lunedì 13 giugno 2011

L'ITALIA HA DETTO SI

L'inguaribile pessimista,  cosi' amo descrivermi,  questa volta era ottimista,   pensavo che il quorum si sarebbe raggiunto,  ma mai avrei pensato ad una percentuale cosi' alta.

L'Italia ha detto si e l'ha detto forte,  ha detto si alla cancellazione di due leggi sui beni pubblici, si legga acqua,  ha messo una pietra tombale sul nucleare e ha detto un grosso no a Silvio Berlusconi e alle sue leggi ad personam.

E' stato un moto popolare,  un risveglio,  una voglia di NOI e meno di IO,  un nuovo   interesse , una nuova voglia di contare e di contarsi ;  è stata la vittoria dei promotori i cui comitati hanno lavorato a testa bassa in questi mesi,  è stata la vittoria dell'IDV e di un leader come Di Pietro  che ha imparato in questi giorni a fare un po' di piu' il moderato.

Una   vittoria anche per gli altri partiti del centrosinistra che sono saliti su questo carro all'ultimo?  Forse,  ma la gloria rimane a chi questi referendum li ha davvero voluti.

Ma la sconfitta è una sconfitta che brucia, è una devastante catarsi per il leader acciaccato Silvio Berlusconi che oggi ha ricevuto la seconda botta in 15 giorni,  ma la botta oggi è stata potente anche sul secondo leader del centrodestra: Umberto Bossi,  che immaginava fino a poche settimane fa di incassare i voti perduti da Berlusconi,  non solo non ha incassato nulla,  la Lega stessa ne ha persi molti e in una joint venture  delle dichiarazioni contro il referendum  si sono incastrati in un vortice che sta portando l'alleanza sulle secche,  con dichiarazioni piuttosto bellicose sia di Maroni che di Calderoli.

Il mio è stato un voto di opposizione politica,  i miei si erano no contro Berlusconi,  e come me han fatto altri in questa Italia sconsolata e alle prese con una crisi che non vuol passare e che pare incagliarsi nelle spire delle indecisioni governative mentre manca il lavoro,  le aziende boccheggiano e i negozi e i supermercati piu' delle volte vendono aria.

Naturalmente i miei si , sono stati anche motivati dalle mie idee sugli argomenti trattati dai referendum,  non sono antinuclearista alla massima potenza,  ma indubbiamente costruire ex novo centrali in una nazione con problemi di terremoti,  e dove non ci sono i terremoti ci sono le inondazioni  e poi dove mettere le scorie....mi ha fatto virare sul si.

Sull'acqua e i servizi pubblici, io ho nostalgia di quando l'acqua era gestita dal comune,  di quando la raccolta rifiuti era gestita dal comune,  di quando i cittadini potevano rivolgersi a qualcuno di vicino per risolvere i problemi,  quindi ecco la ragione del mio si.

Sul quarto quesito, quello sul legittimo impedimento inutile dire che per un moderato liberal democratico come me,  avere un primo ministro come Silvio Berlusconi è UMILIANTE,  umiliante per le mie idee politiche , umiliante come orgoglioso cittadino della mia patria.

Ora staremo a  vedere.

MAURO NOVO
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3 commenti:

  1. Grazie a Dio, l'Italia c'è!!!!!
    Non bisogna fermarsi, siamo solo all'inizio.

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  2. Un grazie al Blogger per aver sempre dato spazio ai referendum ed un grazie anche a Saint-Just che ha sempre dichiarato di appoggiarli e di votare SI.
    Bella giornata oggi cara Italia.
    S.J.

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  3. Alessandro Trotta14 giugno, 2011 08:09

    Complimeti Mauro per il post e grazie per aver sottolineato l'impegno di Italia dei Valori in questa battaglia. Come ha detto Di Pietro non è giusto mettere cappelli su una vittoria di tutti gli italiani, ma tu hai giustamente dato a Cesare quel che è di Cesare. Oltre ad IDV ringrazierei anche tutti i comitati "no nuke" e quelli per l'acqua pubblica.

    Saluti

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