giovedì 11 febbraio 2021

GIUSEPPE ARLOTTA E LA GIORNATA DEDICATA ALLE VITTIME DELLE FOIBE E AGLI ESULI ISTRIANI, DALMATI E GIULIANI E UN PENSIERO PER IL SINDACO FERRERO

CARI LETTORI


Al pezzo di ieri sulla giornata dedicata al ricordo dei Martiri delle Foibe  , a mia firma con le foto che gentilmente mi sono arrivate dal Comune , c'è un commento in cui si chiede di Greppi e di Arlotta,  ecco Arlotta si e' palesato stamane sulle sue pagine Facebook e dopo una telefonata con il sottoscritto si palesa anche qui sul blog.  Commenti se ci saranno dovranno essere firmati, grazie in anticipo, visto che non voglio che questo argomento finisca come potrebbe finire con i commenti anonimi. Ovviamente visto che e' stato nominato, se si volesse palesare anche Fabrizio Greppi ovviamente pubblico anche il suo pensiero.

IL BLOGGER




 MON CHERI’CARO, IERI MATTINA , QUATTO QUATTO, MI SONO RECATO A DEPORRE UN MAZZETTO DI FIORI IN VIA MARTIRI DELLE FOIBE (che sento un po’ mia per averne proposto l’intitolazione in tempi non sospetti e suscitando reazioni spropositate da parte della locale sinistra), POCHI SPICCIOLI BEN SPESI A SUPPORTO DI UNA VERITA’ CELATA PER TROPPO TEMPO.

LO SCORSO ANNO, SOLO L’IMBATTIMENTO IN QUELLO CHE E’ STATO ED E’, PURTROPPO, IL FENOMENO COVID, HA IMPEDITO CHE FACESSI LE MIE CONSIDERAZIONI SULLA SERATA GIUSTIFICAZIONISTA IN MERITO AL GIORNO DEL RICORDO, ORGANIZZATA DALLA TUA AMMINISTRAZIONE CON CONFERENZIERE DI PARTITO A SEGUITO - SAREBBE ORA, CHE SI SENTISSERO ANCHE ALTRE CAMPANE, GENTE VICINA ALLA TRAGEDIA D’ISTRIA E DALMAZIA E NON PERSONAGGI CHE CONCLUDONO LE SERATE DEFINENDO NORMA COSSETTO “UNA POVERACCIA CHE SI E’ TROVATA NEL LUOGO E NEL MOMENTO SBAGLIATO (COME SE CASA SUA FOSSE IN CALABRIA), ADDIRITTURA DISCETTANDO SULL’OPPORTUNITA’ DI CHIAMARLA MARTIRE E NON VITTIMA – QUESTO SEMPRE SECONDO LE TEORIE SU CONTESTUALIZZAZIONI E DECONTESTUALIZZAZIONI UTILIZZATE A PROPRIO USO E CONSUMO - COME SE IL FATTO DI ESSERE STATA IMPRIGIONATA, SEVIZIATA,STUPRATA E POI INFOIBATA NON NE ATTESTASSE IL MARTIRIO - AVEVA SOLO 23 ANNI E COME COLPA LE SI ATTRIBUIVA QUELLA DI ESSERE FIGLIA DI UN FASCISTA ( MA QUESTO ERA PIU’ CHE SUFFICIENTE PER I PARTIGIANI COMUNISTI SLAVI ED I LORO MANUTENGOLI GARIBALDINI). E’ COME SE DICESSIMO CHE A DIFFERENZA DI ALTRI, CI SONO EPISODI IN CUI BISOGNA CONTESTUALIZZARE SOLO PRENDENDO IN CONSIDERAZIONE IL LUOGO, IL TEMPO E LE REGOLE - ALLORA SE PER ESEMPIO, IL LUOGO FOSSE CRESCENTINO,IL TEMPO QUELLO DELL’ULTIMA GUERRA E LE REGOLE QUELLE DELL’ UNO A DIECI (RAPPRESAGLIA) , PER CORRETTO UTILIZZO DELLA PAROLA “CONTESTO” OGGI AVREMMO VIALE IX VITTIME ANZICHE’ MARTIRI (COME IO PREFERISCO CHIAMARE)? CREDIMI, VITTORIO, NON C’E’ VENA POLEMICA NELL’ESPRIMERE QUESTE CONSIDERAZIONI MA SOLO NECESSITA’ DI FARE CHIAREZZA.
SCRITTO CIO’, VORREI RINGRAZIARE
IL COMUNE PER L’INIZIATIVA DI DEPORRE ANCH’ESSO UN MAZZO DI FIORI IN VIA MARTIRI DELLE FOIBE (GLI IMPUTS SERVONO SEMPRE A QUALCOSA)
PER LE BUONE PAROLE SPESE DA TE
PER L’INTERVENTO DI MARILENA A CUI RICONOSCO QUELL’ONESTA’ INTELLETTUALE CHE ALCUNI SUOI AFFINI NON HANNO, PREFERENDO ANCORA OGGI UTILIZZARE L’ODIO COME METODOLOGIA DI SOPRAVVIVENZA POLITICA
MI FA PIACERE CHE SI SENTA LA NECESSITA’ DI APPROFONDIRE L’ARGOMENTO CON RICERCHE SU EVENTUALI PRESENZE DI PROFUGHI NEL TERRITORIO CRESCENTINESE (QUALCHE NOME LO HAI APPRESO DA ME NELLA NOSTRA ULTIMA TELEFONATA) E SPERO (SAREBBE UN MODO PER LEGITTIMARE L’ESSERE SINDACO DI TUTTI) IN UN CIPPO OD UNA LAPIDE A MEMORIA DI QUEI POVERI MORTI INCLUDENDO IL NOME DI QUEL CRESCENTINESE ARRESTATO NEL TRIESTINO IL 25 MAGGIO 1945 DEPORTATO A POSTUMIA E SUCCESSIVAMENTE “DISPERSO”.
IL 17 MARZO 2000 HO INIZIATO A DARE IL MIO CONTRIBUTO AFFINCHE’ LA VERITA’ SU QUELLA TRAGEDIA VENISSE A GALLA (organizzando, nella palestrina dell’Istituto Calamandrei, il convegno “FOIBE, IL RUMORE DEL SILENZIO” il relatore era Fausto Biloslavo, noto giornalista e corrispondente di guerra), A DISTANZA DI 21 ANNI, NELLA MIA CITTA’, UN SINDACO DI SINISTRA COMMEMORA CON LA SUA GIUNTA IL GIORNO DEL RICORDO………
Le verità non distorte del passato possono aiutarci a vivere meglio il presente.

GIUSEPPE ARLOTTA

3 commenti:

  1. Questo commento è stato eliminato da un amministratore del blog.

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  2. La verità sulle foibe è cosa recente, per qualche motivo (.... ce ne saranno diversi) si è preferito far passare una parte di storia nel silenzio sperando andasse nel dimenticatoio. Siccome la storia a volte si ripete è bene invece non dimenticare.
    Come non bisogna dimenticare quali sono le cause alla radice di questo odio che gli slavi hanno avuto verso gli italiani (I garibaldini italiani sono una causa marginale) - A partire dai romani gli abitanti di quelle terre sono stati sfruttati e vessati, la repubblica di Venezia poi si limitava al controllo delle coste e anch'essa non era tenera verso gli slavi (il termine "schiavoni" non le dice niente?) - Poi a seguire il fascismo ci ha messo del suo, gli slavi erano gente di serie B o C - e la gente che subisce ricorda e poi si vendica in modo non proporzionale - Non bastasse, la guerra voluta dal Duce (le ricorda qualcosa?) è stata un catastrofe per loro e per noi, non bastasse ancora sono intervenuti i tedeschi e quelli hanno dato il colpo di grazia finale. Per completezza, e non per giustificazione, non c'è giustificazione contro simile barbarie, si legga (ma certamente sarà informato) cosa hanno fatto tedeschi e italiani, e i loro amici cetnici, durante la guerra yugoslava-greca. Italiani brava gente... spesso, ma non sempre... Africa orientale - Libia e yugoslavia insegnano. Auguriamoci che questi crimini non accadano più, non sono troppo ottimista.
    Nessuna comprensione e nessun perdono per chi si macchia di crimini contro le persone o etnie - descriviamo solo il contesto in cui si è mossa la storia. Le vittime dell'olocausto e delle foibe sono martiri? Sì
    Hai fatto bene a far emergere la storia delle foibe a Crescentino e al loro ricordo, sarebbe stato giusto lo avessero fatto per tempo anche loro, quelli che non ne volevano parlare... i garibaldini... (che di Garibaldi avevano solo il colore delle camicie)

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    1. Una simile disamina meritava una firma, perchè avere paura di firmarsi, potevo capire quando Arlotta era uomo di potere, ora e' un semplice cittadino, io ho sempre interloquito con Arlotta a viso aperto, lui ha le sue idee io le mie

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