lunedì 26 dicembre 2011

PROBLEMI DI GIUNTA A TRINO

UNA VOLTA O L'ALTRA BISOGNERA' CHIEDERCI PER QUALE MOTIVO LE NUOVE FONTI ALTERNATIVE DI CREARE ENERGIA, DIVENTANO UN ENORME PROBLEMA PER LE GIUNTE COMUNALI DEI NOSTRI PAESI,  PRIMA CRESCENTINO CON LA SINDACA VENEGONI CHE TOLSE LE DELEGHE A DUE ASSESSORI ANCHE PER COLPA DELLE LITI SU MOSSI E GHISOLFI,  ORA A TRINO  DOVE UNA CENTRALE A BIOGAS DELLA DISCORDIA MANDA A CASA MARIO BURRONE , IL CUI SINDACO FELISATI HA TOLTO LE DELEGHE PUR SAPENDO DI METTERE IN PERICOLO L'ESISTENZA DELLA SUA MAGGIORANZA.
GLI ULTIMI GIORNI DEL 2011 SONO QUINDI DA BRIVIDO NELLA POLITICA TRINESE CHE E' SEMPRE PIU' PRESENTE SU MAUROATLARGE ANCHE GRAZIE AD UN FOLTO NUMERO DI LETTORI CHE QUESTO BLOG SI STA GUADAGNANDO IN QUELLA CITTA', RINGRAZIO I LETTORI TRINESI CHE MI AIUTANO AD ESPORTARE QUESTO MODO DI DARE NOTIZIE E DI RACCOGLIERE COMMENTI.

MAURO NOVO



TRINO - Natale senza deleghe per Mario Burrone - Marco Felisati lo estromette dalla Giunta comunale proprio alla Vigilia - Prima vittima della Centrale a biomasse
 

TRINO
– Passerà un Natale senza deleghe di Assessore del Comune di Trino, 
Mario Burrone. Con studiato tempismo
il Sindaco, 
Marco Felisati, a mezzogiorno di oggi gli ha consegnato la lettera (protocollata però in data 23
dicembre) con cui lo “scarica” dalla sua Amministrazione. Una vera e propria "purga" di buona - si fa per dire - memoria.

E sì che Burrone era di fatto il Super Assessore del politburo trinese. Stava un
po’ a Felisati come – appunto –  
Grigorij Zinov'ev a Stalin.

La sua era una sorta di “pandelega”: Polizia Municipale, Attività
produttive, Sport, Rapporti con gli Enti; incarico speciale per seguire alcuni
importanti Lavori Pubblici quali il rifacimento della due Piazze, Dante e
Martiri, del Campo Sportivo, del Mercato Coperto, della nuova Piazza di
Robella. Per finire, Vice Presidente del Parco del Po.

Ma c’è di più: Quando – nella precedente Amministrazione, quella guidata dall'ex Sindaco Giovanni Ravasenga – furono tolte
le deleghe a Felisati, giudicato troppo ribelle, Burrone si indignò, difese il
collega e così furono tolte le deleghe anche a lui.

Ora è proprio quel Felisati nel nome del quale si immolò e che poi
portò, con contributo decisivo, alla affermazione alla guida di Palazzo Civico,
che gli dà il benservito.

Motivo? Non c’è più fiducia. Burrone è caduto sulla Centrale e
Biomasse, che sembra essere diventata la protagonista – per tanti motivi – di una
versione amministrativa e  padana, con adiacenze
emiliano romagnole, di qualche romanzo di 
Dan Brown.
Meglio sarebbe – paiono ritenere Burrone ed il collega di Giunta 
Massimo Negri – starne alla larga. Felisati, invece,
non fa mistero di essere a favore. Burrone gli ha però rimproverato di esserlo
stato, un po’ misterioso, così che nessuno in Giunta ne sapeva un gran che.

Da oggi, quindi, Mario Burrone torna semplice Consigliere
comunale. Come si sente?

Il riserbo è assoluto, anche se l’ex Assessore ( 49 anni,
Ufficiale di Polizia Giudiziaria della Polizia Provinciale, in Giunta a Trino
dal 2007 ) ci tiene a dire che è sereno e trascorrerà serenamente il Natale in
famiglia.

Ma che non rinuncerà a svolgere, in Consiglio, una ruolo di
controllo. E c’è da credere che, quanto a controllare, controllerà di sicuro.

7 commenti:

  1. Mi ricorda tanto quello che accadde per le fioriere, allora furono Felisati e Burrone a subire il ritiro delle deleghe da parte di Ravasenga. Causa diversa, finale uguale?

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  2. Si spera che Felisati non mandi via due persone per metterne delle altre che siano di suo gradimento , che dicano sempre di si, che lui non venga sottomesso alle sue volontà ma purtroppo in politica a volte bisogna cercare di mandare anche giù dei rospi, infatti questo teatro ricorda molto quello delle fioriere a quel punto i cittadini di Trino chiedono ad alta voce e meglio tornare alle urne!!!!!

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  3. Non fatevi troppe illusioni, il regista ha studiato bene il copione e gli attori sono stati istruiti a puntino. Chi spera in una caduta resterà deluso, la mossa era pronta da tempo e si aspettava solo il momento giusto per metterla in atto. Ora viene rimosso un grosso problema che pesava sul proseguimento di questa esperienza amministrativa, al suo posto entrerà a breve un sostituto che porterà i numeri e la stabilità necessaria a questa amministrazione per raggiungere con tutta tranquillità la fine del mandato. In fondo se dal centrosinistra locale non si sono ancora alzate urla di giubilo un motivo c'è: o sanno oppure hanno sentore che la situazione è stata pilotata e non è al buio. Felisati resta in sella, e più forte di prima potendo contare sul sostegno di nuove forze con lunga esperienza nell'amministrare un Comune. Non mi pare ci sia altro da aggiungere.

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  4. Questo sarà solo ed esclusivamente un balletto politico per dare il posto a qualcuno che non e' riuscito a entrare e che al suo comando dovranno sempre dire di si!!!

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  5. on questa mossa Pedrale è out. Rosso entra a tutti gli effetti nella stanza di comando del suo Comune. A breve entrerà un nuovo assessore, e con lui altri appoggi "esterni" garantiti dal deputato trinese. Felisati ha semplicemente fatto la sua scelta, rimandata da troppo tempo e alla quale non poteva più ritardare. Addio Pedrale, avanti con Rosso. Questo vuol dire fuori Burrone e dentro ... vabbè dai non voglio togliervi il gusto della sorpresa, che poi è il segreto di Pulcinella.

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  6. Sarà offensivo , ma sicuramente pertinente postare l'on. roberto rosso dove si parla di inceneritore e di scarti.
    L'arte di certi politici di riconvertisi , di riciclarsi cercando di salire sul carro vincente.

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  7. Si saranno graditi come dice l'anonimo delle 14,06 ma solo a sapere di essere con Rosso o appoggiare qualcuno non se sono tanto tranquillo perche' l' 8 marzo 2012 e vicino chissa' come andrà a finire? Pensateci e riflettete Auguri DI BUON ANNO 2012 e in Bocca al Lupo.

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