lunedì 2 maggio 2016

BUSTO, M5S: NUCLEARE VERCELLI, IN ARRIVO MULTA UE: ANDRA' A FINIRE IN BOLLETTA?

Busto (M5S) – “Nucleare Vercelli, in arrivo multa UE: andrà a finire in bolletta?”

Vercelli, 02 mag. - "Ormai è ufficiale: l'Unione Europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l'Italia. Il governo Renzi avrebbe dovuto pubblicare la mappa delle aree potenzialmente idonee per la costruzione del deposito nazionale delle scorie nucleari (CNAPI) e inviarla a Bruxelles già lo scorso agosto ma solo a febbraio se n’è palesata una traccia. Il documento a quanto pare non è nemmeno piaciuto alla direzione generale Energia della Commissione Europea. Il ritardo, infatti, non è l'unico aspetto per cui
Bruxelles ha messo in mora il nostro Paese: la Commissione nutrirebbe serie perplessità sul testo. Testo che a oggi, è bene ricordarlo, non è stato ancora reso pubblico. Quali sono le conseguenze sul nostro territorio vercellese? Possiamo immaginarlo: l’area di Saluggia e dintorni resta confermata come ultima dimora dei rifiuti radioattivi italiani. Mentre il tempo passa, i rischi della mala gestione delle scorie ricadranno sul nostro territorio e, come cittadini italiani, pagheremo bollette energetiche sempre più ingiustamente onerose".

Lo afferma Mirko Busto, deputato 5 Stelle.

Busto spiega: "Il Programma, a quanto pare, è custodito gelosamente nel cassetto dal Ministro dell'Ambiente e, anche se da tempo chiediamo come Movimento 5 Stelle che si faccia luce sulla questione, qualcosa mi dice che non se ne parlerà fino a dopo il voto delle amministrative di giugno, se non oltre. Di certo questo governo non vuole rischiare di perdere voti e consensi nelle aree potenzialmente idonee a ospitare il deposito nazionale dove confluirebbero tutti i rifiuti radioattivi del nostro Paese. E allora, alla faccia dell'Unione Europea, della salute e delle tasche dei cittadini, meglio continuare a temporeggiare".

Il deputato conclude: "Di questo passo la Cnapi resterà congelata per sempre mentre le scorie radioattive continueranno a essere (in)custodite a Saluggia, nei depositi cosiddetti temporanei, che già tante volte hanno dimostrato criticità strutturali e che - è bene ribadirlo – sono situati in un’area a elevato rischio alluvionale. Come cittadini intanto continuiamo a pagare queste mancanze nelle bollette elettriche. Per la gestione della partita scorie gli italiani pagano cifre che si aggirano attorno ai 320 milioni di euro annui e che sono in continua crescita. A questi si aggiungono i miliardi spesi per il piano di decommissioning e altri soldi, che presto si dovrà sborsare, per pagare le multe targate Ue. Come vercellesi dovremmo ribellarci e farci sentire contro la condotta indegna di questo governo prima che l'ennesima catastrofe annunciata non si riversi anche sul nostro territorio".

Nessun commento:

Posta un commento