giovedì 12 settembre 2013

LA POSIZIONE DEL CONSIGLIERE GIAN MARIA MOSCA DOPO LA SENTENZA DEL TAR E ALCUNE CONSIDERAZIONI

IN QUESTO POST SI ACCETTANO COMMENTI FIRMATI CON NOME E COGNOME




Come previsto ha dunque vinto la CH4. Non ha perso invece solo l’Amministrazione. Abbiamo perso tutti noi Crescentinesi ed in particolare chi vive nei pressi dell’impianto.
Ora è il momento di voltare pagina nei rapporti e nelle strategie.
Basta conflittualità interna: prendiamo serenamente atto che tutte le iniziative finora dispiegate hanno fallito e proviamone altre.
Siccome la quasi totalità dei miei suggerimenti è stata sdegnosamente disattesa dall’Amministrazione, la quale non ha prodotto al TAR nessuno tra i documenti più importanti da me indicati (in tre articolati pareri che posso rendere pubblici se necessario), propongo molto umilmente questo: si sperimentino ora i miei rimedi, gli Amministratori facciano un piccolo passo indietro e mi diano carta bianca. Non occorre si dimettano, basta mi deleghino in toto


 come Consigliere la gestione amministrativa della questione con un budget non superiore all’ammontare delle spese processuali e per consulenze da loro affrontate nell’ultimo anno. 
Ho molte idee ed in tre mesi sono convinto di poter risolvere il problema. Aspetto una risposta che confido ragionevole e celere.
Gian Maria Mosca


QUESTO E' IL COMUNICATO DI MOSCA, GIUNTO POCO FA  ALLA MAIL DEL BLOG,  PER CHIARIRE ULTERIORMENTE QUALI FOSSERO I SUGGERIMENTI CHE MOSCA HA DATO ALL'AMMINISTRAZIONE  LI HO RECUPERATI E SONO I SEGUENTI:

 1 Poiché l'art. 217 del TU sanitario
 contempla non solo la
fattispecie di "danno" ma anche quella del "pericolo" per la salute
pubblica, e' fondamentale alleghiate alla difesa predisponenda una
relazione medico-legale dimostrativa del fatto che sussiste detto
pericolo.
2 Far
documentare al responsabile dell'Anagrafe - con apposita relazione -
quante persone vivono nel raggio rispettivamente di 700 metri (dove la
puzza e' imperante) e di 1.400 metri (ove giunge talvolta).
Il tutto 
3Essenziale e' il concetto 
di salute pubblica che e' da parametrarsi al contesto , il tutto dovrà essere documentato al TAR .

SUL BLOG AMARE CRESCENTINO.BLOGSPOT.COM  E' APPENA STATO PUBBLICATO DALLA SINDACA VENEGONI  UN POST SULL'ARGOMENTO CHE VI INVITO A LEGGERE,  ANCHE LI E' PRESENTE TUTTA LA DOCUMENTAZIONE E VIENE SPIEGATA LA SENTENZA 
DA QUI A GENNAIO , DATA IN CUI IL TUTTO DIVENTERA' DEFINITIVO E TEMO  NON A FAVORE DELL'AMMINISTRAZIONE E SOPRATTUTTO DEI CITTADINI CHE RISIEDONO IN QUELLA ZONA  ( MA ATTENTI CHE LA PUZZA QUANDO E' PIU' FORTE INVADE ANCHE AMPIE ZONE DEL CENTRO STORICO ) ,  FORSE SARA' UTILE CHE LE DIVISIONI SIANO ALMENO MESSE UN POCHINO DA PARTE E CHE TUTTE LE PARTI SIANO ASCOLTATE,  NON E' FACILE CON UNA CAMPAGNA ELETTORALE ALLE PORTE , MA E' OBBLIGO DELLA POLITICA SIA DI MAGGIORANZA CHE DI MINORANZA DI COLLABORARE AFFINCHE' QUESTA ANNOSA FACCENDA VENGA RISOLTA,   INVITO ALLA RAGIONE E NON PENSO DI DIRE ERESIE ANCHE PERCHE' SI DESUME DALLA SENTENZA CHE IN EFFETTI NON SAREBBE STATO DOCUMENTATO IN MODO CHIARO  IL PERICOLO PER LA SALUTE PUBBLICA.     RESTO IN ATTESA DI ALTRI RISCONTRI DA ESPONENTI DELLA MINORANZA E DELLA MAGGIORANZA,

MAURO NOVO
MAUROATLARGE 

5 commenti:

  1. "Non occorre si dimettano, basta mi deleghino in toto"

    Ora, non che si pensi che adesso difendo l'amministrazione, ma sinceramente, al loro posto, come potrebbero accettare la sua proposta?
    L'accetterei io? Non credo, l'accetterebbe Lei? Non credo.
    La soluzione l'ho già suggerita, meglio le dimissioni e si passi ad una nuova amministrazione.
    Non lo faranno, ormai siamo alla fine del mandato, capisco che stavolta è meglio evitare un altro commissariamento.

    La parola corretta, avvocato, si chiama "collaborazione"

    Volente o nolente, anche l'amministrazione ha capito che il problema e serio, per conto nostro, come gruppo, siamo disponibili ad una seria collaborazione con chi vorrà farlo. Ma bisogna che ci sia davvero la volontà di fare le cose seriamente, trovarsi intorno ad un tavolo e cercare le soluzioni.
    Perchè adesso la gente è diffidente e teme di essere di nuovo presa in giro.
    Cordiali saluti
    M. Omassi.

    Annosa vicenda.. annosa, questo termine mi piace sempre di meno..


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  2. Più la si rilegge, più la si analizza, e più l’ordinanza emessa dal Comune il 23 luglio per disporre “l’immediata sospensione dell’attività di gestione e produzione” della centrale a biomasse CH4 rivela la propria inadeguatezza, formale oltreché sostanziale, rispetto al problema cheIl provvedimento, infatti, si basa essenzialmente sul fatto che “l’esposizione a sostanze odorigene rappresenta un problema di salute in quanto crea un pregiudizio alle attività quotidiane, anche sociali, delle persone”: e per questo motivo ordina a Barra e Brizio – i soci-titolari ella CH4 – di sospendere l’attività. Orbene: se davvero siamo di fronte a un problema di salute, a disporre la sospensione dell’attività non può essere il funzionario responsabile di servizio. L’autorità sanitaria locale – come evidenziato dall’Asl nella nota inviata al Comune il 19 giugno scorso, e ancor prima dal consigliere Mosca nel corso di un’assemblea – è il sindaco, che può intervenire applicando ’art. 217 del Testo Unico delle Leggi Sanitarie. Far firmare un’ordinanza a tutela della salute dal Segretario comunale costituisce quindi un (voluto?) errore. Possibile che nel “santuario del diritto amministrativo” che assiste il Comune non se ne siano accorti? Se poi si voleva rendere l’ordinanza “inoppugnabile”, come la sindaca Venegoni predicava da settimane prendendo tempo, era necessario dimostrare che davvero le emissioni della CH4 costituiscono “pericolo o danno per la salute pubblica”. E per dimostrarlo occorreva raccogliere, a supporto dell’ordinanza, certifi cati medici (ci sono, li abbiamo visti) e adeguata documentazione probante. Il Comune non l’ha fatto, e quindi il giudice nel decreto del 7 agosto ha stroncato l’ordinanza perché “l’attività istruttoria che l’ha preceduta non sembra evidenziare l’incombenza di un pericolo concreto per la salute pubblica, ma semmai un disagio per le emissioni di cattivi odori rovenienti dall’impianto in questione”. Solo “disagio”, quindi, non “pericoli per la salute”. Nell’ordinanza vengono soltanto richiamate le note dell’Arpa e dell’Asl, che secondo la sindaca dovevano servire a “blindare” l’ordinanza, e nelle quali invece il giudice ravvisa i motivi che lo spingono a sospendere l’ordinanza stessa. Un clamoroso autogol, insomma. Anziché prendersela con il destino cinico e baro, con il Tar e con gli avversari politici, l’Amministrazione comunale dovrebbe spiegare perché l’ordinanza non è stata fi rmata dalla sindaca e perché in essa non si fa riferimento alle segnalazioni di problemi di salute fornite dai cittadini. Noi non arriviamo a dire che uell’ordinanza è stata appositamente “scritta male” per essere impugnata dalla controparte e annullata, ma ci chiediamo perché chi l’ha scritta non ha tenuto conto degli elementi riguardanti la salute pubblica che potevano renderla sicuramente più “robusta”.

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  3. Vede Blogger, su questo sito si può discutere quasi alla pari con lei e con gli altri commentatori, l'altro sito, sul quale è stato riportato integralmente il mio commento, non so se sia così, ciascuno ha le sue caratteristiche.

    Non ho piacere che ciò sia stato fatto, non so nemmeno se si possa fare, anche se non mi formalizzo per queste cose. Se avessi voluto il commento lo avrei scritto direttamente io.
    Trovo poco etico per il gestore di un Blog usare un commento scritto altrove e metterci il cappello di un articolo con la propria interpretazione. Una eventuale replica penso che poteva essere liberamente fatta su questo Blog.
    Chi leggerà, qui e altrove, si farà la sua opinione, la mia, ce l'ho già.

    Naturalmente non è un appunto riferito a Lei Blogger.
    Cordiali saluti.
    M. Omassi

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  4. mi spiace Mauro, ma nei blog si puo' fare, la sindaca le ha voluto rispondere sul suo, non era necessario lo facesse sul mio
    mauro

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  5. Guardi Blogger, ho riscritto varie volte una risposta a quanto scritto altrove, gli argomenti non mi mancano, ma non ho più motivazione per scriverla, dopo la recente sentenza del TAR e dal modo in cui si è arrivati all'epilogo, c'è solo delusione per non dire altro. Se non cambia qualcosa io e gli altri cittadini della zona di Rabeto non consideriamo più come intelocutori la sindaca (Amare Crescentino scriva pure quello che gli pare sul suo Blog)e l'amministrazione, quindi è solo tempo perso. Aspetteremo il prossimo sindaco e la prossima amministrazione, quale che sarà. Se qualcuno non vende la casa prima, se ci riesce.
    Cordialmente
    M. Omassi.

    PS
    Bella questa idea dei commenti firmati, sono spariti tutti...
    Cuor di leone i Crescentinesi..


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