giovedì 27 gennaio 2011

VALLANZASCA, GLI ANGELI DEL MALE

Come promesso qualche giorno fa, una piccola recensione del film di cui si parla molto in questi giorni: Vallanzasca, gli angeli del male,  diretto da Michele Placido,  uscito lo scorso week end nelle sale con un certo successo di pubblico.

Il film ha fatto parlare di se per molte ragioni,  le contestazioni subite alla Mostra del Cinema di Venezia,  le critiche dello stesso Vallanzasca e della madre,  che hanno in un certo modo disconosciuto la trama,  le contestazioni della Lega Nord che ritiene il film di cattivo esempio per i giovani (le malelingue dicono invece che sarebbe scomodo ricordare che a Milano la mala era un cancro che faceva concorrenza a mafia e ndrangheta) .

Kim Rossi Stuart è sublime nei panni del bandito della Comasina;  il bel Renè che aveva un fascino irresistibile sulle donne, rivive sullo schermo grazie alla bravura dell'attore romano che ha dovuto imparare l'inflessione lombardo milanese alla perfezione.

Nel cast anche Valeria Solarino,  Paz Vega e Filippo Timi,  mentre Placido è il padre del bandito.

Inutile raccontare la trama,  molti di voi , io compreso,  ricordiamo le gesta di questo malvivente tra i violenti anni 70 e i primi 80,  rapine a mano armata, i primi omicidi,  il carcere e le rocambolesche fughe.

Vallanzasca non si è fatto mancare nulla, dal riformatorio minorile a un matrimonio principesco in carcere, fino all'amore odio per l'altro esponente di spicco della mala milanese : Francis Turatello faccia d'angelo.

Magistralmente diretto da Michele Placido, bravissimo in questo genere di lungometraggi (ricordiamo Romanzo Criminale gran successo in Italia e in Europa) , il film fila via liscio senza tempi morti e riesce a creare a tratti una certa simbiosi tra il pubblico e il bandito,  proprio quell'effetto denunciato dai detrattori politici e non.

Oltre alla ricostruzione storica minuziosa,  alle auto d'epoca, agli abiti tipicamente anni 70,  la parte migliore del film è quella del crepuscolo del bandito,  la cattura e l'ultima fuga, quando l'indomito Renato si rende conto che un tempo è finito e anche la malavita si sta trasformando.

Come sapete Vallanzasca è tuttora in carcere e sta tentando invano da anni di ottenere una grazia che penso non arriverà.

Su questo film vorrei si aprisse una discussione,  che era già iniziata nei giorni precedenti nei commenti alle uscite della settimana scorsa,  vi do qualche imput:
1 quanto è lecito per una forza politica come la Lega Nord, cercare di boicottare un film?

2 Quanto è davvero diseducativo o non corretto, produrre una pellicola su un bandito,  rivelandone anche il lato umano e romantico, tanto da creare a tratti una simpatia per lui e non per le forze dell'ordine che lo stanno braccando

3 Perchè in Italia questi film che ripercorrono il nostro recente passato provocano sempre tante polemiche, mentre nel resto d'Europa questo non avviene?

Vi do al solito la mia opinione,  non è lecito per un partito politico il boicottaggio di un film ne ora ne mai.

Non è diseducativo ne scorretto raccontare la storia di un bandito,  gli americani lo hanno fatto da sempre, fin dagli anni 20 o 30,  ricordate lo splendido Nemico Pubblico con James Cagney? E' forse il capostipite dei gangster movie,  ed è anche naturale che certe volte il regista ecceda nella simpatia per il protagonista che puo' purtroppo diventare un eroe romantico.

Lo spirito critico dello spettatore quindi, non deve venire mai meno,  il film è vietato ai 14 anni, visto che è parecchio violento,  e sta ai genitori dei 15/ 16 enni spiegare ai giovani spettatori la realtà dei fatti.

Vi consiglio quindi la visione di Vallanzasca che piacerà sicuramente ai cultori del genere.

Da venerdi' nelle sale arriva il pluricandidato agli Oscar IL DISCORSO DEL RE, con il candidato  al premio Colin Firth   , la storia vera della balbuzie di re Giorgio VI, superata grazie ad un logopedista attento Goffrey Rush e all'amore della moglie, la futura ed amatissima Regina Madre.

Film imperdibile di cui parlero' prestissimo 

Mauro Novo
mauroatlarge 

20 commenti:

  1. io dico che fa bene la lega!ma si possono spendere milioni di soldi PUBBLICI,non su inziativa,solo privata per ricordare un DELINQUENTE!?mi aspetto il film sull'eroe cesare battisti...VERGOGNA

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  2. solo in italia riusciamo a "santificare" e lavare l'immagine ai criminali.
    come ha scritto il commento precedente,fosse un etichetta libera a produrre il film è un conto ma soldi pubblici per ricordare un criminale NO

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  3. Basta con la politica. E' un film!!! Mia figlia diciassettenne è andata a vederlo. Io da padre le ho parlato in merito ai fatti e abbiamo avuto una bella discussione. Esistono film che hanno documentato la storia di personaggi del genere umano di qualsiasi estrazione, l'importante e che lo facciano in maniera corretta. Io e mia figlia, tanto per chiarire abbiamo appena visto un film su Marzabotto, stiamo leggendo Levi, ecc. ecc.. Ognuno di noi poi sicuramente ha la capacità di valutare le cose che va a vedere al cinema o legge (mi auguro). Esistono tanti altri film spazzatura, sicuramente non questo. Anzi viva i Placido che continua a fare film di un certo rilievo e se non ci fosse lui povero cinema italiano. In questo piccolo spazio comunque penso si voglia parlare di cinema non di politica. Ripeto con la politica facciamo qualcos'altro di serio.
    A questo punto mi viene da dire, pensando ad un bravissimo comico: la realtà è il film, òa politica la fiction. Viva il cinema italiano e buona giornata a tutti i blogghisti

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  4. il film è prodotto dall'americana 20th century fox, non dallo stato, quindi le polemiche sui fondi statali sono inutili, mentre accettabili sono le vostre opinioni contrarie al film.
    il blogger

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  5. non solo la lega doveva insorgere ma tutta la politica. quanti sono morti per Vallanzasca o per altri delinquenti? Placido dovrebbe destinare parte dei proventi del film alle famiglie dei poliziotti, dei carabinieri, delle forze dell'ordine che sono morti per mano di gente simile. così il film avrebbe un intento educativo. io invito a disertare le sale.

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  6. invece si dovrebbe andare tutti al cinema ed essere consapevoli delle cose. Perchè chi non conosce Vallanzasca alla fine si documenta e si rende conto di quanta atrocità ci possa essere in giro, è quello che effettivamente succede a parte dele persone che ha visto il film. Scusate il raffronto, ma è un pò come un dei tanti film sui lager alla fine servono per far conoscere a tutti le bassezze a cui l'uomo può arrivare. Poi si può criticare magari alcune scelte del regista, l'interpretazione di Kim ho sentito è notevole. E' vero la richiesta di finanziamenti, come qualunque film italiano cerca di accedere non è stata accettata, quindi la politica anche quì ha fatto il suo corso. Come la magistratura ha fatto giustamente il suo corso sulla persona. "La politica dovrebbe insorgere contro i delinquenti?" detta così ora la frase mi fa sorridere!!! Forse intendevi dire tutta l'umanità deve far baluardo alle uccisioni o ai delinquenti? Ma che male c'è alla fine andare a vedere un film di questo tipo? Spero di aver tempo ad andarlo avedere. Saluti

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  7. lilli e il vagabondo27 gennaio, 2011 14:12

    Vedre come in certe situazioni al limite tutto può sfuggire di mano, com'è breve il passo tra avere un'arma in pugno e usare quell'arma sono sono input positivi, possono aiutare i giovani a riflettere sulle conseguenze delle azioni quando queste sono sul filo del rasoio. Scegliere di stare dalla parte dei cattivi solo fino ad un certo punto non è possibile perchè il punto si sposta mentre si vive la situazione, io da genitore credo si possa ragionare su questo film in termini molto costruttivi. Io l'ho visto e mi è rimasto appiccicato addosso il sangue di tante vite sprecate, la violenza di certi ambienti,un mondo lontano dal mio ma che è giusto sapere che esiste. Molto bravo l'interprete. Nel finale,quando decide di non uccidere il giovane carabiniere ci fa capire che anche la persona più cattiva può avere un attimo di umanità. Non è tutto bianco nè tutto nero. Questo però non assolve nessuno,meno che mai Valllanzasca.

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  8. Ma quali input positivi Lilli ????????????
    Il miglior esempio per insegnare il civismo e l'educazione ai giovani sarebbe stato di lasciarlo marcire in galera e buttare via la chiave.
    Un plauso a chi ha contestato questa vergogna.
    Saint-Just

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  9. vergogna vergogna vergogna....tra un po' faranno film su criminali di tutte le speci

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  10. da quando è nato il cinema, gli argomenti trattati ed i personaggi sono stati tra i più disparati. Qualsiasi criminale ha il suo film. Ne esistono a centinaia. Mi stupite!!!! DI FILMS stiamo parlando. Bisogna vergognarsi di qualcos'altro, sicuramente delle nefandezze che ha fatto Vallanzasca. Ma il Placido che mi fa il film dopo che già da alcuni anni avrebbero voluto farlo i francesi, scusate ma preferisco che l'esecutore sia il nostro Michele. Chapò (non so se si scrive così ma sicuro avete capito) Buona serata

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  11. Gli esseri umani hanno sempre ucciso da prima che esistesse il cinema. Il cinema penso e spero aiuta ad avere più consapevolezza delle proprie azioni. Ma chi condanna questo film è andato a vederlo? Questa cosa mi incuriosisce. E' fatto così male? Premia la parte cattiva del genere umano? Offende le vittime di chi ha subito le cattiverie di questo bandito? Se è così allora il discorso cambia. Certo che adesso tocca vederlo

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  12. per criticare bisogna prima vederlo, come ho fatto io ieri sera, io continuo a dire che non c'è nulla di scandaloso a fare questi films, i francesi allora cosa dovrebbero dire dei vari films sui clan dei marsigliesi e tutti i film di genere polar che girano ogni anno?
    Posso dire a tutti i detrattori di Vallanzasca gli angeli del male, che non bisogna essere provinciali con i paraocchi?
    il blogger

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  13. Ma fatevi furbi, non è questo film che può alimentare la violenza, ma il clima d'odio e quasi di fame in cui questa politica, questo senso civico e questa economia ci hanno messi. Del passato si deve parlare e si deve imparare per evitare che accadano altri fatti simili, altrimenti capita che gli errori di ieri li ripetiamo oggi (anche in politica). Tornando al film, ben fatto, segue abbastanza fedelmente le vicende reali, anche se non tratta (forse per motivi di tempo) un paio di evasioni ed in realtà non è stato arrestato in questo modo (viene arrestato ad un posto di blocco durante la sua latitanza sotto falsa identità in Friuli)

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  14. Non c'è nessuna necessità di andare a vedere il film.
    E poi è vecchio, gli abitanti del milanese l'hanno già visto .. IN DIRETTA mentre il bel renè sparazzava per le strade.
    Certo, si sono sempre fatti i film del genere, ma non con il protagonista vivo e vegeto seduto fra gli spettatori. Anche in America sarebbe stato seduto su una comoda poltrona.. con dei fili attaccati alla corrente elettrica.
    D'altronde Placido è abituato a buttare tutto in macchietta.. dai tempi della piovra 1-2-3-4-5-6-7-8-9...ecc ..ecc. Fior di mafiosi sono cresciuti guardando quegli sceneggiati.
    Saint-Just

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  15. SJ allora vada in America , perchè intanto quà i politici al governo certo non stanno a pensare alla riforma della giustizia per come la pensa lei, fortunatamente. Magari, i mafiosi avessero passato il tempo a vedere gli sceneggiati, invece di far tutte le loro nefandezze, purtroppo molti italiani non vedono tali film o sceneggiati, preferiscono programmi come il gf o altro.
    Blogger non oso pensare cosa succede se apre una discussione sulla pena di morte o sui lager, visto i frequentatori di questo spazio.
    Buona giornata a tutti, meno male che si va ancora a lavorare

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  16. Si ricordi di farsi firmare l'autografo dal Renè quando esce dal cinema.
    Perchè è chiarissimo il messaggio che sta passando... Saint-Just è un infame giustizialista mentre Vallanzasca è un eroe incompreso.
    In quanto a come si evolve la giustizia... lasciamola modificare dalla Sinistra, si risparmierebbero un sacco di soldi eliminando le carceri e i secondini.
    Cordialmente
    Saint-Just

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  17. lilli e il vagabondo28 gennaio, 2011 13:03

    Con i lavori forzati oltre al risparmio ci sarebbe pure il guadagno caro Saint Just!La pena di morte mai!!!! La vita è sacra, ci è data "in prestito" e nessuno può disporre di quella degli altri. Vallanzasca è un delinquente e lo sanno anche i bambini, smetta di tormentarci la prego!!!

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  18. Tranquillo SJ io l'autografo me lo sono fatto fare da un magistrato che ha lottato in prima linea, non certo dal Sig. Vallanzasca.
    Per cortesia, le sue interpretazioni di quello che uno scrive, lasciano allibiti. Cordialmente

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  19. Chissà come sarà contento il magistrato che le ha fatto l'autografo quando vi vede alla cassa del cinema per pagare un film su Vallanzasca. (che avrà anche dato la sua consulenza per farlo magari)
    La pena di morte non l'ho chiesta, non dica cose non vere.
    Semplicemente dico che negli Stati Uniti i criminali li mettono su un tipo di poltrona più scomoda di quella di una sala cinematografica.
    Se la prenda con loro se non è d'accordo.
    Trovo intollerabile che il cattivo esempio sia Saint-Just e non il bel Renè.
    Se un vostro caro si fosse trovato sulla sua strada mentre faceva il tiro a segno con i passanti forse non la pensereste così.
    Saluti
    S.J.

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  20. Qui non si sta discutendo del fatto che Renato Vallanzasca sia un criminale, ma della qualità di una produzione cinematografica.
    Il discorso sta trascendendo sulla pena di morte, sulla magistratura e cose varie.
    A questo punto a qualcuno sarà anche venuta la curiosità di vedere il film, ad altri sarà venuta voglia di boicottaggio, tutto è lecito.
    Unica cosa di cui sono sicuro: è impossibile criticare l'opera in se senza averla vista, è possibile invece criticare e stigmatizzare la decisione di produrre un film su Vallanzasca (prodotto da americani....)
    il blogger

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