mercoledì 22 agosto 2012

ITINERARI D'ESTATE: IN PROVENZA CON LA MICRA ROSSA

IL PONTE ROMANO SULL'OUVEZE A VAISON 

LA MAGICA VAISON LA ROMAINE

I VICOLI DI VAISON

IL MONT VENTOUX DAL BELVEDERE DI VAISON

LA PORTE D'ORANGE A CARPENTRAS

IL MUNICIPIO DI CARPENTRAS

LA ISLE SUR LA SORGUE



BONNIEUX NEL LUBERON

AIX EN PROVENCE


LA CATTEDRALE DI SAINT SAVEUR A AIX

UNA TIPICA PIAZZA DI AIX,  IN QUESTE AREE SI SVOLGONO I TIPICI MARCHE' PROVENCALES,  IL PIU' GROSSO QUELLO DEL SABATO,  SIA DI ALIMENTARI , STOFFE E ANTIQUARIATO.


L'auto corre veloce sulla autoroute de soleil  che porta a Lione e Parigi,  ma la nostra meta è molto meno lontana,  per Vaison la Romaine si esce poco prima di Orange,  città che ha bellissime vestigia romane ottimamente conservate e che segna il limite territoriale secondo molti geografi della Provenza vera e propria.

Il paese si raggiunge comodamente per una strada che passa attraverso un paesaggio formato da vigne, campi di girasoli,  boschi ,il cielo è di un azzurro intenso e il sole rende il terroir ancora piu' splendido.

I romani sapevano scegliere molto bene i posti dove fondare i loro villaggi,  Vaison si trova in una vallata formata dal fiume Ouvèze e il vecchio paese si trova in cima a uno spuntone roccioso e conserva vestigie medioevali si assoluto pregio come la chiesa di San Quinidio.

Bello passeggiare tra questi vicoli,  l'aria è leggera,  la brezza che arriva dal non lontano Mont Ventoux, cima piu' alta della Provence rende la temperatura piu' sopportabile.

La città nuova sorge piu' in basso, collegata con il borgo medioevale da un ponte romano del I secolo su cui ancora si passa in auto!,   nel nuovo borgo ci sono deliziosi bar e ristorantini , ma l'atmosfera è quella di un qualunque cittadina provenzale.  Nei dintorni poi ci sono le rovine di una villa romana. 

Seguendo il corso dell'Ouvèze si arriva ad un altro borgo, meno interessante storicamente ma che è il punto di partenza per le visite sul Mont Ventoux:  Malaucene.  La chiesa romanica del villaggio è l'unico monumento degno di nota,  ma storicamente Malaucene è ricordata come il luogo da cui parti' il viaggio sul Mont Ventoux fatto dal poeta Francesco Petrarca, mentre molte tappe del Tour de France sono passate da qui.

Non abbiamo ancora fame, il caldo si fa sentire ma ci sono ancora energie per andare verso la città di Carpentras,  guidando tranquillamente facendo attenzione a scansare i  numerosissimi ciclisti che tentano anche loro la scalata del Ventoux che ci stiamo lasciando alle spalle.

Mentre in radio trasmettono Wight is Wight (L'isola di Wight ) di Michel Delpech, noto inno hippies della fine degli anni 60 veniamo superati da un pulmino Wolkswagen tutto colorato e con il simbolo della pace sulle fiancate e biciclette attaccate dietro ,  l'atmosfera è magica e forse siamo stati catapultati indietro nel tempo,  tutto puo' succedere nella favolosa Provence.

Carpentras nel lunedi' che precede il Ferragosto non appare accogliente,   parcheggiamo poco lontano dalla quattrocentesca e imponente Porta d'Orange, in una zona bruttarella piena di locali tipo kebap e pizzerie di dubbia provenienza ,  gli abitanti dell'area sono tutt'altro che Provenzali.

Dalla porta di Orange si accede alla città vecchia,  bella la piazza della Mairie con i fiori alle finestre e che d'estate è fornita di utili vaporizzatori di acqua che rinfrescano chi si ferma a riposare e i bambini che giocano nell'area a loro dedicata.

Le vecchie case con i portici sotto i quali ci sono negozi ed attività commerciali, quasi tutti chiusi per ferie.

Alla fine nei dintorni della mairie ci sono due ristoranti aperti con un bel patio esterno, ma scegliamo una deliziosa panetteria che nel punto ristoro offre baguette farcite con ogni delizia,  dolcetti sfiziosi e una fantastica e dissetante spremuta d'arancio .

Dopo una veloce visita alla Cattedrale di Saint Siffrain che ricorda il ruolo storico che Carpentras ebbe nel papato Avignonese il nostro viaggio riprende per scendere verso la favolosa La Isle sur la Sorgue,  una località che ho visitato forse una decina di volte ma dove è sempre bello ritornare.

I corsi d'acqua che arrivano dalla Fontaine de Vaucluse cantata da Petrarca rendono questa cittadina quasi una piccola Venezia,  è bello passeggiare tra i vicoli e le vie  ricche di negozi e ristoranti e poi sul lungo Sorgue dove tanta gente si rinfresca mettendo i piedi in acqua o semplicemente mangiando un gelato.

La Isle sur la Sorgue è famosa per i suoi antiquari e a metà agosto ospita una fiera internazionale di Brocante e libri antichi davvero interessante.

Ma il Louberon ci chiama,  questo territorio montuoso posto tra il Ventoux e la valle della Durance, fiume maestoso che nasce nelle Hautes Alpes non lontano dal confine italiano e che è tributario del Rodano  , è uno dei piu' belli di tutta la Provenza,  molti stranieri vivono nei caratteristici mas e Peter Mayle, noto scrittore inglese che ha cantato il douce vivre di questi luoghi con libri come Un anno in Provenza e Una ottima annata da cui è stato tratto anche un film  vive a Menerbes,  non lontano da Bonnieux che è il village perchèe in cui siamo diretti.

Ci arriviamo poco prima delle tre e mezza ed è in corso la festa patronale,  sotto la bella chiesa parrocchiale è in corso un torneo di boccie e per la sera è annunciato il ballo pubblico.

Dal belvedere si scorge davanti a noi il villaggio di Lacoste che conserva le rovine del castello del famigerato Marchese De Sade, il panorama è mozzafiato e nello stesso tempo riposante.

Abbiamo sete , e ci viene in mente che ad Aix en Provence fanno dei favolosi smooties che sono delle spremute di frutti freschi , ghiaccio e polpa che sono favolosi,  scendiamo nella favolosa Aix attraverso una strada scoscesa che scende dai fianchi del Luberon , con curve e controcurve da paura, a meno di 50 km orari,  in un ambiente selvaggio, affascinante e un po' inquietante nonostante il sole implacabile in cielo.

All'improvviso dietro una curva un incrocio da cui si scorge l'immensa vallata della Durance e l'autoroute che in dieci minuti ci porterà in quella che per noi è la perla della Provenza : Aix.

Aix ci accoglie fuori dall'autoroute con la faccia di Marine Le Pen che ci assicura dai cartelloni pubblicitari elettorali rimasti dalle presidenziali che si occuparà della Francia di cui pero' per ora si occupa Hollande,  i viali ci portano in poco tempo in centro dove parcheggiamo nel gigantesco parcheggio sotterraneo posto sotto la piazza dedicata a De Gaulle dove si trova l'enorme fontana della rotonda.

Aix, fondata dai romani è città delle acque e delle fontane,  sono ovunque, anche di acqua calda, una di esse si trova nel bel Course Mirabeau , uno dei viali piu' belli di Francia e di Europa  , percorso di giorno da una fiumana di persone che camminano guardando le vetrine dei negozi e fermandosi magari nei bistro e nei bar per mangiare o bere una bevanda rinfrescante. Su tutto il corso domina la statua del Buon Re Renee che regno' ad Aix nel XV secolo.

Nelle vie dall'antica Aix passeggiamo bevendo il desiderato smootie (anzi ne beviamo due, favolosi !!!) e entriamo nei deliziosi negozi che offrono i prodotti tipici di questa terra benedetta da Dio e degustiamo anche un fresco bicchiere di te in un negozio dove mi reco sempre quando vado ad Aix e che vende almeno 100 tipi di te.

Non possiamo mancare una visita alla piazza della mairie,  alla bella torre dell'orologio , tutto è pavesato perchè a metà di agosto la Provenza celebra la liberazione dai nazisti avvenuta nel 1944 grazie all'esercito americano e alla Resistence francese  .  Entriamo poi nella bella cattedrale di San Salvatore che possede un chiostro di notevole bellezza ( le guide dicono  che è il piu' bello di Francia,  ma nella zona è notevole anche quello di Arles ).

Ritornando al parcheggio  c'è ancora una tappa da fare,  il centro commerciale naturale costruito sopra al parcheggio ricco do fontane, verde, locali e negozi,  un giro alla Fnac e qualche acquisto conclude la tappa di Aix che è anche l'ultima di una intensa giornata in Provenza.

Mauro Novo
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2 commenti:

  1. che bello, mi fai venire voglia di andarci anche se sono "anti francese". Forse mi devo ricredere i "cugini d'oltralpe" hanno saputo valorizzare e conservare questi luoghi.
    Quest'estate sono stato al nostro sud ed ho avuto la riprova che siamo ancora distanti anni luce dal resto d'Europa e pensare che abbiamo il mare ed i luoghi piu' belli di tutti (mah)

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  2. ricrediti luca sui francesi, io li adoro ed è con la gran bretagna l'unico paese in cui vivrei se non fossi qui
    il blogger

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