CAUSA GIUDIZIARIA PIRELLI DI SETTIMO TORINESE PER AMIANTO CONDANNA PER 18
TORINO, 19 GENNAIO 2012 – Si è concluso oggi al Palazzo di Giustizia Bruno Caccia, il processo in secondo grado che mette sotto accusa la Pirelli di Settimo Torinese. Ai dirigenti dello stabilimento, viene imputata la responsabilità circa l’utilizzo di sostanze nocive impiegate nella produzione dei pneumatici.
A seguito delle normali visite di controllo nei presidi sanitari infatti, ad un totale di trentasei dipendenti sarebbero stati diagnosticati tumori alla vescica e mesoteliomi pleurici correlati al contatto con l’amianto appunto. Purtroppo, già una ventina di loro risulta deceduta nel frattempo.
Gli operai interessati sono soprattutto coloro che furono assunti dal gruppo tra gli anni Sessanta e Ottanta, durante i quali svolsero le proprie mansioni a stretto contatto con i veleni.
Nonostante il pubblico ministero, Gabriella Viglione, avesse avanzato la richiesta di condanne per i diciotto soggetti incriminati da un anno e sei mesi a quattro anni, la sentenza del giudice ha limitato la pena di ognuno dai quattro mesi ai tre anni. In definitiva, solo tredici sono stati condannati.
Degli altri cinque, alcuni sono stati assolti, mentre per altri il reato è stato dichiarato prescritto.
Degli altri cinque, alcuni sono stati assolti, mentre per altri il reato è stato dichiarato prescritto.
Coloro che si sono costituiti parte civile hanno ottenuto un risarcimento danni pari a sette milioni di Euro.
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