Vista l'enorme importanza dell'argomento, rubo al blog amare crescentino, la lettera che il nostro Presidente del Consiglio Matteo Renzi, ha mandato sull'argomento ristrutturazione di edifici scolastici, la Sindaca Venegoni, sentiti l'assessora Ravarino, il direttore del plesso scolastico Graziano e i funzionari comunali ha deciso di progettare il rinnovamento delle scuole medie che non erano state oggetto negli anni scorsi di lavori che invece hanno toccato gli altri istituti siti nel nostro comune. Segue la lettera di Matteo Renzi
Caro collega,
stiamo affrontando il momento più duro della crisi economica. Il più difficile dal punto di vista occupazionale. E un sindaco lo sa. Perché il disoccupato, il cassintegrato, il giovane rassegnato, il cinquantenne scoraggiato non si lamentano davanti a Palazzo Chigi: bussano alla porta del Comune. Voi Sindaci siete stati e siete sulla frontiera e paradossalmente lo avete fatto in un tempo di tagli senza precedenti. Grazie, a nome del Governo.
Ma dalla crisi non usciremo semplicemente con una ricetta economica, anche se fin dalla prossima settimana arriveranno i primi provvedimenti economici del nuovo Governo. No, dalla crisi si esce con una scommessa sul valore più grande che un Paese può incentivare: educazione, educazione, educazione.
Investire sull'educazione necessita naturalmente di un progetto ad ampio raggio, che parta dal recupero della dignità sociale delle insegnanti e degli insegnanti. Ci sarà modo per parlarne nel corso dei prossimi mesi. Ora la vostra e nostra priorità è l'edilizia scolastica. Nessun ragionamento sarà credibile finché la stabilità delle aule in cui i nostri figli passano tante ore della loro giornata non sarà considerata il cuore dell'azione amministrativa e di governo.
Non vi propongo un patto istituzionale, ma più semplicemente un metodo di lavoro. Vogliamo che il 2014 segni l'investimento più significativo mai fatto da un Governo centrale sull'edilizia scolastica. Stiamo lavorando per affrontare le assurde ricadute del patto di stabilità interno. Vi chiedo di scegliere all'interno del vostro Comune un edificio scolastico. Di inviarci entro il 15 marzo una nota molto sintetica sullo stato dell'arte. Non vi chiediamo progetti esecutivi o dettagliati: ci occorre – per il momento – l'indicazione della scuola, il valore dell'intervento, le modalità di finanziamento che avete previsto, la tempistica di realizzazione. Semplice e operativo come sanno essere i Sindaci.
Noi cercheremo nei successivi quindici giorni di individuare le strade per semplificare le procedure di gara, che come sapete sono spesso causa di lunghe attese burocratiche, e per liberare fondi dal computo del patto di stabilità interna.
Ma è fondamentale che nel giro di poche ore arrivino da voi – all'email sindaci@governo.it che abbiamo appositamente aperto – una sintetica nota sull'individuazione di un edificio scolastico – uno – che riteniate la priorità del Vostro comune.
Con il più caro augurio di buon lavoro,
Matteo Renzi
Mi permetto solo un altro punto di vista sull’ampliamento della scuola materna: viste le condizioni della struttura già esistente (umidità sui muri, serramenti anni ’70, tetto disastrato), averla voluta ampliare (oltretutto togliendo una grossa porzione di spazio esterno per il gioco) è stato, secondo me, uno scempio, soldi spesi malamente. Mi auguro che scelte del genere non si ripetano più. Grazie.
RispondiEliminaSan Bitter
E te pareva. Tra tutte le scuole che abbiamo vanno a scegliere quella messa meglio
RispondiEliminaPer quel che so, la scuola elementare è stata in parte già interessata da lavori di miglioria. Relativamente alla scuola dell'infanzia, è stato predisposto un progetto esecutivo proprio per risolvere i problemi elencati da San Bitter (cappotto esterno, intervento sulla copertura piana, sostituzione degli infissi) per gli edifici più vecchi; tale progetto rientra all'interno di un bando della regione piemonte (a seguito dell'entrata in vigore del Decreto del Fare") per l'edilizia scolastica. Quindi, credo, era ovvio pensare alle scuole medie.
RispondiEliminaPoi, riguardo l'ampliamento recente della scuola dell'infanzia, il progetto (assai discutibile, quello sì)per dovere di cronaca è stato realizzato dalla passata amministrazione, comunque in un periodo che la scuola necessitava di uno spazio refettorio e/o dormitorio, in quanto il numero di bambini era cresciuto enormemente.
Gentile Trabbuccante, se lei non sa, la invito a informarsi prima di parlare. Legga sul blog Amare Crescentino le motivazioni per le quali sono state scelte le scuole medie rispetto alle altre. Vanno benissimo le critiche, purché informate. Grazie.
RispondiEliminaEra specificato bene che ho rubato la lettera ma che il tutto si doveva leggere su amare crescentino, trabuccante manco sa leggere pensate se sa far il muratore
RispondiEliminaNon è detto che chi sa leggere sappia fare il muratore, il contrario potrebbe essere più probabile..
RispondiEliminaSaint-Just
Che il progetto sia discutibile, lo dice lei Informazione: a carte coperte (coperte per almeno il 98% dei cittadini me compreso) non si può insinuare nulla. Tralasciando il progetto, quella che è sbagliata secondo me, per intanto, è la scelta di fondo: ho a disposizione 100 denari o magari anche no (quindi faccio a debito, all’italiana insomma), li destino a ridurre i costi di gestione (es riscaldamento, manutenzione) e a far un po’ di manutenzione straordinaria su quel che già c’è oppure mi faccio convincere sia necessario un nuovo padiglione costruito, anche lui da riscaldare, mantenere, pulire e gestire? Mi pare un insulto sia alla politica che alla tecnica.
RispondiEliminaIl decuplicarsi dei bimbi, è la solita vecchia storia per giustificare un intervento, altrimenti ingiustificabile. Quella è una scuola costruita dalla Fiat tra gli anni ’70 e ’80 “tarata” per una popolazione di almeno 15 000 abitanti, in un paese che in quegli anni era in piena crescita per via dell’immigrazione dal meridione e che quindi aveva bisogno di nuovi spazi e servizi. Volete farmi credere che in un periodo di crisi economica, in un Comune con popolazione sotto le 9500 unità pressoché costante negli ultimi 15 anni (15!!!) e tendente ad invecchiare, e oltretutto con un’altra scuola per l’infanzia a far da concorrenza, un improvviso picco di richieste, ha reso di fatto inutilizzabile gli spazi di refettorio e dormitorio già esistenti? Ma state scherzando? Avete presente quanto è grande il refettorio? Mi ricordo che quando ero bambino io, una parte era usata per farci giocare, con degli armadi pieni di vestiti che usavamo per fingere di fare i grandi…Se non sbaglio ci si facevano anche le recite a fine anno scolastico. Per non parlare dei centri estivi, quando si era già ragazzini.
Ora, se il motivo era quello, perché non hanno comunicato le cifre in ballo (numero di iscrizioni e di richieste inevase anno per anno) in modo trasparente e pubblico, PRIMA di mettere in cantiere progetto ed esecuzione dei lavori? Sono ancora in tempo se vogliono, ma avrebbe tutto un altro significato, ormai. E comunque, anche fosse, perché non aver pensato a una riorganizzazione degli spazi interni? Mistero….
Che si sia trattato di amministrazione Greppi o Venegoni, conta meno di niente, perché se uno ha iniziato, l’altro ha continuato.
Detto questo, non sto dicendo che pensare alle scuole medie sia un errore, dico solo, che si pensi bene a cosa fare. Probabilmente il direttore scolastico e più ancora studenti, insegnanti e bidelle, posso dare preziosi suggerimenti!
San Bitter
Caro San Bitter, si turi il naso e legga "Amare Crescentino". Troverà informazioni per farsi un'idea.
RispondiEliminaForse non mi sono spiegato abbastanza chiaramente: se anche all’ampliamento avete affiancato un “riordino” (per altro ancora tutto da apprezzare), nulla toglie all’inutilità di ampliare qualcosa nata già ampia per conto suo. Sono sempre soldi buttati, o no?
RispondiEliminaSan Bitter
Ma cosa vuole il San Bitter, qui si parla della Scuola Media.
RispondiEliminaSan Bitter lei è proprio di coccio!!! L'ampliamento della scuola dell'infanzia è nato in seno all'amministrazione greppiana che,se non ricordo male, in prossimità delle passate amministrative (traducasi 5 anni fa) si fregiava addirittura che tale ampliamento si realizzasse, se non prima delle elezioni stesse, di li a poco (ovviamente non andò così: San Bitter conosce lei le tempistiche degli appalti Pubblici?, non credo). E poi , per tornare a quello che diceva lei, chi crede che l'abbia richiesto l'ampliamento se non gli organici scolastici/didattici!!!
RispondiEliminaE’ inutile girare la frittata e fare da scarica barile: che sia Greppi o Venegoni non conta nulla (NULLA), che l’abbia chiesto la direzione didattica, i genitori dei bambini, i vigili, io stesso o il padre eterno non conta nulla (NULLA). Se non serviva, non serviva, soldi spesi male: la priorità era sul costruito. Detto questo, mi auguro che sulla scuola media gli interventi siano più meditati. Sui tempi degli appalti pubblici ci si potrebbe scrivere un poema: se le procedure fossero trasparenti e le scelte sensate saremmo tutti disposti ad aspettare. Purtroppo non è nemmeno una questione di tempo, fosse solo quello…. San Bitter
RispondiEliminaE quindi lei caro Aperitivo Analcolico decide come privato cittadino cosa serve alla scuola, e pensa anche di essere un giusto se non ascolta la scuola. Poveri noi. Spero che lei non sia candidato.
RispondiEliminaSan Bitter, continua ad essere di coccio!!! In quegli anni la scuola dell'infanzia "strabordava" di bambini, arrivando addirittura a 9 sezioni; si accettavano bambini rigorosamente di 3 anni (non di 2 anni e 1/2) e solo residenti a Crescentino; si utilizzavano come sezioni aule-laboratori prima dedicate alla didattica (ad esempio,erano stati soppressi i validi laboratori di informatica per far posto alle sezioni). Quindi, caro San Bitter,l'ampliamento SERVIVA eccome.
RispondiEliminaMa quanti eravamo negli anni ’80? Che ci certifichino il numero di bambini, anno per anno. Ripeto: se devo fronteggiare un picco di iscrizioni (ammesso e concesso che possa definirsi “picco”, se confrontato con quegli anni) non vado a impiegare mezzi, denaro e tempo per costruire un nuovo fabbricato ad uso dormitorio/ refettorio/aule/laboratori (???… anche qui ci sarebbe da capire: refettorio o dormitorio o aule o laboratori? implicano spazi, organizzazione, servizi e impianti diversi, ma tralasciamo…) a fianco di una struttura ampia ma fatiscente (è sotto gli occhi di tutti, basta passarci davanti) senza pensare che sarà usata al pieno della capacità per 2 o 3 anni se va bene e poi lasciata lì. Ma una riorganizzazione interna no? E adesso (ADESSO) quante decine di sezioni ci sono? Da che anno è agibile l’ampliamento? Mettere un tetto alle iscrizioni per 2 o 3 anni non è stato scandaloso, anzi era la cosa giusta da fare, ma bisognava fermarsi lì: la crisi economica va avanti dal 2007! le poche famiglie con i pochi figli, se li tengono in casa perché la mamma non lavora o magari li danno da guardare dai nonni pensionati fino a quando non arrivano all’età da scuola elementare. Bene, secondo Informazione (a metà…) SERVIVA a tutti i costi , adesso ce la teniamo e la gestiamo insieme al resto in quelle condizioni: gentilmente se ci può far pervenire il piano di ammortamento dell’intervento così ci facciamo un idea di quante decadi servono a ripagarla con le iscrizioni dei prossimi anni (perché a debito, come detto, son capace anch’io…)
RispondiEliminaSan Bitter