mercoledì 24 dicembre 2025

CRESCENTINO, PARTE IL CARNEVALE STORICO IL 6 GENNAIO, POST A CURA DI ANDREA BAZZANO, PRESIDENTE DEI " BIRICHIN "

 6 gennaio 2026 – parte il Carnevale Storico Crescentinese 2026

Il Carnevale Storico Crescentinese si sta preparando per la sua edizione del

2026 che segnerà il suo 50° anniversario. Un appuntamento speciale e tanto

atteso per la manifestazione più antica della Città. Come da tradizione il

sipario si alzerà ufficialmente nel giorno dell’Epifania per poi snodarsi con

tutta una serie di eventi che culmineranno domenica 8 febbraio col Gran Corso

Mascherato con carri allegorici e gruppi mascherati. Al calar della sera del 6

gennaio, dunque, partirà da piazza Caretto la Pifferata a cui oltre ai Birichin

parteciperanno i Pifferi e Tamburi di Baio Dora, la corte uscente, i componenti

della Magnifica Confraternita delle Regine Pappette e dei Conti Tizzoni e tutto

il popolo del carnevale. Appuntamento alle 17 sotto al grande albero di Natale

di piazza Caretto. La passeggiata musicale, dopo aver percorso le principali

vie del centro storico, terminerà al Teatro Comunale “Cinico Angelini” dove,

alle 18, verranno presentati i personaggi dell’edizione 2026. Una tradizione

lunga cinque secoli quella del Carnevale Storico Crescentinese di cui si parla

nei preziosi documenti conservati all’Archivio Storico comunale a partire dal

1529. In quell’anno, un signorotto locale, tal Riccardo IV Tizzoni, che da

tempo vessava la popolazione con soprusi ed angherie, oltre a nuovi pesanti

balzelli, quali la tassa della molitura del grano, la tassa sul sale e la tassa

sul transito nelle sue borgate, impose lo ius primae noctis, ovvero il

diritto della prima notte, elargito agli antenati della Casata dal Serenissimo

Imperatore Federico I° di Svevia, detto il Barbarossa, in premiodell'eroismo e

coraggio dei Marchesi Tizzoni nella difesa dell’Impero. In base a questo

editto, tutte le giovani spose venivano scortate dalle guardie al castello dove

erano costrette a trascorrere insieme al Tiranno le ore immediatamente seguenti

il matrimonio. Secondo la leggenda, nella notte tra il 14 e 15 febbraio 1529,

intanto che il Paese, immerso nel sonno, attendeva di festeggiare gli ultimi

giorni di carnevale, la figlia del mugnaio del Mulino Stella, fresca sposa che

si trovava a Palazzo, tagliò la testa al Tiranno proprio mentre il popolo

iniziava la rivolta richiamato dal suono della campana della torre civica. La

giovane sposa venne, quindi, assurta a simbolo di Crescentino col titolo di

Regina Papetta. Secondo gli studiosi locali il nome di Papetta le fu attribuito

desumendolo dal frutto del mais da cui si ricava la farina per cucinare la

polenta. Durante l’appuntamento del 6 gennaio al Teatro Angelini, che sarà

introdotto dall’esibizione della Scuola di Danza Moondance diretta da Paolo

Cianfoni, verrà anche svelato il manifesto d’autore e sarà consegnata la

benemerenza di Ambasciatore del Carnevale che viene riconosciuta annualmente ad

un crescentinese che negli anni si sia impegnato per dare lustro alla storica

manifestazione. Cresce intanto la curiosità di conoscere le identità di coloro

che interpreteranno la Regina Papetta e il Conte Tizzoni del Carnevale Storico

Crescentinese 2026, ma per ora dal quartier generale dei Birichin tutto tace e

le riserve saranno sciolte solamente il 6 gennaio.

ANDREA BAZZANO

PRESIDENTE " I BIRICHIN "

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