Dopo un divorzio difficile, Lucas, quarant'anni, ha trovato una nuova fidanzata, un nuovo lavoro e si dà da fare per ricostruire il rapporto con Marcus, il figlio adolescente. Ma qualcosa va storto. Quasi nulla. Ma quando la neve comincia a cadere e le luci di Natale si accendono, la menzogna inzia a diffondersi come un virus invisibile. Lo stupore e la diffidenza si propagano e la piccola comunità finisce in preda di un'istera collettiva, costringendo Lucas a combattere per salvare la sua vita e la sua dignità.
USCITA CINEMA:
GENERE: Drammatico
REGIA: Thomas Vinterberg
SCENEGGIATURA: Tobias Lindholm
ATTORI:
Mads Mikkelsen, Thomas Bo Larsen, Annika Wedderkopp
IL PARERE DEL BLOGGER: Uscirete dal cinema inquieti e pensierosi, soprattutto se siete uomini.
Il sospetto , film del regista di Festen, premiato a Cannes 2012 con il riconoscimento al miglior attore Mads Mikkelsen è un film a tratti difficile da guardare senza provare un senso di enorme e profonda pietà per il protagonista, fresco di divorzio, animatore di un asilo infantile in un tranquillo paesino della Svezia profonda, che va a caccia con gli amici e trova anche una nuova compagna piuttosto avvenente.
La bugia di una bambina di 4 anni che vede in Lucas forse un secondo padre rovina letteralmente l'esistenza al poveretto, facendolo finire in carcere e peggio diventa il mostro reietto del paese, impedito anche di procurarsi il cibo nel locale minimarket dove viene crudelmente malmenato.
Alla fine la verità viene a galla, senza pero' che tutta la comunità sia convinta dalla sua innocenza.
I bambini non sono sempre innocenti e gli adulti accusati di pedofilia non sono sempre colpevoli e vedendo il film vengono in mente molti episodi anche recenti.
Uscendo dal cinema Romano di Torino dove ho visto il film ( che arriverà in provincia dalla prossima settimana ) ho ringraziato il mio carattere un po' scontroso che mi porta a non far nessun complimento ai bambini altrui, e della decisione di non pubblicare quasi mai foto di minori su questo blog , da ora in poi il quasi diventerà mai.
Mauro Novo
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