E dopo il Sindaco, il Vicesindaco, le Forze dell’Ordine,
anch’io, in qualità di Assessore alle Politiche Sociali,vorrei intervenire. In
primo luogo per permettermi di invitare ancora tutti a seguire le regole che i
vari Decreti emanati da Conte hanno imposto. In questi giorni ho rimproverato
alcune persone che a mio avviso non mantenevano comportamenti corretti e cioè
continuavano a muoversi in gruppo e a non rispettare le distanze di sicurezza.
Davvero, anch’io devo fare un grande sforzo, perché non so
cosa mi aspetta, non si vede nulla, siamo impotenti,però diamo fiducia ai
medici e a coloro che ci impongono di prendere determinate precauzioni.
Cerchiamo di non essere troppo superficiali e leggeri, per fare in modo che
dopo questo brutto e doloroso periodo,si torni alla normalità, si torni a
godere di una bella giornata di sole in compagnia di altre persone, si torni al
solito trantran.
Cosa fare allora nel frattempo? Facciamo le cose che prima
non riuscivamo a svolgere a causa del lavoro e dei numerosi impegni. Io ad esempio alterno momenti di
relax sul divano, a momenti di contatto ( esclusivamente telefonico) con gli altri
amministratori per confrontarci su
alcune situazioni e decisioni da assumere,telefono o messaggio con persone che
è da tempo che non sento( soprattutto anziani e soli), faccio parole crociate e
sudoku,riordino i miei libri e tutto ciò che ho sempre accantonato negli armadi
e che non appena tocco, mi cadono addosso…….per scoprire poi un sacco di libri e
di cose che non mi ricordavo più di avere.
E penso, ai miei, a mio figlio e a mia nuora che sono a
Londra, dove per il momento non sono ancora state adottate restrizioni rigide;
alla mia nipotina Emma che domani festeggerà il suo primo compleanno e che vedo
in videochiamata. Lei è l’unica felice, perché ovviamente inconscia del dramma che stiamo vivendo.
E penso ai ragazzi della leva del 2002 che oggi alle 17.30
dovevamo incontrare al Teatrino “Mimmo Candito”, per consegnare loro una copia
della Costituzione Italiana e per proporre alcune riflessioni di cittadinanza consapevole
, di rispetto delle norme e di tutela dei propri diritti.
Oggi voi ragazzi state vivendo sulla vostra pelle una
situazione che nessuno di noi avrebbe mai immaginato e siete costretti a
lasciare i vostri amici e il gruppo ; approfittatene per stare in famiglia, per
studiare ( visto che quasi tutte le scuole hanno adottato strategie diverse per
consentire una didattica a distanza), per seguire i vostri interessi e magari approfondire la vostra cultura,per
apprezzare ciò che avete, anche le cose minime.
Ho avuto modo di conoscervi, prima piccoli, poi adolescenti;
so che siete ragazzi in gamba e che riuscirete come tutti gli altri giovani a
superare questo periodo.
E ripenso a tutti gli impegni che come Amministrazione
avevamo programmato per il mese di
marzo:la mostra su MIMMO CANDITO,l’inaugurazione del parco Don Bianco,la serata
organizzata dal Canile, la visita al Cimitero Monumentale di Torino con gli
alunni dell’UNI3, le interessanti lezioni tenute da vari relatori,il corso
d’inglese, il gruppo di lettura previsto in Biblioteca.
In particolare penso ai vari problemi sociali che ogni giorno si presentano,
soprattutto relativi all’emergenza abitativa e che necessitano di soluzione
urgente.
Sono vicina alle persone che in una situazione d’incertezza che
dovevano già affrontare, si trovano ora ancora più in crisi.
Partecipo sentitamente al dolore di alcune famiglie che
soffrono particolarmente.
Vi prego però di continuare a sperare, ad essere ottimisti e
fiduciosi e di pregare. I nostri sacerdoti sono disponibili ad ascoltarvi e a
guidarvi.
A tutti con affetto ANTONELLA DASSANO
PS: Scusatemi se a volte vi disturbo continuo ad essere
noiosa dicendo a tutti : RESTATE A CASA.
RESTATE A CASA ... e per dare l'esempio andiamo a piantare alberelli in gruppo.
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