giovedì 29 maggio 2014

COLLOQUIO CON LEO ALATI: I MIEI PENSIERI DOPO LE ELEZIONI

Leo Alati , candidato sindaco di Avanti Crescentino  in un colloquio con il blog,  ha voluto rendere pubblici i suoi pensieri sul voto e il dopo elezioni.

Alati conferma la delusione per il risultato ottenuto, la sua idea era quella di presentare una lista che fosse una alternativa in un momento di crisi per i partiti tradizionali.  Se a livello regionale ed europeo  il PD ha avuto un 'ottima performance e Alati ricorda che lui ha votatoalle regionali PD con preferenza a Corgnati, a livello locale l'effetto trascinamento  non c'è stato,  a Crescentino le cose sono andate diversamente.

La lista Avanti Crescentino era nata come stimolo  per trovare un punto di incontro tra le varie anime del centro sinistra cittadino;  se si fosse   trovato un accordo, avrebbe rinunciato alla presentazione e alla candidatura personale.  L'idea di Alati era quella di far fare un passo indietro ai due contendenti  la poltrona di sindaco e cercare una sintesi su un altro nome. Purtroppo le vicissitudini accadute e che ben conosciamo  hanno impedito che cio' accadesse.  Alati prende quindi atto della vittoria del Centro destra.

L'ex candidato che ha immediatamente ammesso la sconfitta dice di aver pagato uno scotto per l'assenza durata 5 anni dalla vita politica,  in piu' la lista Avanti Crescentino e' stata messa su in pochi giorni e improvvisando magari si compie qualche errore.

Ci sono cose, spiega Alati , che mi sono piaciute delle altre liste,  Greppi non prenderà indennita', forse anche altri assessori seguiranno la sua decisione, positiva anche la presenza di molti giovani che per settimane si sono impegnati a fondo nelle liste.

Alati riflettte anche sul fatto che ci sono persone che hanno posizioni economiche invidiabili e che possono, anzi debbono dare un po' del loro tempo per costruire qualcosa per la città, senza nulla chiedere in cambio.

Nella campagna elettorale Alati ha avuto purtroppo molte occasioni per toccare con mano il disagio economico che affligge la nostra città,  quindi la decisione che e' stata presa di sospendere alcuni appuntamenti fissati in campagna elettorali  era per destinare la somma a disposizione alle persone in disagio economico.

Fare il sindaco in un grave momento di crisi, e' convinto Alati , e' davvero difficile, percio' non ho mai attaccato la Venegoni in questi 5 anni, perche' so che si e' trovata davanti ad alcune situazioni piuttosto complicate e ha dovuto lei stessa aiutare dei disperati che non avevano nulla.  Quindi ha sempre rispettato la Venegoni, ognuno e' rimasto delle sue idee e parlando di idee la Veneogni e lui sicuramente non sono cosi' lontani.

Alati vuole trasmettere i migliori auguri al nuovo sindaco, convinto che farà un buon lavoro, nonostante le difficoltà del periodo;  Alati riflette anche sulla grande quantita' di giovani presenti nelle liste,  sicuramente di molti di loro si sentirà riparlare perche' sono il futuro.

L'ex candidato di Avanti Crescentino  ha voluto dire la sua anche sul caso Tomasoni ( vedi post apposito pubblicato ieri mattina. ).  Alati pensa che in quel che dice la Tomasoni ci sia un bel fondo di verità.
Da vecchio della politica locale,  io li avevo avvertiti,  disuniti si perde,  c'era  bisogno di una sintesi politica.
La lista Avanti Crescentino e' stata presentata per far riflettere le due parti  separate e magari far cambiare   idea. Alla fine , prosegue Alati le cose sono andate come sappiamo,  il dottore aveva chiesto il ritiro di entrambi i contendenti e di cercare ovviamente un terzo candidato, ma la rottura e' stata insanabile.

Sulle altre liste  Alati dice qualche parola,   su GMM, sottolinea la bravura, l'oratoria e l'ottimo lavoro svolto in  opposizione  con molto impegno, i risultati l'hanno premiato con il secondo posto.  Il risultato del PD invece e' frutto di un qualcosa di cercato  e di voluto, era inevitabile la  sconfitta .

Infine Alati riflette ancora sulla esperienza fatta che comunque sia andata e' stata positiva, i toni sempre pacati, ma si rammarica di un esponente della sua lista  Avanti Crescentino che e' andato sopra le righe durante un comizio pubblico .

Mauro Novo
mauroatlarge 

3 commenti:

  1. ...certo che è curioso...per evitare le due liste a sinistra...ne fa una terza. che genio! MA SIAMO SICURI CHE LA SUA LISTA SI POSSA DEFINIRE DI SINISTRA?...la scorsa tornata Alati si è presentato in lista con Greppi, Sellaro è un libero battitore, Raviolo ex sindaco di Lamporo in quota Lega...mah...forse che Greppi debba ringraziare Alati per l'ulteriore favore?

    RispondiElimina
  2. Egregio anonimo, la volta precedente ero candidato alle europee per sinistra e libertà. Ho accettato la candidatura nella lista civica di Minoli perché avevo previsto quanto sarebbe successo nella lista Venegoni. Certo, avrei potuto limitarmi a restare fuori, ma nella scelta hanno pesanti le ironie razziste ricevute in un incontro ufficiale nella sede del PD da un esponente del loro direttivo senza che gli altri lo smentissero: secondo costui io, in quanto calabrese, sarei stato facilitato nel conseguimento della laurea dal momento che a Reggio Calabria le lauree le regalano. Mi sono detto che se questa è la sinistra voglio vedere da vicino come è la destra. È stata un'esperienza umana positiva, ma politicamente non è la mia casa. a titolo di curiosità, a Reggio Calabria la facoltà di medicina non esiste e io la laurea e le due specializzazioni le ho conseguite a Torino. Egregio anonimo io non sarò un genio e lei sicuramente è una persona intelligente, ma ritengo che a livello amministrativo locale, ma non solo, spesso l'etichetta non corrisponda al contenuto. Grazie comunque per le critiche e le auguro di trovare il coraggio di firmarsi. Le mie scelte possono essere giuste o sbagliate ma le faccio a viso scoperto: se avessi deciso di votare Greppi lo avrei detto senza problemi. È un democristiano esattamente come tanti che militano nel PD. Leo Alati.

    RispondiElimina
  3. "È un democristiano esattamente come tanti che militano nel PD"
    E quelli che non lo erano lo sono diventati.

    RispondiElimina