E' PASSATO UN ANNO DALL'ELEZIONE DI JORGE MARIO BERGOGLIO AL SOGLIO PONTIFICIO, PAPA FRANCESCO, PER MOLTI SEMPLICEMENTE FRANCESCO, COLUI CHE STA CAMBIANDO IL CATTOLICESIMO E IL MODO DI PERCEPIRLODopo la crisi dell'l'impero vaticano, Massimo Franco ci racconta papa Francesco e il miracolo del cambiamento.
Santa Marta non è solo la nuova residenza del papa di Roma. La scelta di papa Francesco l'ha trasformata nel simbolo del nuovo cuore del potere vaticano; e nella metafora di una Chiesa che sceglie "la periferia" del mondo: si tratti di quella delle grandi megalopoli come di un ospizio per malati di colera voluto il secolo scorso da Leone XII e trasformato poi in residenza per i cardinali che partecipano al Conclave, ai margini della Città del Vaticano. Così, quando si dice "Santa Marta" si evocano non solo un luogo ma un modello di papato; una cerchia di persone che assecondano la rivoluzione di stile e di governo di Jorge Maria Bergoglio; e una sfida alle abitudini plurisecolari della curia romana. Papa Francesco ne ha fatto il simbolo del suo pontificato globale, che ha preso atto della crisi dell'eurocentrismo e del declino del "partito italiano". E rappresenta la risposta "eccentrica" a una Chiesa tuttora appesantita dalla crisi degli ultimi quindici anni di immobilismo e di scandali. Il saggio di Massimo Franco cerca di indicare come, partendo da Santa Marta, il Vaticano stia riscrivendo la sua strategia, riplasmando la sua agenda di politica internazionale e cercando di eliminare le scorie che hanno eroso la sua credibilità con le vicende dello Ior, quelle di Vatileaks e la pedofilia dei sacerdoti cattolici. Santa Marta è una guerra non solo e non tanto contro la vecchia nomenclatura della Curia, ma contro una mentalità radicata: è questo il mandato che il Conclave ha dato a Francesco.
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