martedì 1 dicembre 2009

Ripubblico il post lanciatio ieri da AmareCrescentino, molto esaustivo sulle spiegazioni per questa microcentrale idroelettrica, ringrazio anche i lettori di mauroatlarge che si sono esercitati in questi giorni in scritti e progetti, tutto molto interessante.

mauro novo




lunedì 30 novembre 2009

La microcentrale, la Camera, la storia,,,,,
Riceviamo questo contributo chiarificatore da parte di un concittadino tecnico che ha seguito dall'inizio tutta la faccenda della microcentrale sulla roggia Camera al Mulino. Il signore preferisce che non si faccia il suo nome, cosa volete che vi diciamo? Tocca rispettare il desiderio, a fronte di questa esposizione. Ma è una persona ben nota in città, e non faticherete a trovare qualcuno che quel nome non stenterà dirvi a voce (il signore in questione, sul nome a voce, non è contrario: ah, Crescentino Crescentino.....) .(e naturalmente grazie mille per lo spiegone).


Prima di introdurre l’argomento "Microcentrale idroelettrica Mulino di Crescentino" si ritiene importante fare alcuni accenni sulla Roggia Camera e spiegare cos’è il microidrico per eliminare la confusione creata, forse ad hoc o per ignoranza, in questi giorni.La roggia Camera che nasce nel comune di Saluggia dal canale del Rotto, è stata realizzata nel 1465 dai Comuni viciniori con il concorso del Marchese del Monferrato e sono stati creati sul territorio del comune di Crescentino tre salti d’acqua per il funzionamento di mulini ( Monte, Crescentino, Caravini).Le ruote ad acqua di questi mulini hanno funzionato fino agli anni cinquanta per essere poi sostituite prima da motori a scoppio e poi da motori elettrici.La roggia Camera ha una portata minima di 2 mc/s per mesi 7 (periodo di irrigazione) e di 1,5 mc/s per mesi 3 e un periodo di asciutto di mesi 2. ( dati Consorzio Ovest-Sesia).L’idraulica dice Ep= 9,81 x Q x H ( Q= mc/s H= altezza in m. del salto da pelo a pelo ) da cui si conclude che il salto del Mulino in periodo di 2 mc/s ha una Ep= 53 Kw.Le turbine Kaplan o simili, utilizzate normalmente, necessitano di un salto > 5m. quindi non idonee al sito.La ditta tedesca Ritz-Atro ha realizzato un tipo particolare di turbina basata sul principio della vite del siracusano Achimede (200 a.c.) adatta per salto da 1m. a 5m. e portate max. 5mc/s. con rendimento >75%.La coclea idraulica non necessita di impianti disgrigliatori e non danneggia la fauna ittica.L’impianto Microcentrale idroelettrica Mulino di Crescentino, rispettando il progetto di massima elaborato, avrà una potenza elettrica di 40 Kw e una produzione annua di 250Mwh, vita >40 anni con modesta manutenzione legata a una meccanica semplice e robusta e una riduzione di 130 ton.anno di CO2Impianti di questo tipo sono stati realizzati, a partire dal 2000, in Germania e nel Nord-Est d’Italia, in Piemonte ne esiste uno solo a Occimiano realizzato da Centro Piemonte Servizi entrato in funzione nella primavera del 2009.Il coefficiente EROEI ( bilancio energetico: rapporto tra energia prodotta durante il suo intero funzionamento e energia impiegata per costruirlo, farlo funzionare e smaltirlo ) è >150 in comparazione con 5 del fotovoltaico e forse <>12%.Stando alle affermazioni dell’Amministrazione, il Comune dispone solamente di una parte di tale somma e non dispone delle risorse tecniche e umane per sviluppare le varie fasi del progetto e non è facile reperire sul mercato personale con esperienza su una tecnologia nuova.La scelta di utilizzare la Centro Piemonte Servizi come partner è dettata dalla possibilità, al momento unica, di avere una supporto tecnico e finanziario che garantisca un risultato finale secondo le migliori aspettative.Da una visura camerale l’attività P della suindicata ditta risulta essere "Intermediazione immobiliare" S impianti elettrici e elettronici; tuttavia stando alle dichiarazioni del ad i proventi di tale attività primaria sono investiti nel settore dell’energia alternativa (vd. Impianto di Occimiano).Secondo la bozza di convenzione il comune di Crescentino ha il diritto di prelazione sulla quota di impianto proprietà di Centro Piemonte Servizi.
Pubblicato da Amare Crescentino

8 commenti:

  1. can can per niente01 dicembre, 2009 18:04

    faccio umilmente notare che della centrale parlò ALLEGRANZA lo scorso 2 settembre sulla nuova periferia, dicendo anche che era in corso lo studio di fattibilità, da dove si prendevano i fondi etc.
    Adesso alcuni della minoranza si scaldano tanto ma perchè hanno taciuto allora? Forse è più comodo guadagnare le prime pagine dei giornali o risalto sui blog per tirare l'acqua al proprio mulino... scusate il gioco di parole. Qualcuno dovrebbe rassegnarsi all'idea che al governo della città i crescentinesi non ce l'hanno mandato.
    Grazie a Mauro Novo per lo spazio che sempre gentilmente offre al confronto

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  2. caro can can, stai facendo notare delle coso molto gravi: il 2 settembre Allegranza dichiara sulla periferia che è in corso lo studio di fattibilità. Piolatto ha detto che il 15 ottobre la giunta ha deliberato di incaricare una consulenca e viene poi incaricata la Centro Piemonte Servizi l'11 novembre a seguito di una determina! Se ciò che ha detto Piolatto corrisponde alla verità, ed è facilmente verificabile con i documenti in comune sono molto gravi le dichiarazioni di Allegranza del 2 settembre sulla Periferia. Se è vero ma, anche quello facilmente verificabile! A questo punto mi sorgono dei dubbi, non è che il Crescentinese che vuole rimanere nell'anonomato, da quelle spiegazioni perchè è ........ ma no non voglio crederci!

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  3. anonimo dica al suo amico piolatto di andare a leggere bene il perimetro della consulenza... invece di fare illazioni si documenti

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  4. Mi permetto di tornare in argomento , spero in modo non troppo noioso. Si citava l'idraulica, il problema è sempre lo stesso: la si fa troppo semplice, troppe volte. La si deve far semplice, ma il giusto.

    1) nel tentativo di stimare in via approssimata la potenza generata dalla vite di archimede non è entrata in alcun modo la geometria: lunghezza, inclinazione, numero dei principi, passo, sono termini che non possono essere trascurati perché sarebbe come voler studiare le prestazioni di una Formula 1 dimenticandosi dell' aerodinamica.

    2) l'acqua non è in quiete (cioè non si pesca da un serbatoio) ma si muove con una sua velocità: il profilo del pelo libero (e dunque il salto idraulico) viene, per così dire, "condizionato" dall'ingombro della vite che perturba il moto "normale" della corrente già ben prima, per un tratto a monte del salto: ridurre il salto utile come differenza di quota tra pelo libero a monte e a valle della vite, dunque, è una forzatura. Stiamo considerando una corrente a pelo libero, non una condotta in pressione (come l'acquedotto per esempio).

    3) il fluido (cioè l'acqua) non è perfetto ma è reale: ci si sta dimenticando di un contributo importante che nella relazione manca.

    Questo per ciò che riguarda il modello in sé. Ma anche ammettendo di accettarlo così per com' è stato scritto, non si possono trascurare le incertezze sui dati d'ingresso.

    1) Anziché usare i dati storici di portata, bisognerebbe partire dai dati storici di precipitazione (il cui campione è più ampio ed aggiornato) e ricavare la portata di progetto nel tempo (cioè la quota parte di pioggia che si riversa nella Roggia trasformandosi in portata) attraverso uno studio ideologico, così da tener conto delle condizioni ATTUALI del bacino idrografico (magari diverse da quelle del 1800).

    2) Altra perplessità riguarda l'aver assunto come rendimento totale d'impianto un valore pari a 0,75 (75%). Evviva l'ottimismo. Si deve tener presente che la ditta produttrice citata (Ritz-Atro) dichiara rendimenti simili perché sono stati misurati in esercizio tramite perizia: valgono cioè solo per QUEL sito, per QUEL impianto con QUELLE caratteristiche di portata, salto, diametro della coclea, regime di rotazione, ecc. Estendere il 75% al di fuori di quel contesto è un'altra sensibile forzatura. In fase di progetto (cioè quando ancora non c'è nulla, se non la Ruota tanto cara al buon S.J.) il progettista si scontra col problema dell'irreperibilità di dati così attendibili come quelli che può ottenere con misure sul campo, e allora cosa fa? Semplice, si pone a favore di sicurezza e anziché prendere il 75%, prende il 60 o magari pure il 50%. Invece qui, 75% pieno pieno.

    In attesa di uno studio un po’ meno di "massima" che auspico ci sia, si può ragionevolmente pensare ad una potenza prodotta in condizioni di massima portata pari a:
    W = 40/2 = 20 ¸ 23 kW

    ... continua...

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  5. ...proseguimento...

    Si tenga presente che in situazioni di portata a medio regime (cioè per quasi 6 mesi su 12) la portata prodotta è ulteriormente ridotta.
    Possono sembrare sottigliezze,ma se non si tiene conto di tutto si rischia di sovra o sottodimensionare l'impianto già nelle prima fase di progetto, perché gli errori (o meglio le incertezze) si propagano e ahimè facilmente si sommano (a onor del vero potrebbero pure eludersi a vicenda, ma ci vuole molta fortuna).

    Detto questo , voglio che sia chiara la mia opinione: ritengo il microidroelettrico e quel particolare sistema un' ottima scelta, sia dal punto di vista tecnico ma anche e soprattutto dal punto di vista didattico-culturale. Ciò non toglie che una maggiore cura andava posta nell'accordo tra Comune e Società Servizi Piemonte: previsioni troppo ottimistiche possono facilmente rivelarsi specchietti per le allodole. Capisco che vi siano situazioni più gravi in questo momento, e sono molte quelle a cui dover dare soluzione, ma, come cittadino, pretendo più calma e attenzione da parte di chi amministra.

    Solo una cosa non riesco a capire:

    cito testualmente: "La scelta di utilizzare la Centro Piemonte Servizi come partner è dettata dalla possibilità, al momento unica, di avere una supporto tecnico e finanziario che garantisca un risultato finale secondo le migliori aspettative".

    Fantastico! E' un 'occasione da non perdere! Sabato e domenica sono aperti? Ma è chiavi in mano?


    E poi ancora: "Riceviamo questo contributo chiarificatore da parte di un concittadino tecnico che ha seguito dall'inizio tutta la faccenda della microcentrale sulla roggia Camera al Mulino…"

    Conoscerne il nome non suscita curiosità in quasi nessuno, ma l'inizio e i motivi di questo suo seguitare la faccenda, quello sì.

    Saluti
    Pierrot

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  6. Tengo a precisare che i dati predicati dal concittadino tecnico sono confutabili non solo parzialmente ma TOTALMENTE da chiunque abbia un pò di dimestichezza con queste cose. L'ipotesi che ho fatto di "accettare il modello così per com'è stato scritto" era evidentemente sarcastica, un' ipotesi per assurdo insomma. Spero di non essere frainteso.

    Saluti

    Pierrot

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  7. X pierrot
    forse Lei ha esperienza superiore ai docenti dell'università di Norimberga...o forse scrive per sentito dire.

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  8. e il mulino diroccato nei pressi di Crescentino, esattamente: dov'è?

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