LA SERATA INFORMATIVA SULLA CENTRALE CH4 TENUTA DAL CONSIGLIERE MOSCA DI CRESCENTINO RICOMINCIA VENERDI' 30 AGOSTO

Si e' svolta ieri sera in sala consiglio, con 
la presenza di un folto pubblico, la serata informativa sulla centrale 
CH 4 che il consigliere di Crescentino Ricomincia, Gian Maria Mosca ha 
organizzato per fare il punto della situazione prima delle decisioni 
del Tar che saranno prese nell'udienza programmata per l'11 settembre.

E' noto che l'azienda con un ricorso al TAR  ha di fatto annullato 
l'ordinanza dell'amministrazione che ordinava la sospensione 
dell'attività della centrale fin tanto che non fossero eliminate o 
minimizzate le emissioni odorigene emesse dall'impianto.  Mosca ha 
chiaramente dichiarato che da parte degli amministratori si e' fatto 
finta di voler risolvere il problema, non avendo seguito un iter che 
secondo il consigliere di opposizione andava preso in considerazione.

Una buona base per un documento inoppugnabile era prendere in 
considerazione l'art 217 che parla di sanità pubblica,  con un suo atto 
il sindaco puo' far sospendere qualunque attività che causi problemi di 
salute alla cittadinanza,  mentre invece si e' preferito appellarsi ad 
Arpa e Asl. L'Arpa ha mandato il famoso naso elettronico, ma lo stesso 
ente aveva spiegato in una lettera i limiti di questa prova,  mentre 
l'ASL in un'altra comunicazione all'amministrazione ha detto 
chiaramente che le lamentele e le denunce degli abitanti hanno una 
prevalenza sui risultati del naso elettronico, e rammenta al sindaco 
che appellandosi all'art 217 lei stessa  puo' risolvere la situazione.

Il consigliere Mosca ha parlato di un atteggiamento fatalista da parte 
della sindaca Venegoni,  secondo lei il fatto che dalla centrale 
arrivassero emissioni odorigene  era molto strano, essendo il primo 
caso che presentava queste problematiche,  ma a detta del consigliere 
con un ricerca su google si viene a scoprire che di casi simili se ne 
trova prova a bizzeffe.  Mosca e' poi tornato sul naso elettronico con 
la prova fatta in data 11 giugno, la relazione dell'istituto stesso 
mostra i limiti delle prove svolte con questo aggeggio.
Mosca rivela 
poi che l'ordinanza non e' stata emessa dal sindaco, ma il sindaco ne 
ha demandata la stesura e sottoscrizione al segretario comunale. 
Mosca 
Mosca ha puntato il dito su un vizio genetico contenuto nell'atto: la parola 
sospensione senza indicare un termine, mina alla base l'efficacia 
dell'ordinanza, quasi a voler sospettare che l'errore sia stato fatto 
apposta, percio' il Tar dopo solo 2 giorni dalla presa in esame l'ha  sospesa.

Quali potrebbero essere le soluzioni da qui al fatidico 11 
settembre,  per dare una speranza alle persone che abitano nella zona 
adiacente la centrale della discordia e che sono giustamente esasperate dalla situaione?

  Non c'è molto da fare e lo stesso avvocato 
consigliere si e' detto non ottimista, ma lottare si puo' e le basi per un contrattacco ci sono.

Si deve far notare che la centrale non opera 
in termine coogenerativo ( non sta dando calore al supermercato in 
quell'area, mentre doveva dare calore a scuole e anche a questa 
struttura ),  L'assessore all'ambiente ha confermato cio' durante un consiglio comunale.

C'è poi anche un mancato introito da parte del 
comune per le spese di riscaldamento alle scuole, non e' ancora 
arrivato nulla ed e' stato violato un accordo preso.
 
Spulciando tra le varie sentenze su questo tipo di centrali, Mosca ha poi trovato un 
documento del TAR delle Marche che afferma l'obbligatorietà della VIA 
e' sancita dalle norme, se la valutazione ambientale non e' stata fatta, la centrale e' illegale.

Mosca a questo punto ha chiesto carta 
bianca all'amministrazione ( nessun amministratore di maggioranza era 
presente in aula n.d.r. ) e  anche un tecnico che indaghi sulla mancata 
fornitura al  supermercato, in questo modo ci sarebbe speranza di far saltare la legittimità della convenzione .

Ha poi chiesto la  parola 
Salvatore Sellaro , ex assessore all'ambiente ed uno dei pasionari di 
questa vicenda che dura da oltre un anno.
A differenza di Mosca,  Sellaro ha parlato con toni accesissimi con minacce di querele che 
aleggiavano già nell'aere,  si puo' riferire che il vulcanico 
combattente abbia dichiarato che l'amministrazione e' andata contro la 
popolazione al primo ricorso al TAR. Non solo la Venegoni ha la 
responsabilità per questa disastrosa centrale ma anche tutti gli altri amministratori di maggioranza
e nessuno e' piu' credibile,  hanno usato una linea omertosa e piuttosto autoritaria.

Sellaro non ha peli sulla lingua , parla di 
amministratori che hanno mentito fino alla presentazione del progetto 
dopo che per mesi si era discusso di nascosto nelle stanze del comune 
su questo argomento,  progetto dall'iter velocissimo passato in pochi giorni

In piu', Sellaro accusa l'amministrazione di essere stati 
a conoscenza  delle emissioni odorigene . Sellaro poi confessa che si e' 
sentito  intimidito dalla multa che gli e' stata comminata  
causa pubbliche affissioni non regolari,  Sellaro accusa anche la sindaca di 
trattare dall'alto in basso le persone e di non ascoltare i 
 suoi cittadini. Sellaro denuncia poi i prezzi secondo il suo parere, 
abnormi, per il terreno su cui e' sorta la centrale della discordia.
Sellaro ha poi proseguito le sue invettive 
contro la sindaca e gli amministratori che secondo lui ora hanno le 
lacrime di coccodrillo. Sellaro ha rivelato anche che il comitato 
chiederà incontro al prefetto e porterà i certificati medici 
 di coloro che hanno lamentato guai di salute. In un crescendo drammatico  l'ex 
assessore accusa sindaca e amministratori di aver distrutto il futuro 
di molte famiglie , ha chiesto il pagamento dei danni che dovranno
secondo lui , essere liquidati da sindaco e  assessori previa vendita delle loro case situate naturalmente dove la puzza non arriva.

Ha preso poi la parola Raviolo, ex sindaco di Lamporo 
che denuncia il suo problema di salute causato a suo dire dalle emissioni odorigene con continui  abbassamenti di voce .
inoltre ha affermato    che da sindaco mai e poi mai si  sarebbe  preso una grana non 
indifferente.  Raviolo e' arrabbiatissimo con tutto e tutti e ricorda 
anche che non si sarebbe mai comportato  come si e' comportata la 
sindaca e che non e' stata fatta la Valutazione di impatto ambientale.  
Raviolo ha poi ripetuto 3 volte siamo stufi stufi stufi e ha detto che 
tutte le cartelle  mediche delle persone che lo vorranno,  saranno inviate 
alla Procura della Repubblica per un esposto. Anche secondo Raviolo , 
le spese legali sostenuto dovrebbero essere pagate dagli amministratori di maggioranza.
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Mauro Novo
mauro at large