giovedì 24 novembre 2011

A TRINO LA MAGGIORANZA PERDE I PEZZI....

TRINO - L’addio di Marco Ferraris a Felisati - Un lungo quaderno di doglianze, poi l’approdo a "Io amo Trino"
Marco Ferraris 
Ancora tensioni nella maggioranza che regge il Comune di Trino. Dopo un lungo periodo di malessere, ecco infine l’atto con cui il Consigliere Marco Ferraris abbandona il gruppo “Per Trino e per la Robella”, approdando a “Io amo Trino”.
Ecco il testo della lettera inviata al Sindaco, con le motivazioni.
Gentile Sindaco, in qualità di Consigliere Comunale della città di Trino, senza vincolo di mandato, visto il perdurare delle motivazioni di seguito elencate:
- mancanza totale di dialogo, confronto politico, gestione politica (gruppi consiliari) tra i Consiglieri di maggioranza;
- revoca delega agli Uffici Tecnici (atto non amministrativo ma politico); 
- revoca delega nel Consiglio di Amministrazione Casalegno (ripristinato a seguito di causa legale contro il Comune stesso);
- non rispetto delle deleghe in capo agli Assessori (“incarichi, …): non è più chiaro “Chi fa chi e che cosa!!!”;
- mancanza di informazione, dialogo e trasparenza sull’iter seguito per il debito fuori bilancio;
- gestione Protezione Civile;
- difficoltà di accesso agli atti amministrativi (tempistiche, …)
- mancanza di volontà politica nel convocare la Commissione consiliare LL.PP. Viabilità, Territorio, Ambiente, Urbanistica” (ove proporre e discutere argomenti/idee/progetti/criticità sulle problematiche della nostra città); 
il sottoscritto ritiene di non poter più far parte della lista “Per Trino e per la Robella” e dichiara di passare nella lista “Io amo Trino”.
Si prega di portare a conoscenza quanto espresso nel prossimo Consiglio Comunale.

Distinti saluti.

Il Consigliere Comunale


Marco Ferraris

6 commenti:

  1. PRIMA AIUTA A FELISATI A FAR CADERE LA GIUNTA RAVASENGA GIOLITO E POI FA DI NUOVO IL PATTO CON IL DIAVOLO, SONO PERSONE CHE HANNO SOLO VOGLIA DI POLTRONE.

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  2. Prima di dire cazzate sei pregato di informarti. E' al suo primo mandato quindi non ha aiutato proprio nessuno nel fare le scarpe a Ravasenga, cosa che invece ha fatto metà della sua attuale maggioranza. Bella gente davvero c'è nel centro destra, pronti a coltellarsi alla schiena alla prima occasiano. Complimenti.

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  3. Visto che si parla di Trino ecco una notizia che interessa temo anche noi.

    "Sappiamo che sono in previsione al Covevar ingenti aumenti per lo smaltimento dei rifiuti per Trino, passando da 40 a 70 euro a tonnellata in due anni. Contestiamo queste cifre".

    Alessandro Portinaro, capogruppo di "Trino è tua" lancia l'allarme in materia di rifiuti. "I trinesi in questo passaggio al porta a porta si sono dimostrati capaci di accogliere la novità, nonostante scarsa informazione e difficoltà varie - dice il consigliere di minoranza - Sono contento che il porta a porta sia stato accolto bene dai trinesi, per noi la differenziata è sempre stata una priorità, anche se purtroppo siamo partiti tanto in ritardo. La prima fase ha avuto parecchie ombre: una partenza zoppicante, informazione non adeguata e tanto più grave se si tiene conto che siamo partiti anni dopo quello che quasi tutti hanno già vissuto con gli start up. Passando al Covevar, il sindaco Marco Felisati fa parte del Consiglio d'amministrazione e quando si fa parte di un consorzio, con spesa comunale pari a 800mila euro del bilancio, il sindaco non può permettersi di non essere mai presente alle riunioni del consiglio di amministrazione. Capisco che abbia molti impegni come sindaco, ma basterebbe una delega a qualche componente della sua Amministrazione, non capisco perchè non lo faccia. Potrebbe essere un altro segnale che questa giunta non è più compatta".

    Le prospettive: "Sappiamo che ci sono documenti in discussione che prevedono il quasi raddoppio dei costi per Trino in due anni, passando da 40 a 70 euro a tonnellata. Cifre che ritengo esagerate e che mi portano a chiedere se siano state calcolate in modo corretto le quote su ognuno dei comuni vercellesi. Credo che serva qualche approfondimento e capire come vengano realmente calcolate queste cifre - spiega Portinaro - anche in funzione di cosa accadrà nei prossimi anni. Dove andranno i rifiuti? Chi e come li smaltisce? L'inceneritore di Vercelli, vero nodo, che fine farà? Bisogna invece spingere sulla differenziata e il Covevar deve definire una sua strategia con i Comuni, la Provincia di Vercelli, anche se la nuova Amministrazione su rifiuti e ambiente è di un silenzio assordante, e con la Regione Piemonte. Il Pd sta preparando le sue proposte alternative all'inceneritore".

    Passare da 40 a 7 euro a tonnellata può comportare aumenti in bolletta per i trinesi? "Temo di si, questo incremento rischia di voler dire aumenti sulle bollette dei rifiuti per i prossimi due anni".

    E a Crescentino come siete messi? Avete notizie in merito?

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  4. abituato a sgridare i commentatori di crescentino....ai lettori di trino, moderatevi nei commenti ...
    il blogger da crescentino

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  5. obbedisco chiedendo venia, ma leggere certe fantasie mi ha fatto leggermente inc....

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  6. PER CHI NO SI RICORDA QUESTE SONO LE PERSONE CHE IL CONSIGLIERE FERRARIS SI E' MESSO INSIEME

    Rosso: “Associazione a delinquere”
    Pubblicato Martedì 30 Agosto 2011, ore 7,15
    L’accusa è formulata dai pm che indagano sull’attività della fondazione Terre d’Acqua promossa dal politico pidiellino. Secondo i giudici il sottosegretario finanziava la sua attività politica con lo storno di fondi pubblici
    BUFERA su Roberto Rosso
    Associazione a delinquere, peculato, concussione: sono le accuse mosse al sottosegretario pidiellino Roberto Rosso e ad altri sette tra politici e professionisti, quasi tutti del Vercellese, dal procuratore Antonio Rinaudo e dal sostituto Pier Luigi Pianta nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione Terre d’Acqua. Gli indagati dovranno comparire davanti al giudice l’11 ottobre in occasione dell’udienza preliminare; sarà poi il gup a decidere se procedere con il rinvio a giudizio o archiviare. Oltre al coordinatore del Pdl di Vercelli ci saranno anche Nicola Sirchia, ALESSANDRO GIOLITO , Gianfranco Chessa, Tino Candeli, GIOVANNI RAVASENGA , Roberto Saviolo e la valdostana Cinzia Joris.

    Come riportato dal Fatto Quotidiano “Secondo la Procura di Vercelli , la fondazione Terre d’Acqua, che avrebbe dovuto utilizzare i fondi stanziati dalla Provincia per organizzare eventi culturali e feste, o
    informare, sarebbe servita per far sparire una parte delle somme di denaro. Da qui l’accusa, grave, di associazione a delinquere”. La fondazione avrebbe ottenuto oltre 1 milione 400 mila euro da stanziamenti pubblici; denaro servito in parte per sostenere le iniziative politiche di Rosso, passato nel giro di un anno dal Pdl ai finiani di Futuro e Libertà, prima di tornare alla base, dove è stato premiato con una cadrega governativa. Il Ras del vercellese aveva ricoperto in passato anche l’incarico di vicepresidente della Regione, subito dopo l’insediamento in piazza Castello di Roberto Cota, ma dopo pochi mesi preferì Roma a Torino e si dimise, conservando l’incarico parlamentare.

    Sarebbe stato proprio lui, secondo l’accusa, a indurre gli amministratori di Provincia e Comune di Trino (i due azionisti di Terre d’Acqua) ad assecondare le richieste di finanziamenti a favore della fondazione per poter usufruire di ingenti somme di denaro. “Non solo. Rosso e altri avrebbero indicato nel bilancio della società che del denaro sarebbe servito come compenso per il lavoro svolto da Anna Montarolo, moglie di Giolito, che figurava come dipendente. In realtà la Montarolo (che non risulta fra gli indagati, ndr) non ha mai prestato attività professionale per Terre d’Acqua”.

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