giovedì 22 marzo 2012

Se si critica israele si e'antisemiti?

I terribili fatti di Tolosa hanno riportato alla ribalta un problema mai del tutto sopito in Europa: l'antisemitismo.


Le statistiche dicono che proprio la Francia e' la nazione europea in cui il problema e' piu' presente con  gravi episodi di profanazione di cimiteri ebraici, scritte sui muri, attacchi alle sinagoghe fino alla tragedia di tre giorni fa , ma non si scherza nemmeno  in Regno Unito , Belgio e Spagna, ma anche in Italia   razzismo o anche solo fastidio verso gli ebrei sono sicuramente presenti.


Il cancro dell'antisemitismo e' alimentato da vari fattori con  pregiudizi, cliches, poteri economici supposti che furono la base dell'odio nefasto scatenato dai nazisti., senza dimenticare che le persecuzioni contro gli ebrei furono presenti anche nella Russia degli zar e durante il regime comunista.
                  
Anche la politica del governo israeliano per qualcuno e'causa di antisemitismo, ma su questo tema una riflessione e' d'obbligo.


Naturalmente tutti condanniamo la folle sparatoria di Tolosa, ma ritengo errato il pensiero di alcuni commentatori che tacciano di antisemitismo tutti coloro che criticano la politica del governo israeliano.


Io sono lontano mille miglia dall'odio razziale per gli ebrei, ma da anni sono contro le scelte politiche di Israele, contro i soprusi e le violenze perpetrate contro la popolazione palestinese.


Ho sempre condannato gli attentati palestinesi contro persone inermi , ma la costruzione di muri, le continue umiliazioni, come impedire alle popolazioni palestinesi di lavorare o anche solo di avere cure appropriate, le bombe su Gaza non fanno di Israele una nazione da prendere come esempio e non aiutano a risolvere il problema;  l'attuale governo israeliano poi è forse il peggiore dall'anno di fondazione di questa nazione che è sempre stata fonte di conflitti che hanno destabilizzato un'area molto sensibile del nostro pianeta e che è nata su territori che erano abitati da altri e su cui gli ebrei si sono insediati con la forza e la complicità della politica internazionale  con la coscienza sporca dopo la tragedia dell'Olocausto .


E' sempre poi irrisolto e di difficile comprensione da noi , la commistione poco laica di religione e stato che convivono in Israele, come se, una democrazia compiuta come quella israeliana fosse piu' simile ad un paese arabo che a una democrazia occidentale.


Quindi uno sguardo critico su Israele deve essere lecito ed accettato senza essere tacciati delle piu' enormi nefandezze, è molto comodo per certi politici di quella nazione tirare sempre in ballo supposti ostracismi razzistici ; gli atteggiamenti di Francia e Gran Bretagna verso la nazione ebraica sono quelli piu' giusti ed equilibrati, mentre i nostri, soprattutto durante i governi Berlusconi sono stati di solo appoggio e di nessuna critica forse per far dimenticare che l'Italia  fu con la Germania l'unico paese europeo in cui ci furono in vigore  leggi razziali contro gli ebrei prima della seconda guerra mondiale, ma anche questa colpa storica deve essere superata in modo di poter  guardare agli innumerevoli errori israeliani con la freddezza necessaria ad una nazione europea. 


Le vostre opinioni sono naturalmente le benvenute.


Mauro Novo
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4 commenti:

  1. ottimo articolo Mauro

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  2. grazie Laura, mi e' costato molto scriverlo e tempo per limare e plasmare i miei pensieri
    Mauro

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  3. Anch'io penso che sia un bell'articolo e credo non sia antisemitismo criticare lo stato di Israele. Sicuramente una vicenda complicata quello di Israele, ho sempre avuto idee contrastanti sulla vicenda Israele e Palestina, a distanza di anni, e dopo tante violenze, sia da una parte che dall'aòtra, hanno torto tutte e due gli stati.
    Rossella C.

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  4. Anch'io penso che sia un bell'articolo e credo non sia antisemitismo criticare lo stato di Israele. Sicuramente una vicenda complicata quello di Israele, ho sempre avuto idee contrastanti sulla vicenda Israele e Palestina, a distanza di anni, e dopo tante violenze, sia da una parte che dall'aòtra, hanno torto tutte e due gli stati.
    Rossella C.

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