La notizia del digiuno ad oltranza di Arlotta per protestare contro l'arrivo a San Grisante di un gruppo di profughi provenienti da Palazzolo Vercellese dove erano sistemati in una casa di riposo che ora deve essere sgomberata per lavori ha rinfocolato le polemiche che ardono da settimane nella piccola frazione crescentinese e nel mondo politico locale, tutti hanno detto la loro, dalla maggioranza, a Mosca, Massa, Allegranza e il Pd che ha dettato un lungo comunicato a giornali e blog.
I profughi, tra i 25 e i 30, tutti di sesso maschile e di colore, provenienti da paesi Africani , dovrebbero sistemarsi in uno stabile vicino alla chiesa parrocchiale, che sarebbe di proprietà della curia, il cui rappresentante locale, il parroco Don Trimini' ( parroco anche a Saluggia ) ha dichiarato piu' volte sui giornali che con i proventi dell'ospitata si potranno fare lavori urgenti
su chiesa e casa coeva che versa in condizioni non ottimali.
Non ottimali? I san grisantini dicono che non c'è manco un bagno funzionante e che quindi per ospitare i ragazzi dovrebbero essere istallati bagni chimici , le scale poi , si teme, non possano reggere piu' di tre persone per volta e il tetto e' tutt'altro che in stato ottimale. Qualcuno poi si dice dubbioso che la casa sia di proprietà della curia e che quindi ne abbia disposizione , sarebbe invece della comunità; insomma , in attesa di un chiarimento , il fuoco delle polemiche arde e non accenna a spegnersi.
Ho sempre avuto molti dubbi sulle ospitate di profughi a pagamento, soprattutto quando non sono accompagnate da un progetto di inserimento, insegnamento di un qualche lavoro e dei fondamenti della lingua italiana , ospitate che dovrebbero essere complete di operatori che sappiano fare il mestiere di mediatori culturali; i rischi della mancanza di tali requisiti li abbiamo sotto gli occhi, gruppi di giovani che ciondolano in bici, a piedi con tanto di smartphones visto che non hanno altro da fare, se nessuno gli da qualcosa da fare, e nessuno gli insegna nulla ; questo non succede in tutte le strutture, sia chiaro, ma temo che l'improvvisazione di persone che intravedono l'affare e il guadagno facile sia un vizio piuttosto diffuso.
In molti casi in realtà differenti dalla nostra, dal biellese, a Cigliano, alla città di Vercelli, gli ospitanti, le cooperative, la chiesa e le amministrazioni comunali hanno stipulato degli accordi che permettono ai profughi di rendersi utili e di non essere dei parassiti agli occhi di una opinione pubblica in molti casi esaperata dalla crisi economica e dai furti. Cosa aspettiamo qui ? I fatti di Capodanno in Germania non ci hanno insegnato nulla? Si sta muovendo la Croce Rossa sull'argomento, Evviva!
Chi ospita dovrebbe farlo gratis , soprattutto se si e' un prete o se si e' curia, la chiesa cattolica ha già l'8 per mille e da quello dovrebbe attingere per la carità ai profughi e per chi ha bisogno.
La preoccupazione degli abitanti di San Grisante deve essere tenuta in considerazione, e che i loro pastori di anime non ne tengano contro e' ben piu che una anomalia . Pensare poi di ospitare 30 giovanotti in una casa che qualcuno descrive come una catapecchia ha dello strano, e non fatemi andare avanti se no mi dite che sono il solito mangia preti.
Sia chiaro che io non penso assolutamente che questi profughi possano rappresentare un pericolo , ma se li si lascia vegetare senza far nulla , i cattivi pensieri possono sempre prendere il sopravvento.
In ultimo mi rivolgo a Giuseppe Arlotta. che considero nonostante le nostre fortissime differenze politiche ed ideologiche che si manifestarono già quando militavamo nella stessa alleanza politica nei lontani anni 90, un amico.
Caro Pippo non digiunare, e' brutto sentirsi impotente per decisioni che sono incontrollabili anche da un assessore di maggioranza, ma rovinarsi la vita e la salute non serve, ai cittadini crescentinesi, ai tuoi votanti che sono numerosi servi in forma e non debilitato, la mia impressione e' che a San Grisante non arriverà nessuno e che le proteste e la tua forte presa di posizione serva a fermare la decisione che pareva gia' presa.
Mauro Novo
mauro at large
La decisione di non portali a S. Grisante è già presa ( notizia di Lunedì 3 Aprile). Lo sciopero della fame tra un pasto e l'altro alla Sellaro è solo per visibilità politica. Cerchiamo tutti di essere seri.
RispondiEliminaIl digiuno di protesta è contro l'arrivo continuo di masse enormi di immigrati, con tutto ciò che questo comporta.
RispondiEliminaSecondo alcune stime, quest'anno ne potrebbe sbarcare un milione intero. L'Austria sta facendo costruire un muro e schierando l'esercito per fermarli. Anche la Svizzera sta preparando polizia ed esercito per impedire ciò che sarebbe una vera invasione. In Italia invece che cosa si fa?
Arlotta è un politico e cerca, sacrificandosi personalmente, di dare voce a tutti coloro, presumibilmente la maggioranza degli italiani, che sono preoccupati o spaventati per quanto sta avvenendo e che temono per il loro futuro.