domenica 10 maggio 2015
MAGGIO 1915 : L'ENTRATA IN GUERRA DELL'ITALIA, UN SABATO CON LA STORIA DI 100 ANNI FA ATTRAVERSO DUE SAGGI DELLO STORICO MARIO OGLIARO
"Bisogna sempre ricordare che dietro ai numeri dei Caduti e dei feriti della prima guerra mondiale e di tutti gli altri conflitti ci sono degli individui con le loro vite spezzate dagli eventi bellici."
Con questo pensiero la Presidente degli Amici della Biblioteca nonchè Presidente del Centro territoriale volontariato Vercelli Biella, ha aperto il pomeriggio di storia in programma in sala consiliare a Crescentino per presentare due saggi storici dello studioso crescentinese Mario Oliaro , pubblicati sulla rivista di storia contemporanea L'IMPEGNO.
L'evento organizzato inoltre anche in collaborazione con le associazioni Franco Francese e Vendemmiatori Implacabili con i patrocini del Comune di Crescentino ( rappresentato dal sindaco Greppi ) e dall'istituto per la Resistenza Biellese,
Vercellese e Valsesia ( rappresentato da Orazio Paggi ) , e' stato presentato da Giovanni Ferraris, Presidente della Socetà Storica Vercellese ( di cui Ogliaro e' parte da molto tempo ) e da Paolo Pomati del rettorato Università del Piemonte Orientale di Vercelli.
Fedele De Giorgis, primo comandante dell'Arma dei Carabinieri nell'Italia Repubblicana e La polemica su Caporetto nella pubblicistica e nella memorialistica storica contemporanea sono i titoli dei due saggi illustrati da Pomati che soprattutto sullo scritto sulla disfatta di Caporetto ha tenuto una vera e propria lezione partendo dal testo di Ogliaro che analizza le ragioni che portarono alla gravissima debacle dell'esercito Regio comandato dal Generalissimo Cadorna che venne destituito e sostituito dal Generale Diaz che concluse poi la guerra con la battaglia di Vittorio Veneto nell'ottobre del 1918. Pomati e Ogliaro hanno concoradato sulle cause che portarono alla ritirata dopo l'attacco degli eserciti nemici austro ungarici e tedeschi, come le gravi lacune nei coordinamenti dei vari battaglioni e delle truppe, la crudele disciplina militare imposta dal Cadorna ai sottoposti che sostitui' a centinaia durante i primi anni del conflitto, il morale basso delle truppe e non ultimo la folle decisione del Generalissimo di lasciare il comando nel settembre del 17 per andare in vacanza sui Monti Berici ritenendo oramai le offensive dei nemici concluse per quell'annata.
Ogliaro ha voluto ricordare che il Comandante De Giorgis durante la prima guerra mondiale fu disclocato in Val Camonica e prese parte alla battaglia per la conquista di Cima Presena e alle difese intorno al Monte Grappa.
Gran successo di pubblico.
Mauro Novo
Mauro at large
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..... e il super assessore compagno Arlotta non era presente?
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