IL COMANDANTE DEI VIGILI , LA PROTEZIONE CIVILE E LA CROCE ROSSA
A bocce ferme, passata l’emergenza e con ancora i danni da quantificare, è necessario, doveroso ed estremamente sentito ringraziare quelli che rappresentano i migliori valori di una cittadina come Crescentino: uomini e donne che hanno deciso di spendere tempo e fatica per la loro piccola comunità.
Il 10 luglio 2017 verrà ricordato per la gravissima situazione di emergenza in cui la nostra città si è trovata, ma anche per quella macchina del soccorso che da subito si è messa in moto, un gruppo di persone con obiettivi comuni, una splendida realtà, un fiore all’occhiello che la cittadinanza intera dovrebbe ostentare in ogni occasione possibile.
Ciò che personalmente abbiamo visto è molto significativo ed abbiamo avuto la dimostrazione di cosa voglia dire attaccamento al proprio territorio, alla propria gente,
un legame indissolubile che unisce chi a Crescentino è nato o ci vive da tantissimo tempo.
Dire che tutti si sono adoperati per ripulire le strade da materiali di vario genere (soprattutto alberi) è estremamente semplicistico, riduttivo, rispetto a quello che realmente è stato e a cui nessuna fotografia o filmato può rendere merito, una sinergia tra gente che dimentica di ogni problematica personale, è subito accorsa a prestare la propria opera.
Vedere lavorare i volontari, sicuramente oltre ad inorgoglirci ci ha messo di fronte ai nostri limiti, collaborare da amministratori è buono e giusto, ma avere le competenze , le capacità, la prontezza nell’agire è altra cosa. Ci siamo un po’ sentiti così, come degli alunni aiutati dai maestri a svolgere i compiti, anche quelli più difficili e nulla di strano se vice sindaco ed assessore abbiano volentieri ed ordinatamente preso ordini da chi ne sapeva più di loro.
Il primo ringraziamento va fatto ad Ernesto Monchietto, comandante della polizia locale che da vero crescentinese, con il suo motosega ha smesso di tagliare rami solo quando non si è avuta la certezza che il lavoro era stato completato e rassicurato che non c’era più nulla da fare (e che ormai era buio pesto) è tornato alla sua famiglia come i vigili Bonesso e Preti. GRAZIE!
Il secondo ringraziamento lo vogliamo fare alla locale sezione della Croce Rossa Italiana, uno dei gioielli di Crescentino, con cui tutte le amministrazioni comunali degli ultimi decenni hanno avuto il piacere di collaborare. Vittorio Ferrero con i suoi volontari ha onorato per l’ennesima volta la nostra città, una tradizione quella della CRI che affonda nel tempo e che col passare dello stesso si sviluppa ad ampio raggio toccando tematiche a volte molto diverse tra loro. Sappiamo che ci sono stati, ci sono e ci saranno. GRAZIE!
L’ultimo ringraziamento, è per i “ragazzi” della Protezione Civile di Crescentino, anche questa volta protagonisti assoluti. Un plauso a Roberto Garione ed ai suoi uomini presenti ( come sempre) durante l’emergenza, in particolare a Walter Garione, Carlo Rosa e Franco Bretto . La dimostrazione di come la protezione civile non possa essere intesa come accozzaglia di numeri da sfruttare come bacino elettorale, ma debba raggruppare persone con alto senso di altruismo, esperienza, capacità manuali e soprattutto conoscenza del territorio, peculiarità queste, che ci hanno indotto a dare fiducia assoluta a Roberto e tutti gli altri con la certezza che nei momenti di bisogno della comunità loro saranno sempre presenti. GRAZIE, GRAZIE, GRAZIE!!!
Giuseppe Arlotta e Carmine Speranza
Fatti pochi!!! Ma a fare retorica e demagogia sono dei campioni....
RispondiEliminaemergenza
Si, va bene, si sono dati da fare, d'altronde si chiamano Protezione civile e Croce Rossa, intervenire in queste situazioni è lo scopo della loro esistenza. Le lodi sperticate alla fine sono controproducenti, c'è il rovescio della medaglia, che tutti gli altri cittadini non muovono più un dito e aspettano che arrivi Babbo Natale a fare il lavoro- A 4 giorni dal temporale le strade sono ancora piene di rami, non ci si degna nemmeno di spazzare davanti alla casa, non parliamo dei viali e di tutto il resto. Sono andato a togliere ramaglia che ingombrava la mia strada e mi guardavano come un extraterrestre.. "ma come, non deve venire il Comune a pulire?" La prossima volto aspetto anch'io Babbo Natale, tanto questi enti prendono i contributi da Comune e Stato, in fondo li pago con le tasse.
RispondiEliminaSe pensiamo che Croce Rossa e Protezione Civile siano ENTI, e quindi ricevendo soldi da Comune e Stato, si pretende il loro intervento sia certo, rapido e doveroso, si è capito proprio poco di loro. I due ENTI sono costituite da persone volontarie, che quando gli è possibile, mettono a disposizione il loro tempo competenze e conoscenze e spesso anche denaro per gli altri. Le lodi non sono certo controproducenti per il volontario che è spinto a dare di più. Dall'altra parte come dici tu i cittadini, in alcune occasioni, non muovono un dito approfittando della situazione, questo il volontario lo vede tutti giorni ma va avanti. Che dire......siamo grandi e sappiamo che i Babbi Natale esistono solo per i piccini, quindi cari cittadini scegliete: essere adulti con il senso della solidarietà e rispetto, o mascherarsi da bambini ed aspettare che vi bussi il vostro Babbo Natale tanto le tasse le pagate. Se scegliete la seconda per troppe volte magari il vostro Babbo Natale invece di consegnarvi il vostro regalo sceglie di andare tranquillamente al mare.
RispondiEliminaFireman, i volontari si impegnano sin troppo, questo non è in discussione, la loro è una "mission", lodarli e ringraziarli va bene, ma non si esageri con l'incensazione, non credo che lo facciano per quello e la modestia è un valore quando si aiuta il prossimo. Se poi parliamo di volontariato "civico", questo non esiste più, lo Stato considera i cittadini come sudditi e i cittadini lo vedono come oppressore, non c'è reciprocità. Questa pessima immagine coinvolge indirettamente anche la Protezione civile e la Croce Rossa, loro malgrado.
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