sabato 15 giugno 2024

GIUSEPPE ARLOTTA : UN CENTRO ( destra ) DI GRAVITA' PERMANENTE

 NON SONO CONSENTITI COMMENTI, GRAZIE




UN CENTRO (destra) DI GRAVITA’ PERMANENTE – Congratulazioni a Vittorio


Caro Vittorio, ti conosco da quando, ragazzino, giravi nelle stanze di Croce Rossa in via Bolongara e nonostante il persistere di una strana bronchite pre-estiva, come promesso, mi permetto di esprimere oltre ai complimenti alcune considerazioni sulla tua riconferma a primo cittadino della nostra Crescentino. 

La mia sarà, come al solito, una opinione pubblicata leggermente difforme dall’opinione pubblica che ha legittimato con il voto la tua rielezione. Ho avuto modo di leggere i post di plauso che hai ricevuto sul web - molti espressi con la sincerità di chi ti ha sempre appoggiato, altri, intrisi di quei “bene, bravo, bis” addebitabili a personaggi (sempre i soliti) che con immediatezza hanno preso domicilio sul carro della VITTORIA di VITTORIO ed in grado di auto sfrattarsi con la stessa celerità in caso di caduta in disgrazia - ma al di là di questa breve parentesi sugli insalivatori locali, penso che la riflessione da fare sia sul come potresti governare nel prossimo quinquennio, alla luce dell’esperienza maturata dal 2019 ad oggi. 

A parer mio, sarebbe necessaria una rimodulazione della gestione amministrativa che tenendo conto, dell’ormai palese tua svolta CENTRODESTRISTA, dovrebbe prestare attenzione più ai reali bisogni dei nostri concittadini e meno alle soddisfazioni effimere degli stessi, perché quello che fino ad ora è stato premiante non è detto che lo possa essere a scadenza di mandato, soprattutto considerando che non saranno poche le problematiche da affrontare. 

Sicuramente sei stato fortunato ma non fortunatissimo – infatti, se il candidato Pezza avesse preso una sessantina di voti in più o se non ci fosse stata quella anomala presenza sacerdotale ai seggi elettorali a ricordare che “GOTT MIT UNS” ma non con Monchietto - oggi la giunta comunale avrebbe una composizione diversa e tu potresti governare con più serenità, ma sappiamo bene che per togliersi “la palla al piede” a volte ci vuole più tempo di ciò che si era previsto ed architettato - ma questa, probabilmente, è la difficoltà minore rispetto a quelle che si presenteranno durante il nuovo ciclo amministrativo, soprattutto a causa della chiara comunione d’intenti che si è esplicitata ai seggi elettorali con la stretta di mano a Davide Gilardino (taluni narrano dello scompiglio emotivo dei rappresenti del PD che ha causato un fuggi fuggi all’arrivo del Presidente della Provincia) – Penso sia illusorio credere che tutto filerà liscio perché, alla lunga, ho la sensazione che lo stesso PD a forza di sbagliare, imparerà a riappropriarsi delle idee che in passato lo hanno reso partito protagonista nella politica cittadina - alcuni amici di sinistra sostengono che il cambio di rotta può avvenire solo abbandonando la deriva democristiana dell’attuale dirigenza che non ha esitato ad immolare sull’altare del compromesso la propria candidata. 

Se a quanto già scritto aggiungi che, finalmente, POTREBBE esserci una opposizione presente e capace di farsi interprete di proposte alternative alla tua maggioranza, consapevole che non si deve più insistere sulle inutili indignazioni on line e che il parlare sostanzialmente e solamente del bene comune, POTREBBE comportare il riavvicinamento alla politica di quei cittadini che vedono il ruolo dell’oppositore come uno scaldaseggiole all’interno del consiglio comunale, si può ben capire che il tuo non sarà un percorso semplice ed in particolare, per i noti aspetti ideologici, comporterà anche il far digerire la virata verso il CENTRO DESTRA (devo ammetterlo, operazione politica magistrale) a chi, pur di sinistra, ti apprezza come Sindaco. Naturalmente, tutto dipende da come immagini il tuo futuro ed in prospettiva, quanto l’oggi possa incidere per poterlo trasformare in realtà. 

Personalmente ed a fronte di queste poche e non eccessivamente faziose righe, mi concedo l’ultima divagazione: coloro che, seppur critici, riconoscono il rispetto come un valore, sono facilitati nell’esercizio rigoroso dell’onestà intellettuale che, non prevede l’obbligo di dover dire ad altri che hanno sempre ragione in cambio di qualcosa. Auguri sinceri di buon lavoro

Giuseppe Arlotta 

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