Comunicato Stampa
PEDRALE (FI) –
“RESTITUISCO I SOLDI DEI RIMBORSI, MA NON E’ UN’AMMISSIONE DI COLPA”
Luca Pedrale, Capogruppo di Forza
Italia:
“Per evitare strumentalizzazioni
ho deciso di restituire le spese dei rimborsi per l'attività istituzionale e
politica - con la maggiorazione del 30
per cento - che mi vengono contestati dall'autorità giudiziaria.
Restituisco al Consiglio Regionale i miei rimborsi personali per 28.530,00 euro
e 31.849,00 euro che sono le spese contestate al gruppo ex PDL ma che mi
vengono addebitate in quanto capogruppo. Non è assolutamente un'ammissione di
colpa perché ho sempre agito in assoluta buona fede, tanto è vero che sono
stati conservati tutti gli scontrini, ricevute fiscali e le fatture dei
rimborsi. Non voglio poi affrontare eventuali nuove fasi giudiziarie anche con
il solo lontano dubbio di aver percepito dei soldi in maniera irregolare.
Ricordo comunque che il Consiglio Regionale per 50 anni ha rimborsato le spese
dei consiglieri senza alcun regolamento specifico".
Vediamo in po...
RispondiEliminaPosto che un consigliere regionale prende minimo 8000 euro/mese, 1 mandato dA 60 mesi e uno da 50 mesi fanno 110 mesi, che per 8000 fanno un totale di 110x8000= 880.000 euro.
Ora verrebbe da chiedersi, al netto dei rimborsi che sono piccolezze, e di eventuali buoneuscite o vitalizi, ma con questi 880,000 euro, cosa è stato prodotto?
Firmato:
IlPonte (detto di S.Anna)
Il ghiaione (detto del PO)
Caro ponte, onestamente ammetta che Pedrale ha preso queste cifre come le hanno prese gli altri consiglieri, anche quelli di sinistra.
RispondiEliminal'atto di Pedrale gli fa onore
il blogger
Quelli di sinistra non sono rinviati a giudizio. Coraggio Novo, un po' di imparzialità.
RispondiEliminaosservatore
oSSERVATORE prima si parlava di stipendi che hanno preso tutti, non delle altre cifre, quelle che restituisce, mi pare di essere stato chiaro
RispondiEliminaquelle che restituisce sono relative a quelle contestate dalla magistratura e per le quali è stato rinviato a giudizio. Ripeto un po' di imparzialità.
RispondiEliminaosservatore