mercoledì 29 maggio 2019

UNA RIFLESSIONE DI GIUSEPPE CELESTINO ( LISTA INSIEME GREPPI SINDACO ) SULLE ELEZIONI COMUNALI


HO CHIESTO A GIUSEPPE CELESTINO DI RIPUBBICARE QUESTA BELLA RIFLESSIONE DALLA SUA PAGINA FACEBOOK, PERMESSO ACCORDATOMI 

COMMENTI SOLO PER MAIL
mauroatlarge@gmail.com



1938 Grazie.
Già, costruiamo troppi muri e non abbastanza ponti; che, poi, i muri tengon fuori la delusione quanto la gioia.
Mi ero ripromesso di non commentare; decido di farlo perché di muri non ne ho - chi mi conosce, lo sa bene -.
La vita è equilibrio: per un individuo che soffre, un altro sorride.
È qualcosa di ciclico, che rende tutto affascinante. Una questione di tempo, che non puoi zittire: e di tempo, ieri, si è trattato.
Conosco Fabrizio Greppi da anni; pur - ahimè - "arrivando tardi" nella sua squadra, ho scelto di restare al suo fianco dal primo giorno sino al suo ultimo minuto da Sindaco.
Trovo meraviglioso imparare; ognuno di noi sceglie come e da chi.
Tutto quello che mi serviva, l'ho fatto mio in qull'ultimo minuto con lui; si riparte da quei 60 secondi? Sì.
Ho perso una partita a scacchi; è bello giocare a scacchi, credetemi. La cosa fondamentale è dare merito alla strategia del vincitore.
Sono deluso per i miei compagni più giovani, perché non so pesare la loro capacità di incassare il colpo. Sono deluso, perché sono stati compagni di viaggio straordinari e hanno messo in campo anima e cuore; Cinzia CenaElisa CirilloFederico CosentinoLetizia FerreroValerio GiordanoAlessandro Ciccio ScaliaGianni TavernaAlice Ulla... sapete dove trovarmi.
I "senatori", invece (Giuseppe ArlottaEnrico Borgondo e Speranza Carmine), insegnano che la delusione è parte del gioco, perciò non posso che abbracciarli e dire "grazie"- grazie di avermi fatto sentire "a casa" -. Deluso perchè il sostegno di amici vicini era sincero e mi sentivo di restituire loro qualcosa.
Deluso perché avremmo fatto bene; peccato. Perché, se avessero saputo quanto eravamo affiat
ati, avremmo guadagnato più armonia.
Deluso perchè la gente cambia idea, quando - magari - è in cabina e non ha l'onere di sostenere il tuo sguardo; ci sta - anomalo, ma c'est la vie -.
Come si dice? Che ognuno combatte una battaglia personale della quale nulla sappiamo realmente? Vero; ed è per questo che, nell'equilibrio del tutto, vedere "avversari" - termine puramente tecnico - sorridere non è così brutto.
L'eleganza sta nel rispetto, anche delle gioie altrui; ho stima di molti, in questa compagine uscita vittoriosa. Un sorriso lo meritano.
Sono abituato a condurre una quotidianità "anomala" e fatta di grandi sorprese; parlo con Persone e ne pubblico pensieri anche differenti dai miei, ragion per cui applico una soddisfazione che va al di sopra della sconfitta.
C'è che, se qualcuno vince, qualcuno perde. C'è che mi porto dietro un bagaglio importante; ora, pesa un tantino... ma, presto, sarà leggero.
Pesa "18 voti"? Anche.
Pesa in alcuni atteggiamenti? Forse.
Ma i miei "colleghi" mi aiuteranno a portarlo.
Non pesa se penso che qualche vincitore, quel sorriso, lo ha meritato. Un sorriso da godere con chi si ama; perché le battaglie passano, le emozioni no.

Arrivederci, dunque. E benvenuto a Vittorio Ferrero.
A proposito di ponti; dicono che un molo sia un ponte deluso.
Forse, oggi, sono un molo; ma il mare, in fondo, è sempre un bel vedere... perché di prospettive ne ha parecchie.

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