21 marzo " Giornata della Memoria e
dell'Impegno" in ricordo delle vittime innocenti delle mafie.
Oggi 21 marzo, ricorre la XXV
edizione della Giornata della Memoria e dell'Impegno in ricordo delle vittime
innocenti delle mafie, promossa da "Libera" e "Avviso
Pubblico", La giornata è nata per raccogliere il grido di dolore di
una mamma che, perso il figlio
Antonino Montinaro, caposcorta di Giovanni Falcone nella strage di
Capaci, non sente pronunciare da nessuno
durante la commemorazione della strage il nome del figlio. Un dolore
insopportabile se alla vittima viene negato anche il diritto di essere
ricordata con il proprio nome.
Saranno anche 25 anni dalla
nascita dell'associazione "Libera" fondata da Don Ciotti che si fa
portavoce per chiedere verità e
giustizia per le vittime delle mafie e per denunciare la presenza delle
organizzazioni criminali mafiose e la connivenza con politica, economia e
massoneria deviate. In questi an
ni anche le mafie hanno modificato il loro modo
di agire, rendendosi più nascoste ma sempre più invasive e pericolose per le
nostre comunità e le nostre economie.
Innumerevoli sono le
iniziative e percorsi che Libera porta avanti nel suo lavoro di coinvolgimento
delle scuole e della cittadinanza: diritti di cittadinanza, la cultura della
legalità democratica, la giustizia sociale, la pace, la solidarietà,
l'ambiente, la valorizzazione della memoria delle vittime di mafia ed altre
violenze, contrasto secondo principi della non violenza la diffusione dell'illegalità
e del dominio mafioso del territorio.
Ogni anno, in una città
diversa, tutto questo trova espressione in una manifestazione straripante,
gioiosa che vede riunite scuole, università, una vasta rete di associazioni e
realtà sociali coinvolte in un grande percorso di cambiamento all'insegna della
legalità dei nostri territori. E poichè, come ribadisce con forza don Ciotti,
" La memoria deve diventare impegno non parole di circostanza" la
giornata culmina con la lettura di un interminabile elenco di vittime innocenti
( quest'anno saranno 1023!), frutto della raccolta paziente di volontari di "Libera" che scavando
nella storia dei territori in cui vivono hanno chiesto, negli anni,
l’inserimento dei nomi che ne fanno parte. Sono nomi di semplici cittadini,
magistrati, giornalisti,sacerdoti, funzionari di forze del'ordine,
imprenditori, sindacalisti ed esponenti politici. Leggere i nomi e i cognomi
delle vittime è un segno forte ed è un modo per far rivivere quegli uomini e
quelle donne, la loro testimonianza e l’esempio di chi ha combattuto le mafie
apertamente, non cedendo a minacce e a ricatti che imponevano di derogare dal
proprio dovere professionale e civile. E cosi avviene in tanti posti d'Italia e
nel mondo, anche noi a Crescentino
avremmo voluto proporre una lettura
corale come momento intenso di partecipazione ma la rimanderemo, come è stata
rimandata la manifestazione nazionale, al 23 o 24 ottobre p.v.
NICOLETTA RAVARINO
Nessun commento:
Posta un commento