IL LAGO ANCORA MEZZO GHIACCIATO AL PASSO, VISTA SUL LATO ITALIANO 
IL RIFUGIO , IL MUSEO DAL LATO SVIZZERO
LA PASSEGGIATA DEI CANI........ 
ENTROUBLES E LA SUA QUIETE
Passare dai quasi 30 gradi e dall'umidità Crescentinese alle alte vette delle Alpi , 15 gradi e la neve ancora ai lati della strada e nei prati in nemmeno un'ora e mezza.......questo succede quando si sceglie una meta come il passo del Gran San Bernardo che sta tra Valle d'Aosta e Svizzera (cantone Vallese ) a 2475 mt di altezza!
Se non ci siete ancora stati andateci, non tardate, perchè la strada piu' emozionante non è quella del traforo che è aperto tutto l'anno , ma quella che rimane disponibile da inizio giugno fino al termine dell'estate o almeno fin quando la neve non cade cosi' copiosa da non poter piu' tenere aperto il valico.
Pensate che ogni anno ne cadono dai 15 ai 20 metri e i rimasugli erano ancora li, con i bambini che la calpestavano divertiti , facendo strane gare con le mountain bike tra la coltre bianca.
La strada per questa bellissima vallata storica, perchè da qui scese Napoleone e il suo esercito, per la campagna d' Italia, sale molto comoda da Aosta, e dopo un lungo tratto in galleria da cui uscirete vicino a Gignod e alla biforcazione per la Valpelline, dopo St Oyen, tra prati, boschi e panorami mozzafiato si arriva nel bel paese di Etroubles che è parte dei borghi piu' belli d'Italia, balconi fioriti, le tipiche costruzioni valdostane e la natura in festa per l'estate , in questa località ci sono alcuni ristoranti tipici dove gustare le specialità della vallata, come il prosciutto di St Rhemy en bosses che è l'ultimo paese prima del tunnel o prima di salire ....di 1000 metri in meno di 20 minuti!!!.
Prima di entrare s St Rhemy la strada prosegue per il tunnel o in questa stagione sale al passo, seguendo la freccia San Bernardo, Martigny, Losanna , Berna.
Il percorso non è dei piu' agevoli, non solo perchè la strada sale, curva e controcurva, ma soprattutto nei week end è affollata di moto o peggio di ciclisti, che sfiniti, tendono a stare in mezzo alla carreggiata.
Si guida quindi con una certa attenzione , ma si puo' anche guardare un panorama favoloso, gli abeti che lasciano il posto a prati e poi all'improvviso alla neve e alle pietre.
Dopo un'ultimo tunnel si apre una spianata ed ecco il passo, un lago, ancora mezzo gelato a fine giugno, bar e ristorante in territorio italiano e passata la frontiera con la Svizzera ecco il monastero fondato attorno al 1050 con ospizio, chiesa e museo.
Ci sono i cani ? Certo che ci sono, belli, grossi e mansueti e mi sono anche comprato il cagnolino peluche con tanto di fiaschetta . Dall'autunno alla primavera inoltrata, le auguste bestie soggiornano a Martigny in un allevamento di extralusso.
Se dalla parte italiana c'è qualche bancarella, gli svizzeri fanno le cose in grande con negozi e bar, dove si possono comprare o degustare le specialità del valico : un digestivo del San Bernardo che fa 46 gradi (da bere arrivati a casa e non li, visto la strada...) oppure comprare il cioccolato svizzero o qualunque altra leccornia della confederazione.
La strada prosegue ancora e indica 45 km a Martigny che potrebbe essere un'altra meta da poter fare in giornata.
Avvertenza: le condizioni climatiche a 2500 metri debbono essere ottimali e stamane prima di partire qualche dubbio mi era balenato, invece era una bella giornata.
La gentilissima commessa che mi ha servito nel negozio svizzero mi ha detto che il massimo della temperatura registrata in estate è 18 gradi (oggi erano 15 ) e che il tempo cambia molto repentinamente ma che sia sabato che oggi erano state le giornate migliori della settimana.
Informatevi quindi prima di partire guardando le previsioni sui siti italiani, meglio ancora il meteo Suisse che è molto preciso.
Mauro Novo
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