venerdì 28 marzo 2014

MEDEA, SABATO 5 APRILE AL TEATRO VIOTTI, FONTANETTO PO, ORE 21.00


LA “MEDEA” DI TEATROLIEVE A FONTANETTO PO
Sabato 5 aprile la messa in scena di Luca Brancato dalla celebre opera di Heiner Müller.

TeatroLieve torna in scena sul palcoscenico di Fontanetto Po con una produzione propria; sabato 5 aprile il teatro G. B. Viotti ospiterà “Medeamaterial”, opera del celebre drammaturgo tedesco Heiner Müller.
La messa in scena di Luca Brancato riproporrà la lettura di un'opera annoverata ormai tra i classici del teatro del Novecento e tra le più significative della produzione di Müller, considerato dopo Bertolt Brecht, il drammaturgo tedesco più importante del secolo scorso. Brancato oltre alla regia ne è interprete insieme a Marinella Debernardi e Annalisa Canetto.
L’opera prende spunto dal mito di Giasone e Medea: e si divide in tre parti: “Riva abbandonata”, che risale ai primi anni ’50, è una descrizione criptica e frammentaria del paesaggio di morte e distruzione lasciato nella Colchide dal passaggio degli Argonauti; “Materiale per Medea” è il cuore dell’opera, scritta da Müller alla fine degli anni ’60, nella quale si snoda la tragedia di Medea; infine “Paesaggio con argonauti” è l'epilogo affidato a Giasone (composto nel 1983), incentrato sul tema della guerra e sulla follia della conquista.
L'opera andrà in scena sabato 5 aprile alle ore 21; il biglietto d’ingresso è di 7,00 Euro; 5,00 euro per gli abbonati alle stagione “Prendete posto”; la biglietteria sarà aperta il giorno dello spettacolo a partire dalle ore 16; la prenotazione può essere effettuata telefonicamente (377.2674936) o via e-mail (info@teatrolieve.it).

Il Mito di Medea. Quando Giasone arriva nella Colchide insieme agli Argonauti alla conquista del Vello d'oro, Medea la barbara se ne innamora perdutamente e, pur di aiutarlo a raggiungere il suo scopo, giunge a uccidere il proprio fratello.
Lo zio di Giasone, Pelia, re di Iolco, rifiuta tuttavia di concedere il trono al nipote, come aveva promesso in precedenza, in cambio del Vello: Medea allora sfrutta le proprie abilità magiche e con l'inganno si rende protagonista dell’omicidio di Pelia. Acasto, figlio di Pelia, bandisce Medea e Giasone da Iolco, costringendoli a rifugiarsi a Corinto, dove si sposano.
Creonte, re di Corinto, vuole però dare sua figlia Glauce in sposa a Giasone, offrendo così a quest'ultimo la possibilità di successione al trono. Giasone accetta, abbandonando Medea; quest’ultima, perciò, mette in atto la sua vendetta. Prima manda in dono a Glauce un mantello intriso di veleno, uccidendola; poi, per assicurarsi che Giasone non abbia discendenza, uccide i figli avuti con lui.

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