giovedì 13 gennaio 2011

QUANDO SI SPEGNE UNA LUCE : LA CHIUSURA DEL SUPERMERCATO COOP

La notizia è arrivata alla fine dell'anno,  prima sussurrata e poi detta ad alta voce dagli stessi dipendenti :  la Coop di Viale Po , se nulla cambia,  chiuderà i battenti entro febbraio di quest'anno.

Dopo quasi 22 anni,  prima Sidis e poi Coop, si chiude la storia di un punto vendita nato contrastato,  senza un reale parcheggio , ma in una zona molto appetibile della citta',  in centro e ad alta densità abitativa.

I Crescentinesi,  abili sempre a trovare una ragione o a fabbricarla cosi' per sport, si sono subito scatenati a cercare una ragione per la chiusura,  ho sentito le bizzarrie piu' strane,  chiude perchè lo stabile è in pericolo crollo, il tetto è lesionato,  chiude perchè il comune vuole riaprire il cinema,  chiude perchè han paura del supermercato che aprirà in zona scuole.

Tutte fuffe cari lettori, tutte sciempiaggini alla crescentinese,  non si è mai visto un supermercato chiudere perchè ne apre un altro (ci vogliono mesi ancora suvvia...) al massimo si da battaglia,  lo stabile pericolante? Sono pericolanti i cervelli di chi ha messo in giro la castroneria,  la riapertura del cinema poi non voglio manco commentarla.

Quando una organizzazione commerciale come la Coop decide di mollare un punto vendita, in genere lo fa perchè non considera piu' strategico il posto, la zona o peggio la città.

Triste dirlo, ma penso che questa sia la ragione principale,  la Coop locale era un piccolo market che prima delle aperture degli altri super in Crescentino aveva una folta clientela,  che si è andata assottigliando, senza comunque mettere in pericolo l'esistenza del negozio, perchè la zona dove è situato è ad alta densità abitativa, e poi la Coop nostrana ha sempre avuto molta clientela degli ambiti Monferrini che trovavano comodo andare li a far la spesa,  ma il tutto è finito quando ,qualche anno fa anche oltrepo', a Brusasco, Cavagnolo,  Lauriano ecc ecc,  hanno aperto punti vendita di altre catene,  anche piu' grossi e con prezzi ed offerte simili se non migliori.

Quando si spegne una luce nel commercio locale non c'è mai da gioire , anzi c'è da piangere,  quel supermercato portava clientela anche agli adiacenti bar,  agli altri esercizi commerciali della zona,  macellerie, panetterie,  generi vari.

Il colpo è brutto e mi ha colpito sentire crescentinesi dire: gli sta bene , perchè ci han rubato il cinema!

Che pochezza,  il cinema chiuse per mancanza di pubblico, perchè in quegli anni nessuno ci andava piu'.

Tra qualche mese aprirà il nuovo market,  gli orfani della Coop andranno chi li, chi da altre parti,  da fuori comunque per comprare nel nuovo market verrà poca gente essendo simile per grandezza agli altri che ci sono nelle altre realtà vicine a noi.

Poteva far arrivare gente un grande ipermercato tipo Bennet o Ipercoop, quello si che sarebbe stato un collettore,  oppure una bella multisala cinematografica, questa porterebbe gente e parecchia anche, in tutte le stagioni.

Crescentino potrebbe essere un posto strategico,  non ci sono cinema per 30 km (quelli di Chivasso sono di un altro secolo) , abbiamo un vasto circondario,  collegamenti stradali ad hoc,  un marketing su questa idea potrebbe essere fatto, da chi non lo so, magari  dal comune stesso o da qualche consigliere di opposizione che potrebbe informarsi.

Intanto tra un po' ci delizieremo con nuovi punti vendita cinesi in pieno centro e assisteremo anche alla chiusura di altri esercizi commerciali storici, il depauperamento di Crescentino, continua inesorabile, finche' l'ultima luce non si spegnerà.

Mauro Novo

22 commenti:

  1. Lo dissi tempo fa che i nostri commercianti sarebbero stati spazzati via dai cinesi.. quelli si danno da fare, hanno i capitali, la manodopera e prezzi aggressivi. I nostri aspettano la Venegoni per dare il bianco ai muri e accendere qualche lampadina in più.
    La sera della vigilia di Natale i supermercati erano chiusi ma i cinesi erano aperti normalmente.
    Noi facciamo festa e loro vendono.
    Globalizziamo..globalizziamo.
    Ah.. venderanno anche i suoi prodotti Blogger...
    Saint-Just

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  2. Vendano pure, io la vigilia di Natale ho lavorato regolarmente come anche quella di Capodanno..., per quanto mi riguarda aspetto gli eventi,

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  3. Sig. Novo
    Coop voleva ingrandirsi nel paesello il tempo che fù..ma gli furono messi i bastoni tra le ruote per spingere altre biciclette....
    Graziani

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  4. questo è vero...lo so anch io

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  5. Sig. Novo, secondo lei se dopo 25 anni hanno deciso proprio ora di non ritenere strategico crescentino cosa vuole dire? crede davvero per la mancanza dei clienti oltre Po? naaaa... Certamente il nuovo supermarket incide nella decisione... Pensi che ho già sentito voci sul Dimeglio..potrebbe essere il prossimo a seguire le orme coop..per ingrandirsi altrove.. Per quanto riguarda il cinema..ok..porterebbe più gente a crescentino, ma sicuramente solo lì..ed il paese non ne beneficerebbe..neanche in termini di occupazione! questo io credo..
    Per quanto riguarda il discorso cinesi preferisco non commentare.. E'SCANDALOSO, e non c'è da meditare sul fatto che loro la vigilia fossero aperti ma di come sia possibile che possano aprire certe attività e della pochezza che portano..

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  6. pochezza portata dai cinesi? se lavorassimo come loro non saremmo in questa situazione.... E'SCANDALOSO che ai giorni nostri ci sia ancora questo atteggiamento nei confronti degli stranieri da parte di un popolo che di gente ne ha esportata a vagoni e quanti criminali con la gente onesta!!!

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  7. Perchè secondo lei è commercio quello che fanno? In barba ad ogni regola ed a ogni dignità per chi con loro ci lavora... per me un negozio che espone cani di simil porcellana, indumenti da 4 soldi conciati chissà dove e con chissà cosa vuol dire pochezza..

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  8. evidentemente qualcuno ste cose le compra..... quello che e' pochezza per lei puo' non esserlo per altri... e ci sono anche tanti negozi italiani che vendono porcherie, solo che le fanno pagare care e a chi ci casca a pagare quei prezzi non sembrano piu' porcherie.....

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  9. i cinesi che vivono e lavorano negli USA e in altri paesi europei sono per lo piu' integrati e ligi alle regole di quei paesi.... in Italia non e' un problema cinese, ma un problema italiano....

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  10. Piemontesino Bello15 gennaio, 2011 13:50

    ma secondo voi i negozi cinesi, che tengono aperti la domenica quando non potrebbero, ben oltre gli orari consentiti sono un bene per il commercio? qui non è questione di integrazione, qui è questione che il loro profitto senza regole sta avvelenando tutto..poi se vogliam dire che nessuno fa nulla per contrastarlo..allora ci sto..

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  11. esattamente Piemontesino Bello, se i cinesi fanno quello che vogliono e chi non lo farebbe al loro posto, e' perche' glielo lasciano fare - il problema non sono loro, bensi' il sistema che glielo permette

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  12. I cinesi tengono aperto perchè possono. Le regole non le fanno loro, diciamo piuttosto che se i nostri negozi chiudono prima dell'orario per fare festa loro se ne avvantaggiano.
    Che si tratti di pacottiglia è evidente, ma se la gente la compra dov'è il problema?
    Vorrei sapere da che pulpito viene la predica.
    C'è qualche negozio di Crescentino che vende le stesse cose con una qualità decisamente superiore? Almeno i cinesi tengono accese le luci e rendono appariscente il loro negozio, non come certi negozi che sembrano l'anticamera del camposanto.
    E questi sono solo l'avanguardia.. tra poco arriva il resto dell'esercito.
    S.J.

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  13. L'anticamera del camposanto! E' vero!
    Mimì

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  14. Alcuni anni fa c'era la stessa avversione per i discount. Mi ricordo che sentivo descrivere da molti crescentinesi i clienti di questi negozi come persone ignoranti. Dopo poco tempo quando arrivò l'euro cominciai a vedere professionisti e gente di alto rango (secondo loro) fare la spesa in questi discount.Il commercio dei cinesi è oramai indinspensabile se non volessimo comprare i loro prodotti non compreremmo più nulla. Fra qualche anno ci sembrerà tutto normale.

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  15. Nulla di personale contro i cinesi o più in generale contro chi ha voglia di lavorare. Solo una cinquantina di anni fa sentivi i proprietari delle "piole" asserire:" Chiudere per ferie? Siamo mica matti!!!! Non possiamo, noi abbiamo " l'ostu"!....Oggi la mentelità è cambiata e allora ben venga chi impersona i nostri vecchi. Però....il grosso problema a mio avviso è la qualità della merce intesa per com'è realizzata: in Cina non vi sono le restrizioni che abbiamo noi per produrre ( coloranti, scarichi, emissioni...) insomma, loro avvelenano il pianeta, potendo così tenere prezzi bassi mentre da noi, giustamente, la legge pone dei limiti severe che comportano costi molti alti alle aziende.Allora il problema non è il cinese, ma il prodotto che importa, se la produzione non è conforme alle nostre leggi non si dovrebbe vendere.

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  16. Tutto ciò che ha scritto Lorena è condivisibile. Ma noi facciamo questi discorsi quando nel nostro paese lontani dalla rivoluzione industriale degli anni sessamta, dove nessuno si faceva domande su quanto potesse inquinare tutto ciò che si produceva si è arrivati alla produzione di prodotti italiani che hanno dei costi così alti da penalizzare il mercato nazionale. La differenza di prezzo dal produttore al consumatore è scelto con interessi economici più che per interessi di qualità e tutti ne siamo consapevoli. L'unica speranza è sopratuto nelle istituzioni che in un momento per il mercato mondiale difficile come questo, possa difendere i nostri interessi, ma di questo con una rappresentanza politica così interesseta solo ai propri interessi non sarei molto ottimista.

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  17. E quale sarebbe la rappresentanza politica non "interessata solo ai propri interessi"?
    Quella che "la Cina è un'opportunità"?
    S.J.

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  18. La Cina non è un'opportunità..assolutamente!

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  19. sto seguendo il vostro dibattito, tutto molto interessante e vi ringrazio, penso che aver inserito dei post che permettano di aprire discussioni al di la della politica locale faccia bene al blog e a voi come commentatori che ne pensate?
    il blogger

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  20. Penso che i discorsi si stiano dilatando verso altre frontiere e nessuno pone riflessioni su chi?, come?, e cosa? abbia messo i bastoni tra le ruote all'espansione Coop...e chi?, come? e cosa? abbia permesso ad altri supermercati di ampliarsi...Ma saremo mica tutti scemi!
    Graziani

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  21. sinceramente a me nn interessa più di tanto chi ha messo i bastoni tra le ruote alla coop, anche se mi spiace da cliente che chiuda...

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  22. I bastoni alla fin fine se li è messi da sola la Coop. Se avevano interesse si sarebbero svegliati prima, ma a Crescentino non gli conveniva. Hanno già Chivasso a cui badare.
    S.J.

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