giovedì 22 luglio 2010

MONCRIVELLO, IN ALLARME PER UNA CAVA ED UNA CENTRALE A BIOMASSE

Il piccolo comune di Moncrivello è sconvolto da mesi da due argomenti che tengono banco nella politica locale e non solo, e che hanno diviso la popolazione.

Maggioranza e opposizione da sempre ai ferri corti , sono al limite dello scontro anche sul piano giuridico, ricevo e pubblico da Luca Lisco, esponente di spicco dell'opposizione ed iscritto alla Lega Nord,  questa relazione, che è utile anche ai lettori Crescentinesi, perchè anche da noi come ben sapete si parla di centrali innovative,  nella relazione leggerete di biomasse, di cave, e di danni possibili all'ambiente.

Vi prego quindi di leggere attentamente e se possibile di trovare qualche spunto di discussione, anche in relazione alla nostra situazione crescentinese, mettendola a confronto con Moncrivello e i guai di quel territorio cosi' vicino a noi.


Moncrivello, 19 luglio 2010











Commento su conferenza stampa tenutasi in castello per presentazione


Comitato per la salvaguardia dei beni ambientali, paesaggistici e storici e per lo sviluppo sostenibile di Moncrivello.






Il comitato è stato costituito il 1 Giugno 2010 come strumento democratico dei cittadini di Moncrivello che intendono opporsi al degrado ambientale causato dalla costruzione di una centrale a biomasse e di una cava. E’ costituito da 25 persone, ma è aperto a tutti i moncrivellesi ed è indipendente dalle opinioni politiche o sindacali.


Fa parte del Comitato anche un’esponente dell’attuale Giunta Comunale di Moncrivello.


Intende occuparsi anche di altre questioni che si stanno dibattendo tra i cittadini di Moncrivello, ovvero il problema dell’ acqua potabile e della Fondazione Valleris


Purtroppo i progetti presentati da privati per l’ impianto a biomasse, stanno per avere l’ approvazione della Conferenza dei servizi della Provincia di Vercelli e del Comune di Moncrivello.


Il comitato osserva con rammarico che questi impianti sono in netto contrasto con uno sviluppo sostenibile del paese, basato sul turismo e sulla viticoltura, e perché no sull’ agricoltura biologica, settori per il quale il territorio di Moncrivello è particolarmente vocato, per le sue bellezze ambientali, per le colline adatte alla viticoltura e per il castello.


La biomassa e la cava , a fronte degli inconvenienti che provocano al paese, non apportano alcun beneficio, ma sono iniziative esclusivamente a vantaggio di interessi privati.






La centrale a biomasse sarà costruita accanto al lago Lanucio, quindi in una zona di particolare pregio ambientale e in estrema sintesi provocherà problemi di:


· inquinamento , con possibili danni alla salute dei cittadini;


· calore immesso in atmosfera e quindi creazione di una cappa di umidità, con conseguente cambiamento del microclima particolarmente salubre di Moncrivello;


· problemi di viabilità su una strada stretta e fino all’ anno scorso non asfaltata, che perderà la sua essenza di percorso turistico ciclabile dell’ alta via dell’ anfiteatro morenico.


· impegno di una enorme fetta di terreno agricolo, circa 300 ettari, per produrre mais per alimentare l’ impianto. Siffatto impiego del terreno, lo porterà alla perdita di fertilità, ed al degrado, in contrasto con il suo possibile utilizzo per colture specializzate e di pregio, più redditizie, quali la frutticoltura.Senza contare la proliferazione di insetti e ratti.






Il comitato ha presentato al Comune di Moncrivello e alla conferenza dei servizi una memoria, chiedendo di partecipare alla medesima, ma non ha avuto alcuna risposta.


Sono state presentate anche altre 5 relazioni contrarie da parte rispettivamente dei Consiglieri di minoranza Luca Lisco e Piero Santhià, da parte di Elda Viletto titolare del castello di Moncrivello, da parte dei signori Michele Pissinis, e Daniela Ferraris, le cui case sono nelle immediate vicinanze della centrale.


E’ stato ammesso a partecipare il solo Michele Pissinis, che ha constatato come le relazioni non siano state prese in alcuna considerazione.


Il Comune di Moncrivello non ha preso alcuna posizione contraria alla biomassa.


Il Sindaco ha dichiarato che non aveva possibilità legale per opporsi alla costruzione


A suo dire, in caso di sua presa di posizione contraria, i proponenti il progetto, avrebbero potuto querelarlo. Si trincera inoltre dietro al fatto che lui non può che avallare la decisione della Conferenza dei servizi e non può che approvare ciò che dice il tecnico Comunale ( il quale, da noi sentito, afferma il contrario ).


Queste opinioni sono state espresse dal Sindaco durante la riunione convocata dal comitato per informare i cittadini sulla situazione, tenutasi martedì 8 Luglio presso il salone polivalente, alla presenza del sindaco..


Ben diversa è l’ opinione del comitato.


Innanzitutto ritiene che il Sindaco è Dominus nel suo Comune, potere che gli dà la Costituzione.


La conferenza dei servizi, per prassi consolidata, si adegua alla volontà del Sindaco, per una sorta di “gentlemen’s agreement”.


Stupisce che il Sindaco abbia rinunciato a far valere le norme di sicurezza pur previste dal PRGC, che prevedono la distanza di 500 metri dalle case, mentre le case più vicine si trovano nel raggio di 200 metri.


Il Comune di Moncrivello ha presentato alla conferenza dei servizi un parere legale, che sarà ovviamente pagato con soldi pubblici, ma la percezione da parte del comitato è che il parere non sia stato richiesto per impedire l’ impianto, bensì per trovare il modo di “aggirare”, di dichiarare inefficace, la prescrizione restrittiva del PRGC.


Stupisce inoltre che il Comune di Moncrivello in conferenza dei Servizi, non si è valso della possibilità che gli da lo Statuto di Moncrivello per opporsi alla centrale.


Lo statuto, parla esplicitamente del lago Lanucio quale zona da tutelare dal punto di vista paesaggistico ed ambientale, ma lo statuto non è stato neppure citato. E’ passato completamente sotto silenzio che alcuni anni fa l’ Amministrazione aveva investito una forte somma (200 milioni) per il recupero ambientale e turistico del lago, che ora risultano praticamente buttati.


Il Comitato appoggerà il ricorso al TAR, che con molto coraggio e sacrificio intraprenderanno due giovani, Sabrina e Michele Pissinis, per difendere il loro diritto alla salute e alla bellezza dell’ ambiente in cui hanno scelto di costruire la loro casa.


Il Comitato prenderà inoltre l’ iniziativa di informare tutti i cittadini di Moncrivello sulle conseguenze negative della costruzione della Centrale a biomasse.


In futuro si interesserà di altri problemi che hanno impatto sul paese come la discrepanza tra l’ acqua potabile erogata dall’ acquedotto e quella pagata, e della destinazione dei fondi della Fondazione Valleris.


RICEVUTO DA LUCA LISCO
MONCRIVELLO 22 LUGLIO 2010
RIPUBBLICAZIONE A CURA DI MAUROATLARGE@AOL.IT

1 commento:

  1. canna infestante22 luglio, 2010 17:11

    Sarebbe ora che qualche politico o giornalista si prenda la briga, di verificare quante centrali a biomasse nel vercellese sono in procinto di essere costruite o hanno chiesto un parere di via, Moncrivello , Crescentino Ghisolfi e Greppi, Livorno Ovest Sesia, mi sembra anche una a Desana, Serravalle Sesia, Trino Nordind, Caresana. quante altre?
    Ci sarà poi il ritorno del nucleare a Trino?
    c'è qualcosa che non va' è ora che qualcuno faccia una bella inchiesta.

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