LA FINE DEL DISCO

No, non è un articolo sulle difficoltà delle case discografiche al tempo di internet, parliamo di dischi orari, cose ben piu' dolorose dei graziosi e vecchi 45 giri.

E' notizia di oggi, come riportato dal quotidiano LA STAMPA, sulla cronaca locale, che , l'amministrazione comunale, nelle persone di Sindaco e Vicesindaco, hanno deciso di cancellare la sosta oraria in piazzale 9 Martiri, e zone antistanti la stazione ferroviaria, favorendo cosi' i numerosi pendolari che si recano a prendere il treno giornalmente , che già vengono vessati da ritardi , cancellazioni e da una stazione assolutamente impresentabile (come si desume leggendo l'articolo sul quotidiano stesso e vedendo le foto ivi pubblicate).

Il disco orario in centro e anche in zona stazione è stato un cavallo di battaglia della precedente amministrazione di centro destra guidata da Fabrizio Greppi, fortemente voluto nelle zone centrali da molti commercianti che speravano di aumentare le vendite cacciando qualche bancario che parcheggiava l'auto nei pressi dei loro negozi per tutto il giorno.

Sfidando chi ha voluto il disco orario a dimostrarmi un aumento di fatturato e facendo notare che qualcuno dei commercianti discotecari ha addirittura chiuso l'attività che pensava incentivata dal disco della discordia, mi premerebbe sapere per quale corbello mentale la precedente amministrazione aveva deciso di vessare i pendolari, che magari avevano la comodità di parcheggiare l'auto nel piazzale o nei pressi, ricordando che i fruitori delle ferrovie vengono sia dal centro di Crescentino, ma anche dalle frazioni e dalla collina (quella che i commercianti amano molto, visto che i collinari sono sempre stati clienti dei nostri esercizi commerciali), con un disco orario.

Forse perchè i precedenti amministratori, i quali per la maggioranza lavoravano e lavorano ancora in comodi uffici in zona centralissima della nostra città, caldi d'inverno e climatizzati d'estate, pensavano ai pendolari come categoria PRIVILEGIATA, si privilegiata da doversi alzare magari prima delle 6 del mattino, di dover trovare un parcheggio lontano dalla stazione, e di doversi poi sorbire magari un viaggio in piedi sul treno, magari circondati dalla sporcizia che regna di solito sulle carrozze dei locali.

Oppure pensavano che liberare il piazzale dalle auto dei pendolari privilegiati facesse aumentare il fatturato di alcune imprese commerciali dei dintorni? Gradirei una risposta, magari anche da quella parte di amministratori che ha fatto cadere la giunta rifugiandosi poi nella LISTA PIOLATTO

Mauro Novo
mauroatlarge.blogspot.com