DA CHE PARTE STA GIAN MARIA MOSCA

Nè destra nè sinistra from Crescentino Ricomincia on Vimeo.


Mosca da che parte sta?







Soprattutto sul


blog di Mauro Novo, obiettivamente più ricco di contenuti e vivace del


nostro, alcuni lettori hanno proposto e riproposto la domanda. Io


penso, anche, con un po' di curiosità in odore di provinciali.

Non


escludo che dietro lo scudo dell'anonimato ci sia qualche candidato più


preoccupato che curioso. Per esempio ho sentito di un papà che vorrebbe


cedere alla debolezza di tutti gli uomini: vivere in eterno. Lo


farebbe, politicamente, lanciando il figliolo in un collegio difficile


come il nostro, con una massa impressionante di persone già pronte a


remargli contro una corrente senza precedenti.


In questo periodo il


gossip elettorale trionfa.


A me non interessa. Ed io non mi candido.


Anzitutto perché per candidarmi dovrei diventare di "un tesserato" e la


cosa non mi garba. Inoltre perché il mestiere del Consigliere è già


ricco di contenuti ed impegni a Crescentino ed io in questo momento non


ho nelle gambe il ritmo per fare di più.


Da che parte sto? Ma devo per


forza stare da una parte, intesa come bandiera? E se nessuna delle


bandiere mi soddisfa? Ovvio che alcune bandiere sono per me più


inguardabili di altre, come quella del PD. Ma non per questo con gli


altri me devo sposare.


Con le limature del caso, mi pare siano ancora


attuali alcuni passaggi di un discorso che feci durante la campagna


elettorale del 2009.


Siccome noi archiviamo tutto, Alessandro Trotta ne


ha curato un estratto che condivido con i lettori di Mauro Novo.


Quella


era la campagna elettorale ed i toni erano accesi. Oggi, con la


pacatezza del caso, direi che continua comunque ad essere valido il


concetto di fondo: sto dalla parte delle persone e delle idee in cui


credo.

 Basta.

Gian Maria Mosca

Ripubblicazione da Crescentino Ricomincia,  riproduzione consentita curata da Mauroatlarge