BORGO REVEL RAVE PARADE

Gli ultimi ravers se ne sono andati stamane, suonati come delle campane e mangiati dai moscerini ( ma i maligni dicono che i fastidiosi insetti morivano all'istante appena pungevano i ravers....chissa' perche'....), ma nella linda Borgo Revel, grazioso borgo tra Crescentino e Verolengo, di cui è suo malgrado frazione,  non si parlava d'altro già da sabato sera, quando i tranquilli cittadini hanno cominciato a vedere prima sulla statale e poi anche nelle strade del paese una fiumana di gente che camminava verso quella che pensavano la terra promessa,  una stradina che immette in un boschetto che poi porta sulle rive della infida Dora Baltea,  luogo che finora era noto solo da pescatori e da coppiette in cerca di tranquille scopatine.


Borgo Revel come Woodstock quindi,  e chissà se la persona che uscita a prendere un po' d'aria sabato verso le 23 ,  che si è trovato davanti un tipo con una crestona viola fuscsia in testa che cercava di arraffare frutta e verdura dal suo giardino si è sentito come gli abitanti di Jasgur Farm nel magico agosto 1969 quando gli hippies e gli alternativi invasero quelle tranquille lande per assistere ad un concerto che cambio' la storia della musica . 


Poi si è scatenato il bailamme,  qualcuno che non si era accorto della moltitudine di persone in giro ha pensato che fosse già tempo della patronale di S Anna , ma la musica che arrivava in quasi tutte le case del paese non era eseguita da Vanna Isaia o Matteo Tarantino, ma era un tum tum tum continuo, che forava le orecchie e che impediva di prendere sonno.


Una signora stamane mi ha detto che nelle aree piu' vicine al rave non si è dormito e non vi dico la prosopoea di maledizioni e di accidenti che son seguiti, per non parlare dei cani che abbaiavano e delle auto che continuavano ad arrivare.


Al mattino poi , tra gente che andava a piedi verso Chivasso o che cercava di prendere un inesistente treno, e ragazzi che si accampavano per dormire nelle aiuole delle rotonde che portano a Verolengo,   i Borgorevelesi non ci capivano proprio piu' nulla e molti sono andati a vedere che succedeva oltreponte, ma arrivati all'incrocio fatale si son guardati bene dall'entrarci, visto la marea di auto e caravan parcheggiati in ogni dove e i Carabinieri che controllavano.


Per tutta la giornata poi l'andirivieni è continuato,  alcuni ravers sono entrati nel paese facendo anche qualche innocente marachella come cercare di far danni ad un distributore di bibite e sigarette , la cosa ha preoccupato molto gli abitanti che stamane incontrandosi negli esercizi pubblici del paese ha espresso tutta la rabbia per gli accadimenti.


In conclusione vorrei dire alcune cosette e chiedere la vostra attenzione ed opinione.


Quando viene organizzata una festa in modo legittimo, che sia una patronale, una manifestazione di pro loco e di una associazione,  si devono chiedere permessi a go go,  pagare tasse e SIAE se c'è musica, tenere gli orari in modo che non si causi disturbo, tanti permessi da far passar la voglia.


Qui , nel giro di mezz'ora ci sono piombati addosso una contumelia di figuri, c'è chi dice 1000, chi dice 2000 o peggio,  gente senza arte ne parte, a piedi, in treno e peggio, con auto con targhe coperte con naylons e cartoni che impedivano l'identificazione, che se facessimo noi cosi' ci portano al commissariato e ci dobbiamo prendere anche l'avvocato per difenderci ed invece , TUTTO LISCIO, TUTTO BENE,  BALLATE PURE FINO A CHE LE FORZE VI REGGONO IN PIEDI,  e fermarli prima? e farli smettere?  No meglio per l'ordine pubblico che il sabba continuasse indisturbato......


A VOI LA PAROLA


Mauro Novo
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