mercoledì 21 marzo 2012

VILE AGGUATO AD ALBERTO MUSY CONSIGLIERE COMUNALE TORINESE DELL'UDC , DA LA STAMPA ONLINE WWW.LASTAMPA.IT

Torino, agguato ad Alberto Musy
Sei colpi al leader del Terzo polo




Sei colpi di pistola stamane a Torino contro il consigliere comunale Alberto Musy, leader dell'Udc. Un bandito gli ha sparato sotto casa, in via Barbaroux, in pieno centro cittadino. Musy, che è stato candidato sindaco di Torino nel 2011, è stato trasportato d’urgenza all’ospedale Molinette. Sul posto sono intervenute la Squadra Mobile e la Digos. E' grave, in prognosi riservata. E' intubato nel reparto di Rianimazione.

E' successo verso le 8. Un agguato in piena regola, studiato nei dettagli. Un uomo con in testa un casco da motociclista ha suonato il campanello di un vicino di casa. S'è fatto aprire, dicendo che doveva consegnare un pacco.

Musy era uscito di casa alla solita ora per portare le bambine all'asilo e a scuola. Era appena tornato in via Barbaroux. L'aggressore lo aspetta nel cortile, mascherato da un casco. Musy capisce cosa sta succedendo, e corre in cortile.

Un revolver calibro 38 esplode sei colpi, tre o quattro vanno a segno. Alcuni alle spalle: perché Musy, accortosi di ciò che sta succedendo, cerca di scappare. L'altro lo rincorre. Musy volta le spalle, grida. Poi cade a terra. Lo sparatore fugge via a piedi. Cadendo a terra, Musy si ferisce alla testa.

La prima a soccorrerlo è la moglie, che corre in cortile. Musy è ancora cosciente quando arrivano i soccorritori. Non più quando arriva in ospedale. E' grave, ma pare che per fortuna i colpi non abbiamo raggiunto organi vitali.

Gli inquirenti hanno formulato un primo identikit dell'aggressore: l'uomo era coperto da un casco nero integrale e indossava un impermeabile scuro lungo. Il sindaco di Torino, Piero Fassino, non appena appresa la notizia dell'aggressione a Musy, si è recato alle Molinette.


Un agguato in piena regola, in uno stile che purtroppo richiama alla mente altri agguati in decenni precedenti ed infausti, proprio nelle giornate in cui celebriamo il decennale dell'assassinio di Marco Biagi,  non sia MAI MAI MAI, che si torni a quegli anni nefasti .
La discussione civile, la battaglia politica anche dura non deve MAI trascendere nella violenza.


Mauro Novo
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