6 commenti, wow! L'argomento fulcro dell'evento che organizziamo finalmente riesce a sollecitare l'interesse di una platea solitamente distratta.....apro i commenti e leggo che si vuol conoscere la storia della facciata della Fragola, ex Canarino, ex Caffè Rostagno....che delusione. Comunque, essendo miei bisnonni i Rostagno proprietari del Caffè di inizio '900 con annessa fabbrica del ghiaccio ubicata nell'immobile alle sue spalle, proverò a chiedere a zia Marisa cosa si ricorda di quelle arcate. In tal modo Eracleo sarà soddisfatto e il post del caro blogger relativo al nostro evento non potrà dirsi inutile. Davide Rosmo Ah! Mi sembra di ricordare che fosse la facciata del mercato coperto o di qualcosa di simile, ma, come detto, chiederò a zia Marisa
Caro blogger la zia mi ha confermato quanto ricordavo. Poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale il Comune aveva deliberato di costruire un Mercato Coperto nell'area di fronte al Prajet e per questo aveva cominciato a costruire le tre arcate che avrebbero fatto da ingresso al Mercato stesso. Poi è scoppiata la guerra e tutto si è fermato. Al termine delle ostilità non c'erano più i presupposti per continuare l'opera e il bisnonno Rostagno comperò dal Comune l'area con le tre arcate comprese, andò dalle parti di Candelo a comperare un piccolo hangar in legno dell'Aviazione Militare ormai dismesso, lo smontò e lo portò alle spalle delle tre arcate dove, rimontandolo, riuscì a ricavare i locali del Caffé Rostagno e della Fabbrica del Ghiaccio. Di quest'ultima, ormai molto sbiadita e praticamente illeggibile a causa del tempo e delle ristrutturazioni, resta qualche traccia sul muro che si affaccia sul Viale della Madonna del Palazzo. Nel corso del tempo le arcate vennero nascoste da arbusti e rampicanti e rimasero nascoste fino a qualche tempo fa, quando vennero asportati e riportati in piena visibilità. Spero di aver soddisfatto la curiosità di Eracleo e di chi sia interessato a conoscere un po' la storia di Crescentino. Per tutti, comunque, rimane l'invito a partecipare all'evento di sabato 16 alle ore 18 presso il Teatro Angelini. Buone cose a tutti! Davide Rosmo
Non c'entra con il post ma chiedo ugualmente.
RispondiEliminaChi sa la storia della facciata ad archi della fragola?
ma di quale storia parla Eracleo? Di come e quando sono stati costruiti?
RispondiEliminaSi esatto
RispondiEliminaNessuno che lo sa?
RispondiEliminaBlogger, lei sa qualcosa?
RispondiEliminapurtroppo no
RispondiElimina6 commenti, wow! L'argomento fulcro dell'evento che organizziamo finalmente riesce a sollecitare l'interesse di una platea solitamente distratta.....apro i commenti e leggo che si vuol conoscere la storia della facciata della Fragola, ex Canarino, ex Caffè Rostagno....che delusione. Comunque, essendo miei bisnonni i Rostagno proprietari del Caffè di inizio '900 con annessa fabbrica del ghiaccio ubicata nell'immobile alle sue spalle, proverò a chiedere a zia Marisa cosa si ricorda di quelle arcate. In tal modo Eracleo sarà soddisfatto e il post del caro blogger relativo al nostro evento non potrà dirsi inutile.
RispondiEliminaDavide Rosmo
Ah! Mi sembra di ricordare che fosse la facciata del mercato coperto o di qualcosa di simile, ma, come detto, chiederò a zia Marisa
grazie Davide
RispondiEliminaCaro blogger la zia mi ha confermato quanto ricordavo. Poco prima dello scoppio della prima guerra mondiale il Comune aveva deliberato di costruire un Mercato Coperto nell'area di fronte al Prajet e per questo aveva cominciato a costruire le tre arcate che avrebbero fatto da ingresso al Mercato stesso. Poi è scoppiata la guerra e tutto si è fermato. Al termine delle ostilità non c'erano più i presupposti per continuare l'opera e il bisnonno Rostagno comperò dal Comune l'area con le tre arcate comprese, andò dalle parti di Candelo a comperare un piccolo hangar in legno dell'Aviazione Militare ormai dismesso, lo smontò e lo portò alle spalle delle tre arcate dove, rimontandolo, riuscì a ricavare i locali del Caffé Rostagno e della Fabbrica del Ghiaccio. Di quest'ultima, ormai molto sbiadita e praticamente illeggibile a causa del tempo e delle ristrutturazioni, resta qualche traccia sul muro che si affaccia sul Viale della Madonna del Palazzo. Nel corso del tempo le arcate vennero nascoste da arbusti e rampicanti e rimasero nascoste fino a qualche tempo fa, quando vennero asportati e riportati in piena visibilità.
RispondiEliminaSpero di aver soddisfatto la curiosità di Eracleo e di chi sia interessato a conoscere un po' la storia di Crescentino.
Per tutti, comunque, rimane l'invito a partecipare all'evento di sabato 16 alle ore 18 presso il Teatro Angelini.
Buone cose a tutti!
Davide Rosmo