mercoledì 7 ottobre 2009

CITIZEN JOURNALISM

"PER QUANTO RIGUARDA MAURO NOVO SI PUO' PARLARE DI CITIZEN JOURNALISM, CHE E' L'ULTIMA FRONTIERA IN FATTO DI INFORMAZIONE E DI PARTECIPAZIONE"

Cosi' iniziava il commento di Marinella Venegoni, che come tutti sanno , oltre ad essere la nostra sindaca, è anche una grande firma del giornalismo italiano.

Questo commento, pubblicato sul blog in data 4 ottobre, è importantissimo, ma secondo me non ha avuto la giusta eco, anche perchè il termine che Marinella ha usato forse non è stato da tutti compreso.

Ringraziandola in pubblico dopo averlo già fatto in privato per essere intervenuta per ben 2 volte pubblicando commenti durante la polemica con i giornalisti locali, scoppiata la scorsa settimana, mi sono sentito assolutamente in dovere di informarmi su questo nuovo modo di fare cronaca, informazione o anche solo agire nella comunicazione sociale.

Aiutandomi, come voi potrete ben fare se vorrete approfondire questo piccolo post, con un normale motore di ricerca, digitando Citizen Journalism, ho scoperto alcune cose importanti.

Per prima cosa cerchiamo un nome italiano per questo fenomeno, wikipedia lo ha trovato in GIORNALISMO PARTECIPATIVO, partecipativo , perchè i lettori partecipano attivamente grazie all'interattività dei nuovi media, internet su tutti.

Informazione come conversazione, la definiva parlando del fenomeno dei blogs Tom Curley , direttore dell'Associated Press, e lo diceva già nel 2004.

Ci sono nel mondo circa 14 milioni di blogs, ogni blog naturalmente puo' avere molti collaboratori (un blog coreano ne ha addirittura 35 mila), quindi il fenomeno è davvero molto esteso, un nuovo tipo di informazione giornalistica, a volte forse raffazzonata, poco controllata, che puo' suscitare un po di rabbia in alcuni, ma da cui sono nati fenomeni che fan parlare tutto il mondo.

Pensiamo alla rivolta Iraniana dopo le elezioni poco chiare che hanno riportato al potere Ahmadinejad interamente documentata da blogs, oppure alla Blogger cubana che tiene un giornale on line molto letto sia a Cuba che all'estero (su LA STAMPA, settimanalmente trovate una summa degli interessantissimi articoli).

Anche i grandi editori cominciano a prendere seriamente questa cosa, pensate che il coofondatore dell'edizione on line del Washington Post , ha lasciato il posto di lavoro, per creare backfence.com, una impresa che crea siti informativi a carattere locali, dove i contenuti sono fatti dagli utenti.

Current tv (in Italia su SKY), basa il suo palinsesto in gran parte su video prodotti dai telespettatori del network.

Ci sono blogs che permettono solo di commentare, altri blogs invece si aprono alla collaborazione fattiva dei lettori, creando una rete di collaborazione continuativa.

Le polemiche che sorgono a volte tra giornalisti tradizionali e giornalisti chiamiamoli improvvisati, come potrei essere io (ma attenti, nonostante cio' che dice Marinella Venegoni, io non mi considero nemmeno un citizen journalist, ma solo una persona che per hobby ha la scrittura e ha trovato nel blog una maniera di esprimere concetti e di fare qualcosa di utile per i proprii concittadini ), sono portate dal fatto che si richiede maggiore controllo sulle cose che nei blogs si trovano, o piu' semplicemente sulla maniera in cui le notizie vengono date, a volte succede che ci sia poco controllo , che le fonti non vengano controllate a sufficienza, o che i commenti trascendano dalle regole di buona creanza (come pero' a volte succede anche in tv o alla radio).

Diverse proposte di leggi sono state fatte, ma per ora checchè se ne dica o checchè se ne pensi, i blogs non hanno ancora obblighi equiparati a quelli dei giornali, non per questo io penso di poter scrivere qualunque baggianata, o mi senta libero di insultare, ricordando a tutti che esiste sempre il pericolo sacrosanto di essere denunciati.

Percio' quando sono qui, a battere su questa tastiera, penso sempre a fondo alle cose che scrivo, e quando sono a colloquio con qualcuno, per poi pubblicare una intervista, se vien fuori qualcosa di forte, chiedo sempre di pensare bene prima di dare l'assenso alla pubblicazione.

Pertanto , per quanto mi riguarda , valgono le regole della buona creanza, che non vuol dire non provocare a volte qualche polemica, che sono anche il sale della nostra esistenza, ma non essere mai trascinato oltre ad un certo livello, come purtroppo a volte accade e un esempio di uso del blog in modo scorretto lo abbiam avuto nelle ultime ore proprio qui a Crescentino.

Mauro Novo
mauroatlarge.blogspot.com

10 commenti:

  1. dopo la polemica con i giornalisti locali (che vedo qui riproposto abilmente da lei), mi sono appassionata e ho voluto indagare un po', trovando la legge n. 62 del 2001 che all'articolo 1 dice: "Per «prodotto editoriale», ai fini della presente legge, si intende il prodotto realizzato su supporto cartaceo, ivi compreso il libro, o su supporto informatico, destinato alla pubblicazione o, comunque, alla diffusione di informazioni presso il pubblico con ogni mezzo, anche elettronico" e all'articolo 2 recita: "Il prodotto editoriale diffuso al pubblico con periodicità regolare e contraddistinto da una testata, costituente elemento identificativo del prodotto, è sottoposto, altresì, agli obblighi previsti dall’articolo 5 della medesima legge n. 47 del 1948". il citato art 5 della legge 47 dice: "Nessun giornale o periodico può essere pubblicato se non sia stato registrato presso la cancelleria del tribunale, nella cui circoscrizione la pubblicazione deve effettuarsi".
    Che non si riferisse a questo degiovanni?
    r.b.

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  2. chiudo ogni mio rapporto con questo blog citando un grande esempio di umiltà giornalistica:
    “…ma permettetemi che le mie domande siano piu’ interessanti di quelle fatte dai giornali locali….se le mie sono alla camomilla quelle della sesia e della periferia non sono manco interviste ma soliloqui dei vari politici, e se sono intervistati concordano prima”.

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  3. due risposte, questo non è un periodico, perchè i post non hanno cadenza regolare, vengono postati a caso e non c'è un termine o una regola, quindi casca l'asino.
    per quanto riguarda il mio commento ripubblicato da chi chiude i rapporti con il blog e non si firma, lei lede la mia libertà di espressione, accusato di fare domande alla camomilla, ho risposto , basandomi sull'ultima intervista pubblicata, quella a Riccardo Piolatto, che mi è sembrata molto piu' esaustiva di tutte quelle pubblicate ultimamente dai giornali locali.
    Se io penso che in alcuni giornali le problematiche politiche potrebbero essere meglio trattate, questo è il mio pensiero e sono libero a casa mia,( e questo blog lo è, perchè si chiama mauroatlarge e non corsiniatlarge o degioatlarge o venegoniatlarge ), di pensarla come voglio, mica ho ucciso nessuno.
    Questo blog non è un atto di lesa maestà verso chi fa il lavoro di giornalista,io li rispetto, ma non essendo loro infallibili come papa benedetto io ho il diritto di critica che mi spetta come cittadino e come lettore seppur occasionale dei periodici locali.
    Avrei altre cose da dire, ma non voglio alimentare altre inutili, sterili polemiche.

    Solo una cosa dico, vivere nell'ottobre 2009, quindi questo presente e continuare con la tiritera della mia abusività e del mio rubare lavoro o sciocchezze simili, quando basta accendere current tv, o leggere i contributi dei lettori del blog di grillo, per rendersi conto che questa è la realtà, che piaccia o no, e poi c'è sempre il fatto che io sono un volontario e i giornalisti sono pagati, quindi io se rubo qualcosa, rubo a me stesso, e per fare questo blog, rubo solo il mio tempo libero.

    mauro novo

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  4. rompo la mia promessa per chiederle scusa, se ritiene che io abbia leso la sua libertà.
    non era nelle mie intenzioni
    cordialmente

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  5. Mauro tieni duro, tu sei nel futuro e nel mondo, altri non vedono oltre il naso
    Giggetto

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  6. Carissimo Mauro, io sto con Giggetto, tieni duro, hai la stima di chi ti conosce di persona e attraverso il blog. A certe "persone" non merita neppure rispondere, specialmente a chi non si firma.
    Cordialmente

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  7. Mauro, io sono dalla tua parte e lo sai e, a maggior ragione, lo sono adesso.. Sono furente con La periferia perchè ho inviato loro lo stesso comunicato stampa, relativo all'Aido, che ho inviato a te, con la differenza che loro lo hanno "stravolto", omettendo una parte che mi premeva molto, cioè il ringraziamento agli Alpini, con cui mi scuso qui: inoltre è stato dato al trafiletto un'impronta ben diversa da quella per cui era stato scritto: ne risulta quasi che il capogruppo sia stato intervistato, cosa non vera, perchè ho curato io il comunicato.
    Quindi che non si parli di oggettività di informazione. Alle mie rimostranze, c'è sempre la scusa dei tagli dei "vari" redattori.
    Lo stesso discorso vale per la comunicazione relativa alla conferenza di Mimmo Candìto di domani sera, ore 21 organizzata dagli Amici della Bibloteca: non esiste traccia sulla suddetta testata. Qui la scusa è stata diversa, ma non la riporto..
    Quindi ben vengano i blog e la libertà di espressione che concedono.
    Scusate lo sfogo ma di fronte ad attacchi precisi verso Mauro , che è un amico e che rivendica il diritto di dire quello che pensa nel suo blog, assumendosene le responsabilità, mi sono sentita in dovere di intervenire, esprimendo le mie idee e FIRMANDOLE.
    milena ortello

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  8. signora milena, forse non ha letto bene la periferia...

    http://www.nuovaperiferia.it/login.php?artID=1225236

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  9. ecco, questo è il bello del blog. come dice grillo, se uno dice una cosa non vera, c'è sempre qualcuno che in 5 minuti ti sgama

    (sul cartaceo, è a pagina 37)

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  10. Chiedo venia per la II parte del mio intervento: ho verificato e riconosco di aver saltato il "pezzo": peccato che neanche la giornalista interpellata al telefono fosse a conoscenza della presenza del pezzo (telef. di questa mattina). grazie per i riferimenti. adesso sono solo più furente a metà. confermo tutto quanto penso. milena O.

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