martedì 25 maggio 2010

LA SINDACA MARINELLA VENEGONI INTERVIENE SULLE ILLAZIONI E SULLE FALSE NOTIZIE IN CIRCOLAZIONE SUL CHICOBUM

Io capisco tante cose della mia storia e della mia vita, quando leggo questi blog.

Blog che - ricordo - ho avuto la fortuna (o la disgrazia) di inaugurare in un lontano dicembre del 2008, con questo che voleva essere un modo di agitare le acque nella palude in cui mi sembrava immersa la mia amata cittadina.

Capisco tante cose.

Per esempio, la difficoltà che c'è nel godersi la vita. Non siamo capaci. Dobbiamo sempre guardare il pelo nell'uovo, quel particolare che ci disturba, e a quello ci appendiamo per non dover ammettere la piacevolezza di un attimo di pausa.

Le positività, insomma, ci danno fastidio. Capisco tante cose. Per esempio, la tendenza a dilatare un particolare, a farci sopra una ricerca ossessiva che permea ogni altro angolo del nostro essere. Per esempio, la tendenza a credere al primo gonzo che ne spara una grossa, e ricamarci sopra fino a farla diventare reale.

Capisco tante cose. Che i blog, anche il mio, sono di opposizione, per poter dire indisturbati e protetti dall'anonimato quello che ci aggrada. Cose, anche, che non diremmo mai a viso aperto, se non altro per non fare brutta figura: quella, è l'unica cosa che temiamo.

Capisco tante cose. Che se il Chicobum va male, la colpa sarà mia. E se andrà bene, il merito sarà di sicuro di qualcun altro. Ma io non ho colpe né meriti, ho voluto dare un'opportunità alla mia città, con i miei Amministratori.

Capisco tante cose. Ma una non mi somiglia e non mi va giù. Abbiamo occasione di vedere dei concerti gratis. Nomi mai passati dalle nostre parti e anche nei dintorni, nomi della scena contemporanea e non soltanto del passato.

Ma non vogliamo spendere neanche due euro per un parcheggio. E, a parte il fatto che si potrebbe andare a piedi con una bella pila in mano come fanno in tutti i Festival del mondo che Dio ha creato negli ultimi 50 anni dalla Lapponia fino al Portogallo, a parte che c'è un pullmino (mi risulta almeno), niente da fare.

Vogliamo andarci con la macchina, e parcheggiare davanti al tettoione ma senza spendere una lira, e in un posto perfetto, perbacco: che modi sono, come si permettono? Ecco, questo come crescentinese mi ferisce. Mi dispiace che ci sia tanta gente con il braccino corto, o più che altro propensa a fare la furba sotto le mentite spoglie del diritto.

Ma che diritto?Questo non mi piace, non va bene, non è civile. E mi dispiace per lo spettacolo di Crescentino che stanno offrendo i blog in questo momento. Come ha scritto qualcuno da qualche parte: ma perché non si chiedono più notizie della bonifica della Teksid?


Pubblicato da Amare Crescentino a
5/25/2010 10:25:00 PM

Ripubblicazione su Mauroatlarge a cura del proprietario del blog

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