Lo sapevamo già da subito ma nei primi due mesi del 2016 abbiamo avuto
la conferma. La riforma del lavoro di Renzi, il famoso Jobs Act, non
funziona.
Ricordate come il nostro caro premier vendesse questa
riforma come il punto di svolta per garantire il lavoro sicuro con il
contratto a tempo indeterminato a tutti?
Già di per sè, dimenticava
però di dire che il nuovo contratto a tempo indeterminato lasciava la
possibilità all'azienda di licenziare il lavoratore quando meglio
credeva.
A parte questo in tutto il 2015 i contratti a tempo
indeterminato "finti" sono effettivamente aumentati. Il motivo
è molto
semplice.
Ad ogni assunzione a tempo indeterminato corrispondeva un contributo di 8 mila euro per tre anni all'azienda.
Quale azienda non avrebbe usufruito di una tale agevolazione?
La bolla però si è presto sgonfiata.
Dall'inizio
del 2016 i contributi sono notevolmente diminuiti e di conseguenza i
contratti a tempo indeterminato sono più che dimezzati rispetto ad un
anno fa. Crescono invece i voucher, l'artifizio che consente all'azienda
di assumerti anche per un solo giorno che hanno avuto un incremetno del
45%.
Il risultato qual è?
Più precarietà e meno lavoro. Questo è un vero e proprio capolavoro di Renzi e del suo governo.
Tanti complimenti.
Era il blogger o qualcun altro a dire che il jobs act avrebbe ridotto il precariato e aumentato i posti di lavoro?
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