c'è l'impegno a dare un piccolo contributo postumo..
Grazie Saint Just, sono al corrente di un contributo di circa 7000 euro da parte della Dott.ssa Venegoni (proveniente dai suoi emolumenti come sindaco) destinato all'installazione di un ascensore che faciliti l'accesso per le persone disabili alla nuova sala del Consiglio Comunale.Nulla togliendo alla bontà di intenti dell'ex sindaco , credo che i costi per l'acquisto di un ascensore, senza contare la manodopera, siano molto alti e non conoscendo quali siano i fondi a disposizione del comune (presumibilmente pochi), mi sembra più fattibile la soluzione di un servoscala.
RispondiEliminaInfatti.. come al solito idee buone ma mal realizzate.
RispondiEliminaL'ascensore costerà molto più dei 7000 euro.
Purtroppo i disabili non amano molto i servoscala.
Ma perchè hanno dato l'agibilità ad un teatrino non accessibile ai disabili, dentro ad un edificio pubblico poi... provate a farlo a casa vostra se ve lo fanno fare.
Saint-Just non ricominci, non è che io sia già morta solo perché non sono più in Municipio. Leggo tutto, e questo suo commento si rincorre nei secoli. Il suo "benaltrismo" porta al "nullafacentismo", Gli scalini sono tre, 2 più 1, ci ho messo i soldi, di mio, penso che ci possa essere una soluzione che sicuramente gli amministratori troveranno. Lei è peggio di Mosca per triturare gli attributi al popolo e all'inclita. Si goda il teatrino e se ne faccia una ragione: se invece preferirebbe vederlo bruciato per via dei tre scalini (e anche perché rosica) si compri i Minerva. Lei che è antico lo sa cosa sono.
RispondiEliminaBene, assidua lettrice, tre scalini sono il triplo di uno, che già costituisce una barriera architettonica. Ma l'ho già detto.
RispondiEliminaE ci si è persi per tre scalini?
Capisco perchè l'Italia è ridotta così.
ps
Non fumo e non uso i minerva)
Io rosico? Non sarà mica il contrario nel vedere il teatrino diventato bivacco per manipoli invece di reduci dell'armata rossa?
Ho il sospetto di aver triturato qualcosa anche al suo trituratore ufficiale....
cos'ha di strano un servoscala? Lo hanno tutte le strutture pubbliche, specie se la "barriera" da superare si limita a qualche scalino. E' il modo più economico, rapido e meno invasivo che si possa realizzare.
RispondiElimina... o forse preferite un ascensore, con lavori estremamente lunghi ed invasivi e che magari viene poi usato anche dai pigri (come accade con quello all'ingresso di Piazza Vische)?