Busto (M5S) – “Nucleare
Vercelli, in arrivo multa UE: andrà a finire in bolletta?”
Vercelli, 02 mag. - "Ormai è ufficiale: l'Unione
Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l'Italia. Il governo Renzi
avrebbe dovuto pubblicare la mappa delle aree potenzialmente idonee per la
costruzione del deposito nazionale delle scorie nucleari (CNAPI) e inviarla a
Bruxelles già lo scorso agosto ma solo a febbraio se n’è palesata una traccia. Il
documento a quanto pare non è nemmeno piaciuto alla direzione generale Energia
della Commissione Europea. Il ritardo, infatti, non è l'unico aspetto per cui
Bruxelles ha messo in mora il nostro Paese: la Commissione nutrirebbe serie
perplessità sul testo. Testo che a oggi, è bene ricordarlo, non è stato ancora
reso pubblico. Quali sono le conseguenze sul nostro territorio vercellese?
Possiamo immaginarlo: l’area di Saluggia e dintorni resta confermata come
ultima dimora dei rifiuti radioattivi italiani. Mentre il tempo passa, i rischi
della mala gestione delle scorie ricadranno sul nostro territorio e, come
cittadini italiani, pagheremo bollette energetiche sempre più ingiustamente
onerose".
Lo afferma Mirko Busto, deputato 5 Stelle.
Busto spiega: "Il Programma, a quanto pare, è custodito
gelosamente nel cassetto dal Ministro dell'Ambiente e, anche se da tempo
chiediamo come Movimento 5 Stelle che si faccia luce sulla questione, qualcosa
mi dice che non se ne parlerà fino a dopo il voto delle amministrative di
giugno, se non oltre. Di certo questo governo non vuole rischiare di perdere
voti e consensi nelle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito
nazionale dove confluirebbero tutti i rifiuti radioattivi del nostro Paese. E
allora, alla faccia dell'Unione Europea, della salute e delle tasche dei
cittadini, meglio continuare a temporeggiare".
Il deputato conclude: "Di questo passo la Cnapi resterà
congelata per sempre mentre le scorie radioattive continueranno a essere
(in)custodite a Saluggia, nei depositi cosiddetti temporanei, che già tante
volte hanno dimostrato criticità strutturali e che - è bene ribadirlo – sono
situati in un’area a elevato rischio alluvionale. Come cittadini intanto
continuiamo a pagare queste mancanze nelle bollette elettriche. Per la gestione
della partita scorie gli italiani pagano cifre che si aggirano attorno ai 320
milioni di euro annui e che sono in continua crescita. A questi si aggiungono i
miliardi spesi per il piano di decommissioning e altri soldi, che presto si
dovrà sborsare, per pagare le multe targate Ue. Come vercellesi dovremmo
ribellarci e farci sentire contro la condotta indegna di questo governo prima
che l'ennesima catastrofe annunciata non si riversi anche sul nostro territorio".
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